Capodanno a Budrio, con festa in piazza e ‘La vedova allegra’ e ‘Scugnizza’ al Consorziale

29 dicembre, 2012

E’ tutto pronto per il capodanno budriese. Come ogni anno è confermato l’appuntamento in Piazza Filopanti dalle ore 23:00 con musica e balli, brindisi di fine anno, falò e fuochi artificiali a cura della Pro Loco Budrio. Inoltre sempre il 31 dicembre alle 21:00 la Compagnia Italiana di Operette sarà in scena al Teatro Consorziale di Budrio con l’operetta La vedova allegra e il primo gennaio alle 16.30 con Scugnizza. Entrambi gli spettacoli prevedono un buffet con brindisi inaugurale servito al pubblico.

LA COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE
La Compagnia Italiana di Operette è una delle poche specializzate in questo genere in Italia e collabora già da qualche anno con il teatro di Budrio. Abbiamo visto gli scorsi anni, sempre tra Capodanno e i primi di gennaio, La Bajadera, La principessa della Czardas, Ballo al Savoy, Al cavallino bianco, Cin ci là, Il paese dei campanelli e un paio di volte la stessa vedova allegra, spettacoli che hanno sempre riscontrato un buon successo.
La compagnia è nata nel 1953 e oggi vede come attori principali il comico Umberto Scida, la soubrette Elena D’Angelo e il caratterista Armando Carini, accompagnati da cantanti e ballerini. La direzione musicale è del maestro Maurizio Bugliolo, le coreografie di Monica Emmi e la regia dello stesso Umberto Scida.

UNA COMMISTIONE DI GENERI E STILI: CANTO, RECITAZIONE E BALLO
Questo genere teatrale nasce nella Francia di inizio Ottocento e può essere considerato l’antenato del musical, vede infatti l’alternarsi di canto, recitazione e ballo con sfarzose scenografie. Gli intrecci sono in genere semplici e frivoli, pretesto per spunti esotici e opulenza. Questa commistione di generi e stili trova riscontro nell’eclettismo che si sviluppa nello stesso periodo in arte e in architettura.
Le due operette in scena quest’anno ne sono validi esempi.

La vedova allegra, eseguita per la prima volta al Theater an der Wien nel 1905, è l’operetta di maggior successo del celebre compositore austriaco Franz Léhar e probabilmente anche la più famosa. La vicenda parte dalla necessità dell’ambasciatore del Pontevedro in Francia, il Barone Zeta, di assicurarsi che la ricchissima vedova di un banchiere, Anna Glavari, sposi un compatriota affinché il suo capitale resti in patria evitandone la rovina economica. La Scugnizza, di Mario Pasquale Costa con libretto di Carlo Lombardo, venne portata in scena per la prima volta al Tetro Alfieri di Torino nel 1922 e presenta una struttura tipica: la napoletana Salomè è innamorata di Totò, ma deve scegliere tra lui e una vita di agi con l’americano Mister Toby.

Maria Ludovica Piazzi

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2 Commenti


  1. Trovando questa la locazione più consona,vorrei augurare ai frequentatori ed amanti del teatro consorziale di Budrio,al direttore e personale tutto e alla redazione di Budrionext commentatori compresi,i miei più sinceri auguri di un felice e sereno 2013.

  2. Ma in piazza cosa si farà di preciso????

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