Tortellini buoni e cattivi, tavolette e ramadan [IL SIMPATICONE]

16 novembre, 2012


In un consiglio comunale budriese finito all’una di notte i consiglieri non si sono lasciati sfuggire sproloqui e bisticciate. Ecco un sunto sparpagliato di tutti i loro vaniloqui.

Davalli (PD): “Io non mi sento cattivo”. Giacon (M5S): “Tu non sei cattivo, ma c’è chi dice che diciamo parole a vanvera”. Pierini (Sindaco): L’ho detto io, ma non volevo insultare. Ma posso dire che dici falsità e che esci dal seminato?”. Gianfrancesco (PDL): “Volevo sapere, ma quelli che vanno a fare il ramadan in Auditorium?” Pierini (Sindaco): “Carlotti interrompe”. Govoni (PD): “Se non vi piace fare i tortellini e non volete farceli mangiare…”. Giacon (M5S): “Qualcuno in consiglio dice che dobbiamo fare un corso per imparare a fare i tortellini”. Pierini: “No Giacon, la frase ipotetica che è stata detta è: “Se non avete voglia di fare i tortellini…”. Mazzanti (NOI per Budrio): “Noi i tortellini li facciamo buoni”. Rossi: “Io la spesa non la faccio al centro commerciale”. Orlandini (PD): Le cose dette dalla Rossi son dati di fatto”. Davalli (PD): “Io mi fido, mi sono convinto”. Pierini (Sindaco): “Se durante il consiglio comunale avete il tablet o il cellulare non si fa il proprio mestiere, per vedere poi chissà cosa..”. E Brini (Pres. Consiglio): “Io non sono molto tecnologico, sono alla vecchia, non ci distraiamo con la tavoletta”. Mazzanti si avvia verso il bagno. Pierini (Sindaco): “Carlotti confonde i piani” Carlotti (M5S): “Sai perchè, ho visto che mi guardavi che stavo scrivendo, ma non siamo qua a fare i giochini”.

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8 Commenti


  1. Inutile ricamare sulla puerilità degli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza e di minoranza.Questo è il consiglio comunale che è uscito dalle urne.Ci sono consiglieri che ha passato il Convento che percepiscono un clima di ostilità e non si sentono cattivi ma buoni solo di alzare la mano al momento opportuno, e ci sono consiglieri che volevano fare i tortellini con uova di gallina Apea ma un’istituzione regionale cattiva, ha sequestrato il ripieno.Ci sono consiglieri che piangono perchè l’opposizione fà il proprio mestiere,ci sono consiglieri che si sono battuti per l’acqua pubblica e alla prima occasione hanno votato per la vendita ai privati,ci sono sindaci che danno degli incompetenti ad altri sindaci che vestono la stessa casacca.Ci sono presidenti che vogliono vietare ciò che non è vietabile,ed infine c’è la pazienza di coloro che ascoltandoli, rasenta lo zero assoluto.La partecipazione al consiglio comunale,è un diritto di tutti i cittadini; La serietà con la quale si celebra è un dovere del consiglio nel suo insieme.

  2. Giuseppe Garibaldi

    Ovviamente il finanziamento non proveniva da Acegas, così come il finanziamento del proprietario dell’Ilva non è andato al PD, (ancora non esisteva) ma questi sono particolari che non creano l’effetto scandalistico. L’importante è creare una corte nebbiosa dove tutto è uguale ed indistinguibile, l’importante è continuare con la cultura del sospetto, sinceramente da lei caro Capponi mi sarei aspettato qualcosa di meglio di questa caduta nella facile demagogia.

  3. Pensierino della sera: Se il sig.Antonio Capponi continuerà a controbattere con dati di fatto coloro i quali non vogliono vedere ciò che succede oltre la punta del loro naso,i tortellini serviti nelle prossime feste dell’unità,saranno forniti da Giovanni Rana.

    • Giuseppe Garibaldi

      Stia tranquillo Sig. Beppe, non si lasci sempre comandare dall’invidia e dall’astio.
      E non pensi di essere l’unico che riesce a guardare oltre la punta del proprio naso e quindi di essere fra i pochi eletti che hanno capito tutto. Forse un giorno capirà che ciò che ha visto era il riflesso di uno specchio…

      • Carissimo Generale,
        l’invidia e l’astio sono sentimenti che non mi appartengono e che nemmeno mi sfiorano.Continuando però a negare l’evidenza ,Ella lascia trapelare lontano un miglio, che non gradisce i tortellini di Giovanni Rana.Non me ne voglia la nota e famosa industria alimentare,ma non posso darLe torto.

  4. Soccia anche Garibaldi legge Shakespeare*. Come dicono a a Roma…li mortacci….
    *(W. Shakespeare – Sonetti III, Giulio Cesare)

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