Il Natale di Giulio

19 dicembre, 2012

Giulio Pierini risponde sulle biomasse, piste ciclabili, luminarie e passante nord, fino a imperlarsi di sudore al sol pensiero di Giacon. Lele Montanari, nel prossimo numero di Budrio Magazine dell’associazione Senza Confini* (in uscita il prossimo sabato), racconta dell’uomo con i sandali nell’ufficio del sindaco, in un pezzo che, tra ironia e sarcasmo, traduce in una discussione immaginaria i primi sei mesi dell’attività politica di Pierini.

“E che cosa mi dici di tutte queste luminarie in piazza e altrove?”L’uomo si rivolse a Giulio con tono perentorio ma non minaccioso. Portava lunghi capelli, una barbetta biondastra ed indossava una palandrana beige fuori moda.
La cosa che aveva subito colpito Giulio, appena l’uomo era stato fatto entrare nel suo ufficio, erano stati i sandali. Va bene che quel dicembre era stato assai mite, ma i sandali, perbacco! Che fosse un frate? O magari una specie di eremita.

“Certo che… – si disse – nell’Ufficio del Sindaco se ne vedono di tutti i colori”.
“Le luminarie natalizie sono offerte dai commercianti. – rispose sicuro – Io non c’entro. Comunque converrà che l’effetto è bellissimo”.
“Questione di gusti. Personalmente avrei preferito maggiore sobrietà. Allora parliamo delle piste ciclabili. Non è che tu ti stai affannando, caro Giulio! Le piste ciclabili erano parte integrante del tuo programma elettorale. Dico bene?”
“Questo è vero. Ma ora, con l’inverno alle porte… più che alle piste ciclabili dovrò pensare al sale antigelo. E purtroppo i fondi scarseggiano. Ma lei come si chiama?”
“Gesualdo Nazareni”.
“Cittadino di Budrio?”
“Certamente. Di Budrio e altrove. Allora niente ciclabili?”
“Ne riparleremo in primavera. Adesso la Giunta ha altre beghe in giro. Roba grossa”.

“Capisco. Ciclabili rimandate alle calende greche. Dunque parlami di Mezzolara”.
“Mezzolara? Che ha Mezzolara che non va?” Giulio era interdetto dallo strano dialogo. Quel tipo dallo sguardo profondo e dal tono pacato, lo metteva a disagio.
“Giulio, a me puoi confessarlo: con Mezzolara tu devi avere un conto in sospeso. Non so… una morosa che ti ha piantato, un concerto finito tra i fischi, una partita persa dieci a zero…”.
“Ma che dice? Non ho proprio nulla contro Mezzolara!”
“Ah sì? E allora le famose e famigerate biomasse? – l’uomo aveva alzato un po’ la voce –
Perché a Mezzolara e non a Dugliolo? O magari a Vedrana?
O a Prunaro?”
“Calma, signor Gesualdo! Cerchiamo di essere precisi: intanto le biomasse non le ho autorizzate io ma la Provincia. E poi il Sindaco Castelli con una sagace trattativa è riuscito a dimezzare il danno e…”.
“Ah! Lo ammetti: le biomasse provocano danni!”
“Ma quali danni! Dicevo per dire! E’ tutta energia alternativa al petrolio! Che cosa preferiva lei? Un bel pozzo petrolifero nella valle di Benni?”
“Non vi ho dato il mais per farne marciume. Così si espresse il padre. E la caserma?”

Spiazzato dal brusco cambio di argomento, Giulio ebbe un attimo di obnubilamento.
“No dico, la caserma dei Carabinieri. – proseguì imperterrito l’uomo – Ne è stata chiusa una: guarda caso quella di Mezzolara. Qui c’è il tuo zampino, Giulio”.
“Io non c’entro nulla, lo giuro! Nemmeno lo sapevo. Il Sindaco è sempre l’ultimo a conoscere le cose. E’ stata chiusa a causa della spending review e quindi…”.
“Non usare parole astruse invano, Giulio! Dunque la caserma è stata chiusa a tua insaputa. Non succederà lo stesso con l’Ospedale? E poi che mi dici del Mezzolara Calcio? Li avete deportati in massa a Budrio. Non dirmi che non ne sai nulla”.
“Deportati? Macchè, anni fa sono venuti a Budrio di loro iniziativa. Avevano bisogno di un vero stadio, visto che fanno un campionato di alto livello”.
“Capisco. E che mi dici della Trasversale di Pianura? E del Passante Nord? Avranno degli svincoli per Mezzolara? O Mezzolara resterà isolata dal resto del mondo?”
“Che c’entra? La Trasversale passa da Bagnarola, il Passante da Granarolo”.
“Vedi, carissimo Giulio? Mezzolara è marginalizzata. Sei troppo budriocentrico! Ed ora per cortesia parlami di Giacon”.

“Giacon? – un altro attimo di sbandamento colpì Giulio – Giacon Antonio?”
“E chi se no? Il grillino parlante in Consiglio Comunale. Dimmi con tutta la possibile sincerità: che ti ha fatto Giacon Antonio?”
“A me personalmente niente. Certo è un grandissimo rompiballe. A livello politico intendo dire… in Consiglio non gli va mai bene niente. Un incontentabile!”
“Accusa che potrebbe benissimo venire rivoltata su di te. Dimmi, Giulio: in questi sette mesi di tua gestione amministrativa del Comune, ti è mai capitato di accettare una proposta delle opposizioni? Ti è mai passato per la testa che Giacon Antonio potrebbe qualche volta avere un’idea migliore della tua?”
“Effettivamente no. Comunque noi siamo in netta maggioranza e lui deve…”.
“Netta maggioranza? – la voce dello sconosciuto si fece vibrante – Giacon Antonio rappresenta il 49% dei cittadini! Hai dimenticato il ballottaggio? Vinto per il rotto della cuffia? Non scordarlo, Giulio. Altrimenti…”.
“Altrimenti cosa? Non accetto minacce da chicchessia! Altrimenti che cosa?”
“Altrimenti le prossime elezioni sai chi le vincerà?”
“Chi le vincerà, signor Gesualdo? – quasi gridò Giulio – Chi le vincerà, per Dio?”
“Non nominare il nome di Dio invano! – la voce stentorea dell’uomo si trasformò in un sospiro che Giulio percepì appena – Le vincerà Giacon”.

“No! Giacon no!”, Giulio si rizzò a sedere sul letto, la fronte imperlata di sudore.
“Che c’è, caro? Un brutto sogno?”, domandò Cristina appena accesa l’abat jour.
“Altro che sogno! Un incubo! Pensa te: ho sognato Giacon!”
“Sognare Giacon la notte di Natale… – commentò la giovane – Devi lavorare un po’ di meno, tesoro. E non abbuffarti di anguilla marinata e di prosecco, come ieri sera. Sono le cinque di mattina del giorno di Natale. Dai Giulio, vieni sotto le coperte che ti racconto una favola…”.
Il giovane si rimise sotto le coperte e si strinse alla sua partner: la luce fu spenta.
“Buon Natale, Cristina”, fece lui.
“Buon Natale, Giulio. E ora pensa a me, non a Giacon”.

Lele Montanari


* L’associazione Senza Confini opera per la divulgazione e la promozione degli aspetti più importanti, complessi, sconosciuti e piacevoli della vita e del territorio di Budrio.
Periodicamente pubblica il notiziario Budrio Magazine – Senza Confini.
Il pezzo di Lele Montanari è tratto dal nuovo numero di Budrio Magazine in uscita sabato e domenica nelle edicole del territorio, e nei principali esercizi commerciali di Budrio.
Visita il sito internet dell’associazione

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


2 Commenti


  1. Ottima performance di Lele Montanari nel difendere con l’arguzia del consumato scrittore di fantasia,i primi sei mesi di Pierini Giulio, in arte sindaco di Budrio.Null’altro da aggiungere se non la lieve imperfezione del titolo che secondo il mio modestissimo avviso andrebbe riscritto in:Le balle di Natale di Giulio.

    Buon Natale

  2. Caro Lele,
    ma che bella sorpresa che mi hai preparato! Ho letto, divertendomi molto, il tuo racconto 🙂
    Simpatia e ironia, questo lo sanno tutti. Ma c’è anche quel distacco e quella leggerezza di cui avremmo molto bisogno, dopo un anno in cui di cose pesanti ne abbiamo dovute sentire sin troppe.
    Per parte mia, apprezzo l’idea (non sempre possibile, me ne rendo conto) di poter essere criticato e messo in discussione in questo modo gioviale e non aggressivo.
    Un saluto a te e ai lettori, con l’augurio di buone feste e di buon inizio 2013.

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.