“Trovarsi di fronte alla massima autorità del nostro Paese, vedersi riconoscere tra i pochi destinatari di questo onore ci fa capire quanto il nostro Paese conti su queste eccellenze”. È questo il commento a caldo di Enrico Lanzone, direttore del Centro protesi INAIL di Vigoroso di Budrio, al termine della cerimonia voluta dal Presidente della Repubblica Napolitano [nella foto, con Lanzone], in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Il Presidente Napolitano, dopo aver incontrato al Quirinale i giovani disabili che hanno partecipato ad alcuni stage organizzati dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, ha consegnato Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Simona Atzori, ballerina disabile, Marco Calamai, allenatore di pallacanestro che da anni lavora a progetti per ragazzi disabili, Daniele Bonacini, ex atleta paralimpico e titolare di una azienda che realizza protesi e ausili, e ad altre personalità che si sono distinte per loro impegno nella promozione dell’integrazione delle persone con disabilità, quali Ilario Marta, Maria Vittoria Actis e Paolo Anibaldi.
Al presidente dell’Associazione italiana persone down, Mario Berardi, al presidente della sezione romana dell’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, Giovanni Pegoraro, al rappresentante della Comunità di Capodarco, Francesco Cucchi e al direttore del Centro protesi INAIL di Vigoroso di Budrio, Enrico Lanzone, Napolitano ha consegnato delle medaglie ricordo per l’importante attività svolta in questi anni. “Essere punto di riferimento anche come polo della salute e della sicurezza come ormai siamo diventati e di una battaglia a favore delle persone disabili ci fa capire che abbiamo una grossa responsabilità e anche una grossa opportunità di poter operare ogni giorno in questo settore – ha raccontato Lanzone -. È una cosa che ci fa molto onore, ma ci fa capire anche che la funzione che abbiamo è riconosciuta da tutti”.
agli invalidi civili per causa di guerra niente?
mandi