Oltre ad essere una delle opere più impattanti mai previste sul territorio italiano (con un costo di 1,3 miliardi di euro e dubbia utilità per i cittadini), la realizzazione del Passante Autostradale a Nord di Bologna è illegittima perché non c’è stata una gara d’appalto. E’ la posizione di Legambiente che ha inviato una denuncia alla Commissione Europea.
Il Passante Nord dovrebbe tagliare per 30-40 chilometri l’intera provincia di Bologna, attraversando le campagne di Castenaso, Budrio, Ozzano dell’Emilia, Granarolo, Castelmaggiore, Bentivoglio, Calderara di Reno e altri comuni. Il Consiglio comunale di Budrio, lo scorso 21 dicembre 2012, aveva bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle contraria al progetto.
«Se realizzata – scrive Legambiente – trasformerebbe in maniera irreversibile gli assetti ambientali, agricoli e urbanistici del bolognese, incentivando inoltre il traffico su gomma. Nonostante i dubbi di associazioni, comitati e cittadini, proprio per l’impatto e la reale utilità dell’opera, ma anche la sua priorità in una fase di crisi economica come quello che sta attraversando il Paese, è ferma l’intenzione della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Bologna e di alcuni Comuni a voler procedere nella realizzazione dell’intervento».
E non si tratta di un «adeguamento della viabilità esistente», ma di una vera e propria nuova infrastruttura autostradale. Legambiente, nella sua denuncia, fa riferimento ad un suo precedente reclamo del 2009, cui l’UE aveva risposto invitando l’Italia ad allestire una gara di appalto. Le autorità italiane si erano impegnate in tal senso e la procedura d’infrazione fu chiusa. Ma adesso si apprende che l’intenzione è quella di realizzare l’opera senza alcuna gara, in quanto verrebbe considerata un adeguamento dell’autostrada esistente. Legambiente chiede quindi alla Commissione di intervenire per assicurare la reale applicazione del diritto comunitario in materia di infrastrutture e appalti.
L’associazione precisa di aver avuto un approccio costruttivo sin dall’inizio della discussione sulla proposta di Passante autostradale; ha proposto, insieme ai comitati dei cittadini, soluzioni alternative più utili, meno impattanti e dispendiose, che interverrebbero «sul serio» ampliando la sede attuale della tangenziale di Bologna. Un’operazione che non consumerebbe un centimetro di territorio agricolo – mentre il Passante Nord distruggerebbe 720 ettari di terra ed eliminerebbe 8000 ettari di colture di qualità -, e che sarebbe molto più economica, con circa 500 milioni di euro di investimenti.
Fonte: Diario del Web
Mi fa piacere che Legambiente sia intervenuta su questo punto. Adesso vedremo se anche loro saranno accusati di dire falsità. E’ evidente che gli interessi in gioco sono tanti e che i poteri politici locali hanno tutto l’interesse ad adeguarsi in maniera acritica ad un progetto devastante per il nostro territorio.
Occorre anche ricordare che c’è un patto dei sindaci della zona a cui ha dichiarato, durante la campagna elettorale, di aderire anche il nostro sindaco, che prevede un’impegno di “riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020”.
Oltre a questo occorre sempre considerare l’inutilità, se non per qualche lobby, della costruzione del passante/passantino.
Riporto ancora una frase da un manifesto del nostro sindaco:
“Amministrare bene, non solo a parole”.
E’ quello che si augurano tutti i Budriesi.
Con stima,
Tiziano.
Commento del responsabile pianificazione territoriale e mobilita’ del Pd di Bologna Sig. Ara, sul ricorso di Legambiente
(DIRE) Bologna, 10 gen. – “Invito Legambiente a ragionare anche sull’impatto che ha l’attuale autostrada sulla popolazione che vive nella periferia di Bologna, che ha lo stesso diritto di
respirare che ha chi vive nelle villette dei Comuni dell’area vasta”. Daniele Ara, presidente del quartiere Navile e responsabile Pianificazione territoriale e Mobilita’ del Pd di Bologna, parlando alla ‘Dire’ commenta cosi’ il secondo ricorso che l’associazione ambientalista ha presentato all’Unione europea sul Passante nord.
“Abbiamo la meta’ del traffico italiano che passa per la nostra citta’ e nel Navile, spostare questo flusso- sottolinea Ara, oggi a margine di una conferenza stampa- sarebbe un fatto importante” perche’ significherebbe “allontanare traffico dalla parte piu’ popolata della Provincia”. Dunque, “e’ evidente che Legambiente ha tutta la legittimita'” di fare i ricorsi ma “non si puo’ pensare di non prendere mai decisioni su niente”, manda a dire l’amministratore ed esponente democratico. Il Passante nord serve e “va fatta una cosa seria, non un Passantino che rischia di risolvere solo in parte i problemi- conclude Ara- e di alimentare la speculazione edilizia, perche’ piu’ passa vicino
alla citta’ e piu’ si rischia una futura antropizzazione”.
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Da questa agenzia stampa si capisce “ l’indipendenza” del PD Budriese e dei relativi consiglieri, tutto volto a non contraddire le decisioni prese nella segreteria centrale sulle tematiche ambientali. La bocciatura della Mozione del Movimento 5 Stelle è avvenuta esclusivamente perchè avrebbe evidenziato che il territorio era minacciato e quindi è stata avvallata , sotto traccia, la teoria del “no al passantino si al grande passante “ che devasterà Budrio. Chi ambientalista lo è veramente si oppone al Passante Nord. Questo il link con la risposta di Legambiente alle dichiarazioni del Sig. Ara.
http://urly.it/1k1o
Strade…..pensieri e parole. Fanno sempre discutere,( legittimamente), ambiente inquinamento, ecc…. Ma sappiamo tutti che sono indispensabili. Ci lamentiamo che quelle esistenti sono scarse,insicure e sempre intasate.Per quelle nuove, ( poche, dove effettivamente servono), tutti MUTI!!!! Forse, incosciamente, ci viene da pensare: ma guarda…. funzionano!!!!!Perchè non ci hanno pensato prima??????
Ciao Serge, si le strade sono insidpensabili. E’ anche indispensabile capire se serve farne di nuove e, nel caso servano, capire quale sia la soluzione migliore (non la più costosa). Tutto questo è stato fatto male e poco. Ti rimando a conferenza fatta con esperti all’auditorium nel mese di novembre, visibile anche su youtube. Saluti
Caro antonio,sono in gran parte d’accordo con te, ma penso che la soluzione perfetta, quella che accontenti tutti, sia utopistica. Il Progresso ha un costo e tutti dobbiamo pagare qualcosa. Ciao.
Certo sono d’accordo. Il problemi nascono quando non vengono fatti concorsi di idee per soluzionare un problema, magari bypassando un certo n° di norme. Vince sempre la poca trasparenza. Per fortuna che a) ci sono associazioni che ancora tengono gli occhi aperti e tutelano l’ambiente (legambiente ndr) e b) l’Europa non si beve un’autostrada di 40 km come un potenziamento di un tratto stradale esistente.
di quale progresso si parla?secondo voi il passante nord è progresso?ah…vabbeh
io progresso lo intendo in altro modo…innanzitutto potenziando quello che non funziona o funziona male(ad esempio la ferrovia)…capire quello che è meglio per tutti…capire l’incidenza dell’impatto ambientale….capire e cercare metodi meno costosi…
Che dire. La (finta)ingenuità – e la reale incapacità di conoscere ed affrontare problemi complessi- di certi personaggi politici nostrani è veramente -ancora- sorprendente.
Anzichè pensare di trovare una soluzione al gravissimo problema dell’inquinamento -a Bologna come altrove- da circolazione di veicoli su gomma, si opta per spostare il problema più a nord, diffondendo l’inquinamento in una parte notevolmente più estesa del territorio provinciale.
Siccome stanno male a Bologna, perchè devono stare bene nel territorio a nord di Bologna?
Robe da matti.
Tra l’altro il sig.Ara(di cui non si conoscono i titoli e le opere di esperto di traffico e di inquinamento) appare del tutto ignorare di come si aggravino i problemi dell’inquinamento da traffico e di quali possano essere le soluzioni.
E’ noto infatti che aumentando le strade si aumenta l’inquinamento perchè si continua a favorire solo il traffico su gomma, con due conseguenze: aumenterà considerevolmente il traffico in generale e non si ridurrà per nulla l’inquinamento nel territorio attraversato dalle vecchie strade. ( Invito il il sig. Ara a recarsi a Los Angeles (U.S.A.), magari col nostro Pierini, per vedere cosa è successo e cosa succede.)
Viceversa occorre cambiare radicalmente il modo di spostare le merci e le persone sul territorio. Non c’è altra strada. Il sig. Ara anzichè sparare scempiaggini, si informi dagli esperti italiani ed europei di pianificazione del traffico e di inquinamento da traffico.
Ma perché non dicono la verità: vogliono far lavorare le grandi imprese di estrazione di materiali da cava, ghiaia e sabbia, di produzione cemento e asfalto, di lavori edili in genere che – nella nostra provincia, guarda un po’- sono tutte o quasi grandi dispensatrici di voti e contributi al PD.
Cosa gliene frega dello scempio del territorio?!
Le mani sull’ambiente, insomma. (Guardare il profetico film , Le mani sulla città di F. Rosi,1963!!!)
Un post scriptum. Ricordo sempre ai nostri amministratori comunali, provinciali e regionali, che TUTTO (TUTTO) il territorio di pianura della regione è fra i più inquinati del pianeta.
Cosa intendono fare, oltre che costruire nuove autostrade, impianti a biomasse, centri commerciali e cementificazioni generiche?
Una risposta seria, è possibile?
Visionando il tracciato indicato in rosso sulla cartina, chiunque capisce che per portare i veicoliprovenienti dalla A1 di Casalecchio alla A14, passando per S. Giovanni in P. si debbono percorrere molti più chilometri del necessario.Più chilometri significa più carburante, più consume di pneumatici, quindi in totale ancora più petrolio.Per costruire un tracciato così lungo necessitano molte macchine operatrici, tutte alimentati a gasolio.Quindi subiremo un ulteriore aumento di polveri grosse e sottili,sul già martoriato territori, che costringerà chi ha la necessità di usare l’auto a stare più fermo per il blocco del traffico.Gli abitanti del quartiere Navile, così favorevoli al tracciato rosso, saranno indenni da queste problematiche?
La rivista “Il Divulgatore” di Settembre/Ottobre 2012 riporta i seguenti dati: consumo del terreno agricolo – 21% dal 1982 al 2010 per un totale di 59000 ettari in meno nella nostra regione. L’Assessore dell’Agricoltura delle provincia di Bologna, sig.a Gabriella Mortera, sulla stessa rivista si dice molto preoccupata; ma secondo me invece se ne frega altamente del consumo del territorio.Questi amministratori, approvano di tutto, poi fingono di essere pentiti; ma adesso che mi guardo attorno, continuamente mi scollo di dosso la beata innocenza di “Bimbo” che mi ovattava, quando li ascoltavo.