E’ scomparso la scorsa notte a Bologna, all’eta di 72 anni, Gianfranco Celli, sindaco di Budrio dal 1993 al 2002, e docente universitario.
Giulio Pierini – in una nota del Comune – ha ricordato la sua figura sia come uomo di cultura, sia come amministratore pubblico. Fin da giovane militante del PCI lo lasciò negli anni ’80 per tornare, poi, con la nascita del PDS, con il quale fu eletto sindaco dopo una complessa fase istituzionale nazionale e locale. Non era l’uomo del sorriso facile, nè del sì senza riserve. E si battè senza esitazione per la legalità nel rispetto di tutti i cittadini. Sabato la salma in Auditorium di Budrio dalle ore 9:00.
IL SINDACO GENTILUOMO, AMANTE DELLA LEGALITA’
I budriesi ricordano Granfranco come un uomo assolumente rispettoso delle leggi e dei diritti dei cittadini. Un sindaco vicino alle fasce più deboli della popolazione che si battè in ogni occasione per tutelare ciò che era giusto dal punto di vista del diritto. Un atteggiamento – senza dubbio – di rigidità che a primo acchito non fu così ben apprezzato dalla gente. Celli – infatti -non era il sindaco del sorriso facile, non era l’amministratore che diceva sempre sì, non era nemmeno l’uomo della pacca sulle spalle agli amici. Spesso schivo e riservato nei confronti della gente, Celli non lo era però nei confronti dei loro problemi: con chi aveva davvero bisogno fece di tutto per accogliere le sue istanze e perchè fosse garantito ad ogni cittadino, senza alcuna distinzione, ciò che la legge gli dava per diritto. Non fu nemmeno colui che amò sbandierare il proprio ruolo di potere per compiacere i portafogli di qualcuno: Celli rifiutò senza indugio e si espose in prima persona quando fiutò, anche lontanamente, situazioni poco chiare dal punto di vista della legalità.
Per prima cosa si battè perchè chi veniva ad abitare a Budrio trovasse casa al prezzo più dignotoso possibile e perchè potesse usufruire sul territorio di un lavoro.
OLTRE A SINDACO, PROFESSORE UNIVERSARIO
Per molti anni Celli insegnò all’Università di Bologna Storia della Filosofia presso la facoltà di Magistero divenuta poi Scienze della Formazione. Quando andò in pensione, non lasciò mai completamente l’ambiente accademico che continuò a frequentare come volontario per assistere i colleghi durante gli esami.
L’ULTIMO SALUTO SABATO IN AUDITORIUM
Sabato mattina, dalle ore 9:00 alle ore 12:00, la salma dell’ex sindaco sarà in Auditorium, per permettere ai cittadini budriesi di dargli l’ultimo saluto.
So che le parole sono ben poca cosa in momenti come questo, ma il mio cuore è con te che sei stato l’ultimo vero Sindaco di Budrio…
Condivido pienamente quanto scritto dalla redazione di Budrionext. Ho avuto il provilegio di lavorare con il Sindaco Celli: lo ricorderò sempre come un autentico galantuomo,colto,intelligente ed onesto.
Siamo tutti piu’ poveri perchè ci ha lasciati una persona veramente perbene
mi diceva sempre ciao tony come va aveva voglia sempre di far due chiacchiere ed io ne ero onorato persona per me speciale lo conobbi nel 1998 e da allora ci siamo sempre rispettati
Ciao Sindaco.
Ricordo molti momenti di discussione e confronto all’epoca del Pds e quando ero nella Consulta frazionale di Budrio.
Recentemente qualche incontro per Budrio e l’ultimo alla stazione di S.Vitale sotto un diluvio, protetti dagli ombrelli.
Una persona di grande umanità e valore ci ha lasciati.
Anch’io lo conoscevo fin dai tempi dell’Università, quando, essendo studentessa di filosofia, anche se non l’ho mai avuto come professore, lo avevo conosciuto al quinto piano…
Era una persona tutta d’un pezzo, coerente, seria e stimata da tutti i suoi studenti e credo che questa considerazione sia stata condivisa anche dai cittadini budriesi una volta divenuto il nostro sindaco.
Credo tuttavia che il ruolo di politico gli sia andato un po’ stretto e che in quegli anni abbia vissuto le contraddizioni nelle quali un idealista, quale lui era, deve imbattersi quando si governa un’amministrazione, per quanto piccola come la nostra.
Negli ultimi anni si era volutamente fatto da parte e, conclusi i suoi due mandati, non aveva più preso parte alle vicende pubbliche…
Personalmente considero Gianfranco Celli un esempio alto di lealtà istituzionale e di grande onestà intellettuale.
Ci si rimane male , non sapevo neanche fosse andato via da Budrio. Una presenza rassicurante, una cultura non ostentata, un rapporto attento anche se formale con i cittadini. L’ ho visto fare la fila per l’acqua questa estate, come sempre riguardoso degli altri aspettava il suo turno sereno. Questa l’immagine che conserverò di lui: non gesti spettacolari, manie di protagonismo, prevaricazioni. Mancherà la sua discreta presenza ed restera’ il ricordo di un amministratore mai sopra le righe. Ciao Sindaco Celli, un abbraccio a Lalla e Azzurra.
Ho appreso la FERALE notizia.
Della dipartita del Prf. Celli.
Nulla da aggiungere, nulla da togliere alle dichiarazioni di stima evidenziate sul blog “Budrio Next” L’ho conosciuto bene a livello politico- sopratutto nel primo Suo
mandato come Sindaco ( essendo lo scrivente a quel tempo Segretario locale del P.P.I. )
Persona schiva. Sembrava a volte timida.
Ma piena di un’umanita’ e solidarietà verso i più deboli della catena sociale. Pur essendo un non credente per Sua scelta ha condiviso, aiutato sempre nell’ambito del rigore della legge i meno fortunati..Praticamente ha avuto lo stesso sentire di un Credente: “Ama il prossimo tuo
come te stesso” E Gianfranco spesso l’ha fatto.
Gianfranco Celli rimarrà nella memoria di chi ha avuto il piacere e l’onore di conoscerlo come l’esempio di persona, politico ed amministratore serio, onesto, pulito.
Con lui se ne va una persona e un sindaco che ha ha illuminato di Cultura ogni sua azione politica e amministrativa.
Grazie Sindaco Celli
Scompare una persona per bene e i commenti che appaiono qui sono concordi. Onestà, rispetto dei valori, serenità, riservatezza: qualità che fanno poco rumore, ma preziose…