Ci ha lasciato questo pomeriggio Enrico Resca, diacono della parrocchia di San Lorenzo di Budrio, dopo un incidente domestico di cui è rimasto vittima due settimane fa. Consiglio comunale a lutto, con il sindaco Giulio Pierini che ha aperto i lavori ricordando il diacono come “un uomo generoso e caro a molti budriesi per il suo impegno nel territorio” e il consigliere Davalli, scosso e in lacrime, che lo ha ricordato come “un esempio per il lavoro svolto ogni giorno al servizio della comunità”.
Enrico si occupava di accogliere le nuove famiglie nella parrocchia delle Creti di Budrio.
Due settimane fa Enrico era stato ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna in seguito a una bruttissima caduta, mentre svolgeva pulizie domestiche presso la sua abitazione. La diagnosi post incidente era parsa subito drammatica.
preciso che l’accoglienza alle famiglie non era l’unica cosa che faceva, ne faceva tante altre…è stato un po’ come un papà per molti giovani di budrio..da anni a questa parte..e un riferimento per tutti, budriesi e non.
Inoltre vorrei rivolgere un pensiero a moglie e figlia, non citate nel precedente.
Ho conosciuto Enrico alla fine degli anni ’60 e ci siamo frequentati in modo quasi totale per oltre un decennio. Poi la vita ci ha allontanati per vivere esperienze diverse. Di lui voglio ricordare l’intelligenza lucida e la grande determinazione, elementi che sorreggevano una grande fede nella Chiesa e nella sua Gerarchia.
Ho conosciuto Enrico come un missionario vero che ha saputo portare l’umanità oltre la sua fede, l’amore oltre la legge,e l’altruismo eroico da imitare. Enrico merita una fondazione in onore del suo nome come quella Fondazione di Giovanni Paolo II. Abbiamo un intercessore presso Dio che ci conosce da vicino. R.I.P Amen.
Enrico era un uomo dal cuore grande, voglio rigraziare il Signore di avermelo fatto conoscere,un esempio di generosita’ e umanita’, in questo momento di cosi’ bassi valori morali!!!ciao Enrico e grazie
Apprendo in questi giorni (attraverso una casuale ricerca sul nome) della scomparsa del caro amico Enrico. Sono stato al suo fianco per lunghi anni, al tempo delle sue adozioni dei tre ragazzi e dell’accoglienza della numerosa famiglia con ragazzi disabili, alla cascina di Vigorso. Siamo vissuti insieme, condividendo esperienze indimenticabili, nelle loro fatiche e speranze, fino a quando per ragioni di lavoro ho cambiato regione.
Con Enrico mi sono educato alla tenacia ed ho benediciato del suo coraggio e del suo grande senso di umanità. Soffro e prego: mi mancherà molto. Sono vicino alla moglie Paola e alla figlia.