Dopo la centrale a biogas di Mezzolara, anche in via Rondanina a Vedrana di Budrio sorgerà un impianto a biogas, malgrado il consiglio comunale di Budrio si sia espresso negativamente su questo tipo di impianti. Abbiamo incontrato l’assessore all’ambiente Stefano Pezzi, per farci spiegare il percorso che ha portato all’autorizzazione della centrale e per sapere cosa pensa di questo nuovo impianto.
Qual è il suo parere su questa centrale?
L’impianto della Rondanina sfrutterà molto intensamente i terreni necessari ad alimentarla. Fra meno di cinque anni ci potrebbero essere seri problemi per quel suolo, perchè ci sarà pochissima rotazione fra le produzioni e per mantenere fertile un terreno del genere occorrerà fertilizzarlo fortemente, rendendo il bilancio energetico alquanto discutibile. Per questo la mia speranza è che questa centrale non venga realizzata.
Cosa può fare il Comune per fermare il progetto?
Una volta che la Provincia autorizza l’impianto, il Comune non può che prendere atto e controllare che vengano rispettate le prescrizioni anche se l’idea mia e quella del mio gruppo politico è contraria (Ecologisti e Reti Civiche, ndr) a questo tipo di impianti. L’amministrazione può impedirlo solo sfruttando i mezzi legali: non ci si può certo incatenare davanti al cancello.
Quali sono i punti problematici sollevati dall’amministrazione in conferenza dei servizi?
Abbiamo espresso un parere politico portando la voce del consiglio comunale di Budrio che il 23 di luglio si è espresso negativamente su queste centrali. Gli impianti a biogas dovrebbero fermarsi a taglia 250Kw, perchè 1Mw (taglia prevista per la centrale di Vedrana, ndr) è una potenza che necessita di molto terreno dedicato. Inoltre, in conferenza abbiamo fatto presente problematiche tecniche inerenti l’inopportunità di passaggio di mezzi pesanti su via Rondanina, una strada in campagna non adatta ad alti carichi. Poi, il terreno intorno alla centrale indicato per l’alimentazione è esiguo e, al momento della presentazione del progetto, non era chiaro in quali altri terreni gli attuatori avrebbero provveduto a reperire la biomassa da fermentare. Per quanto riguarda le emissioni in aria, quelle non hanno risvolti di pericolosità.
Poi il Comune ha dato l’autorizzazione…
A seguito dell’integrazione del progetto da parte dell’impresa costruttrice, abbiamo dato parere positivo, seppur con criticità. In particolare abbiamo chiesto all’attuatore di mettere in sicurezza la strada, di creare delle piazzole per lo scambio dei mezzi, di far delle verifiche statiche sui ponti, di realizzare una barriera con dei filari di alberi per mitigare l’ impatto estetico degli impianti.
Cosa ci guadagna il Comune di Budrio dalla costruzione di una centrale del genere sul proprio territorio?
Poco e nulla. Non c’è alcun diritto da parte del Comune o dei cittadini di Budrio agli introiti economici della centrale. L’unico piccolo guadagno riguarda l’indotto per gli autotrasportatori che lavoreranno per la centrale e che saranno del luogo e per gli agricoltori i cui terreni sono interessati all’alimentazione delle centrali. Detto questo, a mio parere queste centrali non sono così redditizie nemmeno per gli attuatori..
In che senso?
A detta di chi opera in questo settore ci vogliono circa 5 mesi per produrre il primo kw/ora di energia elettrica. E la necessità, per gli attuatori, è quella di realizzarlo entro la fine dell’anno, perchè dal 2013 gli incentivi statali si dimezzeranno. E se non avranno presto l’autorizzazione definitiva della Provincia, non so che senso abbia imprenditorialmente per loro.
Quindi in futuro non si vedranno più centrali a biogas come quella di Vedrana o quelle di Mezzolara?
Probabilmente non ci saranno più richieste di centrali del genere. A seguito del cambiamento della legge nazionale questi impianti non convengono più e saranno invece incentivati i piccoli impianti.
Ci sono stati dei cittadini che si sono opposti alla costruzione di questa centrale?
No, il terreno sul quale sorgerà è in un’area distante dai centri abitati, praticamente al confine con Molinella.
Negli scorsi mesi si è costituito il gruppo di monitoraggio per il controllo delle centrali a biogas di Mezzolara…
Sì, insieme a questo gruppo di cittadini il 22 settembre 2012 mi sono recato agli impianti. Abbiamo parlato con i tecnici delle centrali e l’impressione che ci han fatto è quello di persone serie e responsabili. Per questo mi sono sentito rassicurato su come deve essere condotto un impianto del genere, in particolare sui prodotti che saranno fermentati: solo mais, triticale e sorgo. Questi problemi di puzze non ne danno e se si vorranno cambiare gli alimenti da fermentare si dovrà richiedere specifica autorizzazione.
Ci sono anche consiglieri comunali che fanno parte del gruppo di monitoraggio?
Per ora solo consiglieri della maggioranza, nelle persone di Simona Rossi e Ferruccio Bonaga* (del Partito Democratico, ndr). L’appello a farne parte fu lanciato a tutte le forze politiche. Maurizio Mazzanti (di NOI per Budrio, ndr) disse che era una presa in giro. Ma per me ha fatto un errore.
*Pubblichiamo rettifica (ore 16:38 del 21/11/2012) giunta in redazione dall’Assessore Pezzi: “L’assessore Pezzi ci ha fatto sapere che nessun consigliere fa parte del gruppo di lavoro e monitoraggio che è formato solo da esperti; l’unico consigliere che lavora a stretto contatto con il gruppo è
Simona Rossi a fini di collegamento con il Consiglio comunale.”
A seguito di tutte le polemiche sulla centrale di Mezzolara, se fosse stato lei l’Assessore all’Ambiente nel passato mandato amministrativo, rifarebbe tutto allo stesso modo?
Probabilmente avrei percorso le stesse tappe, ma con un approccio politico diverso. Poi il risultato sarebbe stato ovviamente lo stesso.
E’ il 21 marzo 2012 quando l’impresa Genagri srl, di origini marchigiane, presenta richiesta di autorizzazione alla costruzione di una centrale a biogas nei pressi di Vedrana di Budrio, in via Rondanina 14, poco distante dal confine territoriale con Molinella.
Il 17 maggio 2012 la conferenza dei servizi provinciale non approva l’impianto reputando la documentazione non sufficiente. Il 30 luglio, solo una settimana dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale di Budrio del documento contro le centrali a culture derivate, l’assessore Pezzi informa la giunta comunale delle problematiche inerenti tale centrale. Il 6 agosto 2012 la conferenza provinciale dei servizi non dà il via libera al progetto, per motivi ostativi presentanti dalla stessa Provincia, dai Vigili del Fuoco e dal Comune di Budrio. Il 4 settembre 2012 il Comune di Budrio dà parere favorevole al progetto, vista l’integrazione documentale degli attuatori.
Il 23 ottobre 2012 arriva una segnalazione in Comune: sull’area interessata alcuni cittadini hanno notato operai atti al lavoro di sbancamento e preparazione. Il giorno seguente (24 ottobre 2012) il Sindaco di Budrio emette una ordinanza di sospensione lavori: l’autorizzazione della provincia al progetto non è ancora arrivata e sarà ufficializzata solo dall’Assessore Pezzi il 15 novembre 2012 in Consiglio Comunale.
Intervista di Andrea Farina
Realizzata il 30 0ttobre 2012, prima dell’approvazione definitiva degli impianti da parte della Provincia
L’intervista non ha bisogno di esegeti per essere compresa, le contraddizioni sono le solite e sono evidenti.
Quello che non capisco io è a cosa servano gli assessori all’ambiente, i ministri all’ambiente etc… A me sembrano tutti, ministri ed assessori, CONTRO l’ambiente. Guardate a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale, non ce n’è uno che si schieri a favore dell’ambiente. Sembrano messi lì come le foglie di fico per coprire le vergogne.
Ne avete sentito uno dire: Adesso basta se non si rispetta l’ambiente io mi dimetto!
Macchè, neanche l’ombra. Allora non è più coerente abolire questi inutili e costosi uffici. Lo dicano chiaramente i nostri politici locali e nazionali: noi vogliamo distruggere l’ambiente e ce ne fottiamo dei cittadini!
Almeno sarebbero apprezzabili per la sincerità.
Eh già Antonio, se lo metteranno in atto ti offrirò una cena nel miglior ristorante dell’Emilia-Romagna, con vini rossi delle colline di Romagna, of course, che ci ricordino i colori della bandiera repubblicana ed anarchica.
Questi politichetti qui sembrano vini annacquati venduti da osti infidi. Però son contenti e ridono, beati loro, dimenticando l’antico adagio “Risus abundat in ore stultorum”.
signori e l’errore su Bonaga com’è?
mi ricordo di un incontro in cui veniva spiegato ad un sindaco i poteri che aveva..poteva chiudere stade..evitarne il passaggio di mezzi pesanti e tante altre cose pur di non permettere ai camion di arrivare alle centrali..
per quella di vedrana se avessero fatto ricorso al tar(COSA DOVEROSA DA FARE)sarebbero scaduti i tempi x l’attuatore di costruirla e addio incentivi statali..
questa è la politica che non vorrei..qualche consigliere pd addirittura nn si sente cattivo..insomma ci sarebbe da discutere..
siete disastrosi..non l’ammetterete mai..ma spero che in cuor vostro sappiate quanto state sbagliando..BUDRIO BENE COMUNE O BENE DEL COMUNE?
L’assessore all’ambiente può anche legarsi ai cancelli della futura centrale,perchè no!!!! e il documento condiviso sulle centrali biomasse??
non siamo stupidi ..il vostro lavoro,perchè è pur sempre un lavoro è rivolto o meglio dovrebbe essere rivolto alla tutela di budrio,dei suoi cittadini,dei suoi prati,del suo mais,dei suoi commercianti..ma quando un lavoro si fa senza cuore, senza amore è questo il risultato..
passerà il vostro tempo..ci siamo andati mooolto vicino e saranno giorni nuovi che profumeranno di lealtà,trasparenza e nuove politiche
Gentilissimo Assessore, il mio credo umoristico, non mi permette di esimermi dal mettere in burla ciò che invece è maledettamente serio.Andiamo per ordine: 1)Dalla sua elezione,l’ambiente del comune progressivamente è andato in PEZZI.
2)Molto probabilmente il nosocomio cittadino, perderà importanti PEZZI.
3)Alcune scuole comunali seppur agibili stanno andando in PEZZI.
4)L’amministrazione comunale aveva pensato di demolire la palazzina RAI cancellando PEZZI di storia.
5)A salvaguardia del bilancio, l’amministrazione comunale, ha deciso di vendere parte delle azioni Hera, che sono PEZZI del nostro patrimonio.
Gentilissimo dott.PEZZI,Lei è assessore di tutto l’ambiente,o sono esclusi i PEZZI di Mezzolara e Vedrana?
Dott.PEZZI (dialettale) Piz d’acsè!
come te non c’è nessuno!!!! sei un mito!!!!! hahahahahah
Antonio, hai scritto: “Il Comune puo’ entro sessanta giorni dal provvedimento fare ricorso giudiziario al Tar : magari con scarse probabilita’ di successo”
Ecco, nonostante la mia ostilità verso questa centrale, non posso non farti notare una cosa; nel tuo discorso avresti dovuto dire “CON ZERO POSSIBILITA’ DI SUCCESSO” perchè, sai molto meglio di me che in mancanza di sviste grossolane da parte dei costruttori, una volta che la provincia ha dato il consenso alla costruzione, le probabilità di vittoria di un ricorso al TAR sono prossime allo zero. Poi però ci troveremmo dei Beppe qualunque commentare sagacemente su questo sito che era inutile spendere 20000 euro di soldi pubblici in un ricorso al TAR che si sapeva sarebbe stato perso.
meglio spendere soldi pubblici per un ideale leggittimo serio e onesto che per crescentine e vino..
Sig.Capponi questo avrebbe voluto dire condividere gli ideali del comitato x l ambiente di mezzolara!!!quello che tanto questa amministrazione odia,quello che l amministrazione pd poteva già appoggiare nel ricorso al TAR x la centrale di mezzolara…sere figuriamoci!!!!!!
Solitamente, per esprimere ciò che il nostro Sindaco pensa delle nostre opinioni e di quello che diciamo, parla di “chiacchiere da bar”, “parole a vanvera”, “distorsione della realtà”….addirittura in alcuni casi, durante i consigli comunali, quando prendono parola i nostri consiglieri, non riesce a trattenere qualche infantile risatina.
Immagino quindi che non si offenderà se per commentare quello che ho letto sul Carlino di oggi, prenderò in prestito la sua espressione “distorsione della realtà”.
Sì, perché per l’ennesima volta il nostro Sindaco, affermando che “è merito della passata amministrazione, dove ricoprivo il ruolo di assessore, se il mega impianto di Mezzolara è stato ridotto da 4 megawatt a 2”, si attribuisce meriti che non ha e men che meno ha la passata amministrazione. Lo sanno anche i sassi che non fosse stato per la grande opposizione e per il grande lavoro che il Comitato ha fatto, a quest’ora ci ritroveremmo “il massimo della pena”…. I sassi poi sanno anche che la passata amministrazione non s’è mai opposta a questo scempio, anzi, fin dal primo incontro con i cittadini ne ha sempre parlato come fosse la soluzione a tutti i mali del mondo (a tal proposito, se serve, possiamo pubblicare per l’ennesima volta un entusiasta Castelli mentre espone il progetto); se ben ricordo, l’allora assessore Pierini non partecipò a neanche uno degli incontri con i cittadini, dimostrando interesse pari a zero, tant’è che poi al momento delle elezioni i cittadini di Mezzolara (e non solo loro…) se ne ricordarono.
Quindi, quali sarebbero questi meriti ancora oggi tanto sbandierati?
Il clou però arriva quando si leggono le dichiarazioni di Maurizio Cesari, agricoltore, ex consigliere di maggioranza nell’amministrazione Castelli, nonché attuale presidente della Coldiretti di Budrio: “le biomasse sono un valore aggiunto per il mondo agricolo, ma solo se parliamo di piccoli impianti che funzionano con gli scarti dell’azienda”.
Perfetto, come non essere d’accordo con questa teoria? Ma allora, perché è da più di un anno che il sig. Cesari tenta di convincere le persone, peraltro con scarsi risultati, che lo scempio di Mezzolara (che piccolo certo non è, ma soprattutto non verrà alimentato con scarti di produzione, bensì con colture dedicate) è una grande opportunità per la nostra agricoltura?? Perché il sig. Cesari, durante gli incontri che su questo tema si organizzavano a Mezzolara, non ha mai portato la teoria riportata oggi sul Carlino, ma sempre l’esatto contrario??
Davvero comico quanto si è potuto leggere oggi sul Carlino, anzi davvero una bella “distorsione della realtà”.
Andrea Mingozzi
Movimento 5 Stelle
Non posso che esprimere il mio disgusto nel leggere ciò che era scritto nell’art. del Carlino, il distorcere la verità è qualcosa di grave che offende le persone che si impegnano in modo disinteressato nel salvaguardare e difendere il proprio ambiente. Non mi dilungo, chi è stato presente agli eventi e alle serate proposte dal comitato “Mezzolara per l’Ambiente”è testimone che chi ha fatto determinate affermazioni sul Carlino, un po’ di tempo fa ha detto il contrario.
Io e tanti altri c’eravamo.