Salviamo l’ospedale, oltre 300 cuori in piazza a Budrio

12 novembre, 2012

Oltre 300 persone sono scese in piazza sabato mattina a Budrio, per difendere l’ospedale. Un popolo fatto di cuori rossi e di cerotti sul petto intervenuto per chiedere chiarimenti sul futuro del nostro nosocomio, minacciato dai tagli alla sanità locale. E dopo giorni di polemiche politiche anche Giulio Pierini ha portato le sue considezioni alla piazza: “Sì all’incontro con la Regione” – ha detto il Sindaco accogliendo le richieste degli organizzatori. E ha specificato “Il piano sanitario provinciale va sostenuto. Ma no a diktat nazionali”.
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IL POPOLO DEI CUORI ROSSI SCENDE IN PIAZZA. E ARRIVA ANCHE IL SINDACO
L’arrivo del cattivo tempo non ha fermato la manifestazione. Oltre 300 cittadini con un cuore rosso in mano e un cerotto sul petto sono arrivati per esprimere la loro preoccupazione sulle sorti dell’ospedale. Un popolo eterogeneo, quello dei cuori rossi di piazza Filopanti, con coppie di mezza età con bambini, ma anche tanti giovani. La manifestazione, indetta dalla lista civica NOI per Budrio, alla quale ha aderito il Movimento 5 Stelle, arriva dopo una settimana di polemiche. Tensioni temperate il giorno prima dell’evento con l’invito al Sindaco a scendere in piazza da parte di Mazzanti della civica, e l’accettazione da parte dello stesso Pierini.

MAZZANTI: “ANDIAMO IN REGIONE. VOGLIAMO SAPERE COSA NE SARA’ DEL NOSTRO OSPEDALE”.
Maurizio Mazzanti capogruppo in consiglio comunale della lista NOI per Budrio ha espresso i motivi che lo hanno portato a organizzare la manifestazione: “Sono diversi mesi che abbiamo sollevato la questione del futuro dell’Ospedale di Budrio, una struttura di eccellenza e di grande qualità che caratterizza il nostro territorio. Basti pensare che appena nel 2009 è stato ristrutturato e potenziato con ingenti investimenti e un lascito ereditario di 6 milioni di Euro”. “Apprendere – ha continuato Mazzanti – che la Regione intende mettere in discussione questa struttura ci preoccupa. L’obiettivo della manifestazione è sottoscrivere una richiesta di incontro pubblico con l’Assessore regionale alla Sanità per avere il quadro esatto della situazione. Se il piano presentato – ha concluso Mazzanti – porterà una diminuzione dei servizi saremo pronti a dare battaglia in tutte le sedi, per salvaguardare il nostro diritto alla salute e la qualità del nostro ospedale”.

GIACON: “TUTELIAMO QUELLO CHE E’ STATO FATTO E DIFENDIAMO L’OSPEDALE”
In sintonia con l’intervento di Mazzanti quello di Antonio Giacon capogruppo del Movimento 5 Stelle, che ha ribadito l’intenzione di aderire a tutte le iniziative che avranno come obiettivo la salvaguardia dell’ospedale. Il capogruppo dei grillini ha detto: “Sono stati spesi 22 milioni di euro per realizzare un nuovo ospedale e a distanza di pochi anni si vuole mettere in discussione tutto questo. Anche noi, oggi siamo qua per sollecitare il Sindaco a programmare un incontro con l’assessore regionale alla sanità, perchè tutti i voi (cittadini, ndr) possiate capire cosa sta succedendo”.

PIERINI: “SOSTENIAMO IL PIANO DELLA SANITA’ LOCALE. MA NO A DIKTAT NAZIONALI”
“E’ in corso uno studio di riorganizzazione e trasformazione della sanità bolognese, messo in campo dall’azienda sanitaria locale insieme alla provincia, per far fronte a costi che non sono più sostenibili”. Lo ha detto il sindaco Giulio Pierini, intervenuto alla manifestazione, che ha precisato:” Non si vuole andare indietro dal punto di vista della qualità dei servizi, o chiudendo strutture o reparti. Questo piano locale va sostenuto e affinato e non può essere messo in discussione da diktat nazionali”.
E poi, l’accoglimento della richiesta degli organizzatori della manifestazione. “Lunedì – ha concluso il Sindaco – tutti i consiglieri comunali firmeranno una richiesta all’Assessore Lusenti, perchè venga a Budrio ad aggiornarci sulla situazione”.

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3 Commenti


  1. Ringrazio chi mi ha preceduto nel commento,per la dovizia di particolari con l’aiuto dei quali, molte nebbie tendono a diradarsi.Ora sappiamo, se esecuzione ci sarà,chi stringerà il cappio al collo all’ospedale di Budrio.E non pensate al prof. Monti; Lui,è solo il fornitore della corda.

  2. Grazie ad Antonio Capponi per le notizie così precise e …graffianti.
    Certo che un sindaco di sinistra, non legato ad un partito per il suo lavoro e la sua carriera, dovrebbe tenere ben altro atteggiamento. Ma si sa è più comodo dare la colpa al solito governo, che di colpe ne ha tante secondo me, ma per l’ospedale di Budrio credo proprio che i colpevoli siano molto più vicini.
    Basterebbe un gesto di sano orgoglio provinciale per smascherare il gioco delle tre carte.
    Me se uno il coraggio non ce l’ha …può leggersi il passo de I promessi sposi quando il balbettante don Abbondio incontra il cardinal Federigo.

  3. Qualche giorno fa il ministro della Salute ha inviato alla Conferenza Stato-Regioni un regolamento che prevede, tra le altre cose, una riduzione di 2543 posti letto ospedalieri per l’Emilia Romagna. La riduzione non e’ correlata al deficit della regione, peraltro uno dei piu’ bassi d’Italia. Se dipendesse dal deficit il Lazio non avrebbe piu’ ospedali. Stesso ragionamento per alcune regioni come Campania, Puglia,ecc.. dove addirittura il numero dei posti letto aumentera’.

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