Budrio, politica e Facebook

2 gennaio, 2013

di Daniele Mazzoni

Facebook deve essere uno strumento importante anche per i partiti politici per poter rappresentare in maniera assolutamente economica e quindi democratica le loro proposte, le loro idee, le loro iniziative.
Non credo che Facebook debba essere la curva sud del partito, dove si incensano i propri leader nazionali e si ridicolizzano gli avversari.
Con questa idea ho voluto analizzare le pagine facebook dei partiti di Budrio e ho concluso che personalmente ritengo che le pagine del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e della lista NOI per Budrio siano quelle meglio interpretano la funzione di una pagina Facebook; mentre ritengo inadeguate le pagine del PDL e dell’Italia dei Valori.

Relativamente al PDL, credo che se il consigliere comunale PDL credesse in questo strumento, saprebbe sicuramente dare un contributo di idee che oggi manca nella pagina facebook.
Per cui lo invito a contribuire personalmente alla pagina facebook (cosa che saprebbe sicuramente fare) per portarla al livello degli altri gruppi.

L’analisi è stata fatta prendendo in esami gli ultimi 10 articoli pubblicati sulla pagina fb di ogni partito di Budrio, per monitorare sia la frequenza con cui le pagine vengono aggiornate, sia la natura degli interventi, sia il collegamento che la pagina ha con le iniziative reali dei partiti.

Partito Democratico Budrio (116 mi piace)
Gli ultimi 10 articoli pubblicati sono tutti relativi al PD, e per la maggior parte dedicati alla organizzazione delle primarie.
L’impressione è che gli articoli siano scritti per la maggioranza da esponenti locali del partito, talvolta con qualche contributo del PD di Bologna.
Vengono pubblicizzate iniziative locali del partito, a dimostrazione che il mondo virtuale di face book deve servire giustamente per collegarsi al mondo reale dei rapporti umani.
Il decimo articolo piu’ vecchio è datato 12 dicembre, da qui si nota una attenzione a tenere aggiornata la pagina.

Sintesi: La pagina face book è un buon mezzo di informazione per i simpatizzanti del PD locale, frequentemente aggiornata e che pubblicizza iniziative locali non virtuali (es. iniziativa politica a Budrio del 17 dicembre).

Italia dei Valori Budrio (158 membri)
Gli ultimi 10 articoli pubblicati parlano di vari temi, tutti a livello nazionale
Non vi è traccia di spunti o riflessioni sulla realtà di Budrio.
Tutti gli articoli scritti potrebbero essere scritti a Budrio, Roma a Milano…occasione persa per parlare del ns. Comune.
Non si pubblicizza nessuna iniziativa di partito, gli interventi sono finalizzati a spiegare la crisi della IDV o a criticare Monti o Grillo.
Il decimo articolo piu’ vecchio è datato 12 dicembre, quindi aggiornato come quello del PD

Sintesi: La pagina face book dell’Italia dei Valori non fornisce nessun contributo alla discussione politica nel Comune di Budrio, né fornisce alcuna indicazione di incontro fra i suoi simpatizzanti.

Movimento 5 Stelle di Budrio (300 mi piace)
Gli ultimi 10 articoli pubblicati parlano di vari temi, quasi tutti a livello locale.
Vi sono molti spunti di riflessione sulla realtà locale, dai problemi della scuola Ipia al futuro dell’ospedale di Budrio o al passante nord.
Si vede che la pagina è redatta da persona residenti nel territorio e che cercano di dare un contributo alle problematiche locali.
Particolare enfasi viene data alla raccolta delle firme per presentare le liste in parlamento, dove vengono pubblicati anche due video.
Il decimo articolo piu’ vecchio è datato 19 dicembre sicuramente la pagina piu’ aggiornata fra quelle dei vari partiti.

Sintesi: Interessante per conoscere i punti di vista dell’opposizione

PDL Budrio (2053 amici)
Gli ultimi 10 articoli pubblicati sono praticamente tutti di critica sarcastica nei confronti degli altri partiti a livello nazionale. In sintesi:
2 articolo /o vignetta contro Bersani
4 articoli o vignette contro Monti
1 articolo /o vignetta contro Casini
3 articolo o vignette di auguri
Nessun accenno o riferimento della politica a livello locale, nessun riferimento a incontri dei simpatizzanti del partito.
Da proprio l’idea del partito virtuale, scollegato alla realtà locale (come del resto la pagina dell’Italia dei valori).
La pagina viene tenuta aggiornata, ma con la povertà di contenuti sopra esposta.

Sintesi: sicuramente è la pagina facebook peggiore insieme a quella dell’Italia dei valori, in cui non si da nessun contributo alla politica locale e da l’impressione di un partito totalmente virtuale.

NOI per Budrio (163 mi piace)
Gli ultimi 10 articoli pubblicati parlano di vari temi, quasi tutti a livello locale.
Vi sono molti spunti di riflessione sulla realtà locale, dai problemi della trasversale di pianura al futuro dell’ospedale di Budrio o al passante nord.
Si vede che la pagina è redatta da persona residenti nel territorio e che cercano di dare un contributo alle problematiche locali.
Il decimo articolo piu’ vecchio è datato 15 novembre…il meno aggiornato fra gli altri partiti.

Sintesi: Interessante per conoscere i punti di vista dell’opposizione.

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3 Commenti


  1. Complimenti: condivido in pieno quanto da Lei scritto. Mi permetta di osservare (senza alcuna polemica) che se Lei avesse messo lo stesso impegno nell’osservare e/o giudicare le cose quando era presidente del Consiglio d’Istituto i genitori dei bambini ed i bambini stessi che oggi frequentano la prima media (a quanto si sente dire in giro) non sarebbero in quel mare di problemi che (sempre a quanto si dice per Budrio) oggi si trovano.
    Cordialità

    • Grazie per i complimenti, le assicuro che per quanto riguarda i modelli orari della scuola io ho dedicato il mio massimo impegno testimoniato dai diversi incontri con la direttrice dott.ssa Parma, con l’Assessore alla Scuola, con gli insegnati e con alcuni genitori firmatari delle petizioni. Ma a volte non basta l’impegno per raggiungere risultati soddisfacenti. Se le risorse umane e finanziarie della scuola avessero consentito di mantenere i due diversi modelli orari, io sarei stato paladino di questa scelta. Poichè invece oggettive difficoltà organizzative dettate dai tagli alle risorse della scuola hanno comportato la scelta fra due modelli orari, io mi sono battuto per il modello orario che ritengo migliore e che ho fatto frequentare ai miei figli: il modello orario articolato su 5 giorni di scuola alla settimana.

  2. Giacomo Lamberti

    Caro Daniele, sono certo che l’anno scorso, quando in qualità di presidente del Consiglio di Istituto hai dovuto affrontare la difficile decisione di adottare un solo modello orario, tu l’abbia fatto in coscienza e in base alle informazioni che ti ha dato la dirigente, che mi pare di capire dalle tue parole avesse escluso in maniera categorica la possibilità di mantenere i due modelli orari a causa, dici tu, di “oggettive difficoltà organizzative dettate dai tagli alle risorse della scuola”.

    Peccato che le motivazioni portate quest’anno dalla Dirigente in consiglio siano sostanzialmente diverse. Nell’ultimo Consiglio di Istituto la Dirigente ha detto che “non è impossibile mantenere due tempi scuola, è solo difficile, molto difficile. Allora il pensiero che abbiamo fatto è: cerchiamo di accontentare la stragrande maggioranza delle richieste dei genitori”. Non è impossibile quindi, solo molto difficile, ma visto che, a suo dire, la “stragrande maggioranza” dei genitori preferisce il modello su 5 giorni non vale la pena di fare un tale sforzo per accontentare pochi genitori. Peccato che due anni fa le iscrizioni si suddivisero equamente tra i due modelli orari, per cui questa affermazione appare priva di fondamento.

    Mi viene in mente che quando tu, da genitore, chiedevi con forza l’introduzione del modello su 5 giorni, raccogliendo firme come sta facendo ora, per l’opposto motivo, il Sig. Garbuio (http://www.budrionext.it/?p=5818), e la scuola si opponeva asserendo che il modello che tu chiedevi era didatticamente sconsigliabile. Ricordo anche che in quell’occasione tutti i genitori in Consiglio di Istituto sostennero la tua richiesta.

    Curiosamente anche il parere del Collegio Docenti sulla valenza didattica dei due modelli il giudizio si è radicalmente modificato. In consiglio abbiamo appreso che dal punto di vista didattico i due modelli sembrano equivalersi, in base ad una analisi di alcuni dati Invalsi e dei voti al primo quadrimestre. Una analisi a mio parere approssimativa e di dubbia valenza scientifica, illustrata a voce, senza nessuna relazione scritta che consenta di valutarne la correttezza.

    Infine, mi dispiace molto dover osservare che la compattezza tra i rappresentanti dei genitori nel sostenere le ragionevoli istanze dei loro elettori, che si era raggiunta qualche anno fa, sia andata via via scemando, riducendo così le già scarse possibilità che hanno i genitori di incidere sulle scelte della scuola.

    Cordialmente,
    Giacomo Lamberti

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