di Giacomo Lamberti
Da tempo avevo evidenziato le lunghe attese ai passaggi a livello e ripetutamente sollecitato l’amministrazione ad intervenire, per cui ho immediatamente apprezzato il fatto che il Comune si sia attivato incontrando i responsabili FER al fine di comprendere e migliorare la situazione.
Leggendo in maniera attenta il comunicato mi sono però reso conto che le problematiche che i cittadini ogni giorno riscontrano sono in qualche modo minimizzate (” I tempi di chiusura in situazione standard risultano così al massimo di 180 secondi.”), come se tre minuti fossero un tempo piccolo e omettendo di precisare la frequenza di situazioni “non standard”. Nella mia esperienza i tre minuti sono forse una media del tempo di attesa (sono utente in particolare dei PL di Via Benni e di Martiri Antifascisti, in determinate fascie orarie, evidentemente sfortunate).
Dopo aver letto la dettagliata descrizione del funzionamento del sistema automatico, che non sempre sembra corrispondere a quanto ho visto effettivamente accadere, si arriva ad una deludente conclusione relativamente agli interventi pur migliorativi, che si riducono solamente a dare da parte di FER “indicazioni più precise agli operatori in modo da mantenere sempre il disaccoppiamento della chiusura del PL37 con quella dei PL34, PL35 e PL36 … “, senza chiarire quali effettivi miglioramenti si avranno da un intervento così minimale e confermando indirettamente che gli operatori in qualche caso intervengono manualmente sui PL con l’effetto di allungarne i tempi di chiusura (come peraltro avevo ipotizzato notando alcuni comportamenti difformi e apparentemente inspiegabili).
Per essere più preciso ho commentato alcuni punti inserendo i miei commenti direttamente all’interno del comunicato (vedi sotto), precisando che quanto ho scritto deriva dalla mia esperienza personale e che le mie osservazioni sono state fatte in diversi periodi di tempo e quindi non posso escludere che alcune siano falsate da interventi manuali o da variazioni al funzionamento del sistema di cui non sono a conoscenza.
Chi avrà la pazienza di leggerli potrà comprendere che si potrebbe ridurre il tempo di chiusura dei PL in maniera significativa se questi venissero effettivamente chiusi quando il treno sta per ripartire dalle stazioni e non come ora quando si avvicina alle stazioni. In questo modo si ridurrebbe la chiusura dei PL del tempo necessario alla sosta del treno, che è al minimo di un minuto, ma che in caso di elevato numero di passeggeri può facilmente essere significativamente maggiore, come possiamo facilmente riscontrare durante le ore di punta.
Sperando che questo piccolo contributo possa essere utile a migliorare ulteriormente la situazione.
Giacomo Lamberti
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COMUNICATO DELL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI BUDRIO, COMMENTATO DA GIACOMO LAMBERTI
Visti i disagi vissuti quotidianamente dai molti cittadini a causa dei tempi di chiusura dei passaggi a livello ferroviari nel capoluogo, il Comune di Budrio ha incontrato i responsabili di FER: Ferrovie Emilia-Romagna, ora gestisce solo le infrastrutture ferroviarie, mentre il suo ramo trasporti si è fuso con ATC per creare TPER. Sono stati richiesti chiarimenti sul funzionamento dei passaggi a livello ed esaminate eventuali possibilità di miglioramento.
Riportiamo qui di seguito quanto emerso nell’incontro e le piccole, ma importanti modifiche ottenute che permetteranno di ridurre i disagi per la mobilità nel centro abitato di Budrio.
I passaggi a livello sulla linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore che interessano il territorio del capoluogo sono i seguenti:
· PL34 (km 17+077) – via Zenzalino Sud
· PL35 (km 17+534) – via Savino
· PL36 (km 17+640) – via Benni
· PL37 (km 17+939) – via Martiri Antifascisti
Il loro funzionamento è regolato da un sistema detto ACEI (Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari) collocato nella stazione di Budrio, il quale è tele-controllato da un operatore DCO (Dirigente Centrale Operativo) che invece ha sede nella stazione di “Bologna Roveri”.
I passaggi a livello elencati sono solitamente comandati secondo le sequenze e gli automatismi descritti qui sotto:
1. Bologna – Portomaggiore
a. PL34, PL35 e PL36 si chiudono contemporaneamente prima che il treno parta dalla stazione di Budrio, anzi la loro chiusura è condizione strettamente necessaria per il via libera al treno. La discesa delle sbarre è completata in circa 40 secondi (il tempo è volutamente lungo ed è dovuto alla discesa in sequenza delle sbarre che precedono e seguono il binario, secondo il verso di percorrenza della corsia stradale, per evitare imprigionamenti pericolosi di veicoli tra le sbarre stesse).
[GL]: Ho personalmente verificato che i PL iniziano a chiudersi PRIMA che il treno ENTRI in stazione. Questo provoca il fatto che i tre PL rimangano inutilmente chiusi mentre il treno effettua le operazioni di carico e scarico dei passeggeri. Questo tempo (che come è detto dura tipicamente 60 secondi, ma può essere maggiore) potrebbe essere eliminato se effettivamente i PL si chiudessero quando il treno sta per ripartire dalla stazione e non quando sta per fermarsi in stazione.
b. Il treno parte dalla stazione di Budrio e, man mano che supera i passaggi, questi si aprono autonomamente. L’operazione di risalita è veloce e dura al massimo 10s.
c. Il treno ferma a Budrio Centro e il PL37 inizia la sua chiusura. La fermata del treno in stazione dura mediamente 60 secondi, ma può variare a seconda del carico di passeggeri e di imprevisti nelle loro operazioni salita/discesa dal treno.
[GL]: in realtà il PL37 inizia a chiudersi prima che il treno arrivi in stazione, quando il treno non ha ancora superato il PL36. In occasione di un grave incidente avvenuto sulla linea che obbligò il treno a fermarsi tra i PL 35 e 36 si chiuse anche il PL37 con grave disagio al traffico.
d. Il passaggio PL37 si riapre autonomamente dopo che il treno è transitato.
2. Portomaggiore – Bologna
a. Quando il treno arriva a circa 2000m dal PL37, questo inizia la procedura di chiusura.
[GL]:in determinate occasioni il tempo di attesa perchè il treno percorra questi 2000 metri è veramente lungo, in particolare l’ho osservato con i nuovi treni Diesel che arrivano a bassissima velocità. Che dipenda dallo stile di guida del conducente?
b. Poco prima di raggiungere il PL37, gli altri PL34, PL35 e PL36 iniziano la procedura di chiusura contemporaneamente.
[GL]: questo dimostra che già in automatico è prevista la chiusura contemporanea dei 4 PL. Se il treno si dovesse fermare prima di superare il PL 37 tutti i 4 PL rimarrebbero chiusi indefinitivamente (e inutilmente).
c. Il treno supera il PL37 e questo si riapre autonomamente.
d. Il treno ferma a Budrio Centro. Stesse considerazioni fatte precedentemente valgono per i tempi di sosta del treno in stazione.
[GL]: i PL34, 35 e 36 sono già chiusi, ora il treno sosta un minuto o più, e per liberare l’ultimo PL (il 34) dovrà anche raggiungerlo e superarlo percorrendo circa 600 metri a bassa velocità.
e. Il treno riparte da Budrio Centro e via via che supera i passaggi, questi si riaprono autonomamente.
Abbiamo segnalato a FER che in diverse occasioni, a differenza di quanto descritto, avviene la chiusura contemporanea di tutti i passaggi a livello e questo comporta ovviamente un ulteriore aumento dei tempi di attesa.
FER ha garantito di aver quindi dato indicazioni più precise agli operatori in modo da mantenere sempre il disaccoppiamento della chiusura del PL37 con quella dei PL34, PL35 e PL36 evitando in questo modo un blocco totale degli attraversamenti stradali e minimizzare i tempi di chiusura di ciascun passaggi a livello, pur mantenendo soddisfatti gli imprescindibili requisiti di sicurezza.
I tempi di chiusura in situazione standard risultano così al massimo di 180 secondi.
Ufficio Stampa Comune di Budrio
Sono decisamente convinto che il cittadino, che abbandona 60/120 secondi del suo tempo prezioso, al passaggio a livello, che sia PLx piuttosto che PLy, non abbia remore a recuperare questa incredibile dispersione di vita, sfrecciando giocondo al successivo passaggio a livello, e così via, finchè morte non lo ribalti. E’ decisamente un problema prioritario del Comune, per cui assolutamente giustificato l’impegno che ci mette, evitare al cittadino lo stress che deriva dall’attesa del treno. Concludo, converrete che Comune e cittadino, potrebbero riempire gli spazi siderali dei loro vuoti esistenziali, andando ad osservare il crescere dell’erba sui prati.
🙂 carina si sig. Giovanni. E certo, basterebbe partire 10 minuti prima ed il problema del PL non ci sarebbe. Anzi! Sapendo d’avere del tempo a disposizione, quando ti capitasse il PLz chiuso, anzichè innervosirti, proveresti anche del gusto a rilassarti e ad aspettare il treno per gustarti i graffiti che il solito incivile s’è divertito a disegnarci sopra. Ma non va sempre così. A volte si è anche di corsa. E cmq, dover partire 10 minuti prima perchè nel 2013! la linea che passa di qui è gestita da schifo quando potrebbe potrebbe essere ‘na meraviglia… beh… credo che gli spazi siderali non possano contenere gli accidenti che il comune cittadino invia alla stessa e al Comune. E perchè no, anche al Governo!
Di fatto, non esser capaci a gestire nel modo migliore 4 PL in fila è una bella dimostrazione d’inefficienza. Che non sarà un’alta priorità comunale, ma da secoli e secoli presente, metterci una buona volta la parola FINE sarebbe… sideralmente auspicabile! Soprattutto per il nostro esistenziale godimento!
Non ho niente da aggiungere, ti rispondi da solo. Ciao bella gioia!!!
Questa volta Garbuio ha fatto GOALLLLLLLLLLLLL
e del semaforo di via edera incrocio caduti cefalonia che ne pensate?20 secondi di verde su via edera ..20 secondi su via cefalonia..però direi che numero auto e traffico di via edera sia notevolmente maggiore!!!
AKUNA MATATA…..
Ma se il/i famoso/i operatore/i DCO (Dirigente Centrale Operativo) che operano in sede nella stazione di Bologna Roveri, anzichè starsene belli comodi a scaldare una sedia, muovessero un
po’ le chiappe e verificassero di persona il disagio degli automobilisti che giornalmente si trovano ad affrontare queste “scocciature”, forse riuscirebbero a trovare qualche logico rimedio, che fra l’altro non è certo da intelletto sovraumano; si renderebbero anche conto che, alla faccia della famosa necessità di dare sicurezza a questi PL , in realtà ottengono l’effetto contrario, basta assistere di persona a quello che succede quando inizia a suonare la campana di chiusura dei PL, con gli automobilisti forsennati a tentare di passare anche all’ultimo secondo , pur di evitare queste interminabili attese; e questa sarebbero le sicurezze?
Ripeto,PROVARE di persona per capire !
MA, e alzarsi dieci minuti prima, la mattina, non sarebbe più facile? Fiumi di parole per protestare riguardo a cosa? TRE minuti di attesa al passaggio a livello !! E quanti minuti sprechiamo, davanti al pc, o in coda per andare al mare?..ma questa è un’altra storia.
Ciò che preoccupa è che, articoli come questo, sono il termometro del livello dii stress che ormai coinvolge il nostro modo di vivere…e allora ci si indigna per i passaggi a livello che si chiudono più volte al giorno per far passare i treni..e poi, quella volta però che si deve prendere il treno ci si indigna perchè ne passano troppo pochi, e poi ci si indigna per i semafori che non sono abbastanza intelligenti da scattare immediatamente al verde quando ci vedono arrivare.
Schiavi dei mezzi di trasporto e della fretta, soprattutto della fretta, che ormai domina ogni nostro atto: guidiamo in fretta, col rischio di ammazzarci…mangiamo in fretta col rischio di ammalarci.
Ma poi, che fretta c’è, visto che il tempo che ci è stato assegnato ha un termine?
Forse è meglio guardare qualche stronzata di meno la sera, andare aletto rpima e svegliarsi di buon’ora: magari il primo treno deve ancora passare………
Dal tono di alcuni interventi come quelli del Sig. Robertone o del Sig. Burzi credo di capire che non si siano soffermati più di tanto ad approfondire le problematiche segnalate nei due interventi che Budrio Next mi ha dato la possibilità di fare e nei diversi contributi che altre persone hanno voluto dare, soprattutto nel primo articolo che fu pubblicato (http://www.budrionext.it/?p=1217). Faccio cortesemente notare che il problema interessa tutti i cittadini di Budrio che abbiano necessità di spostarsi frequentemente tra Budrio storica e il nuovo quartiere Creti, qualunque mezzo di locomozione essi usino (piedi, bicicletta, auto), quindi non riguarda solamente la categoria degli automobilisti frettolosi che sono partiti tardi la mattina. Il nuovo quartiere Creti si sta rapidamente popolando e incomincia ad avere servizi in grado di generare traffico in modo significativo come la Coop, l’asilo nido e in futuro anche il nuovo polo scolastico. La maggior parte degli altri servizi rimangono nella Budrio storica, separati dalla ferrovia.
Il collegamento viario principale è quello di Via Benni, secondariamente quello su Via Martiri Antifascisti entrambi interrotti dalla ferrovia. Inoltre, in prospettiva il servizio ferroviario metropolitano (SFM) dovrebbe essere potenziato e potrebbe essere utile aumentare la frequenza massima delle corse che ora è di una ogni 30′. Quello che ho inteso segnalare, in modo costruttivo, è che questa situazione sarà destinata a peggiorare creando sempre maggiori disagi ai cittadini se non si interverrà in qualche modo limitando i tempi di attesa ai PL. Il comunicato del Comune conferma che il problema è sentito e restituisce un quadro della situazione che mi sono permesso di commentare in quanto osservatore assiduo (mio malgrado). Nel mio quotidiano accompagnare i figli a scuola, in palestra, a musica, …, per anni ho pazientato ai passaggi a livello una, due o più volte al giorno ed ho incominciato ad osservare le modalità di chiusura, i tempi e poi incuriosito ho approfondito sempre di più, notando anche eventi a mio giudizio “anomali” che ho in qualche caso segnalato. Recentemente il Comune ha ritenuto di intervenire segnalando a FER le problematiche del traffico cittadino e chiedendo di limitare i disagi e FER si è impegnata a farlo, come recita il comunicato. Fra pochi giorni avremo modo di vedere i nuovi treni elettrici ETR 350 in azione. Speriamo che tutto ciò porti ad un miglioramento della situazione. Staremo a vedere.
Cordialmente,
Giacomo Lamberti
Io ho capito che stai facendo di questo tema la tua piccola crociata (ognuno vive per quello in cui crede) e che il Comune, al posto di dare risposte su temi decisamente più importanti (Hera, biomasse, ospedale, ecc…), ama manifestarsi e prodigarsi in fesserie di questo tipo.
Esimio Lamberti,concordo appieno con le Sue asserzioni che richiedono un serio approfondimento da parte della TPER che dovrà “lenire” in parte sul disagio dei tempi d’attesa ai PL che di fatto oramai tagliano Budrio in due parti.Disagi che non incidono solo sulla pazienza di chi aspetta ma sopratutto sulla viabilità che negli orari di punta è letteralmente congestionata(vedi via Zenzalino e rotonda di via Savino).Sono invece incredulo sulla Sua speranza che l’alimentazione della motrice del treno che da gasolio passerà in elettrificazione, possa migliorare la situazione dei tempi d’attesa ai pl. Cordialità
Gent.mo Beppe, la mia speranza deriva dal fatto che un fattore che condiziona la tempistica delle chiusure dei PL è la velocità media del treno sulla tratta tra le due stazioni. Attualmente, in base ai dati riferiti da FER il treno impiega circa 2 minuti a percorrere gli 800 metri che separano le due stazioni, con una velocità media di ben 24 km/h. Trattandosi di un tratto breve, la velocità media dipende fortemente dall’accelerazione e decelerazione del treno. I nuovi treni elettrici dovrebbero avere una accelerazione migliore dei precedenti treni diesel, per cui se i conducenti vorranno spingere sul pedale dell’acceleratore i tempi potrebbero ridursi.
Concordo sulla sua osservazione sul congestionamento del traffico che finisce per impedire la circolazione anche ai veicoli che non sarebbero interessati all’attraversamento dei passaggi a livello, fenomeno che si verifica spesso alla rotonda di Via Savino che è stata realizzata in una posizione infelice a causa della vicinanza con il passaggio a livello.
Cordiali saluti.
Egregio Lamberti,i miei forti dubbi sulla diminuzione significativa dei tempi d’attesa ai pl sono giustificati dalla velocità che il treno deve tenere entrando nel centro abitato che non può cambiare,nonostante
l’elettrificazione ne aumenti la velocità.E’vero che la ripartenza di un ETR 350 è più veloce, ma i risultati, penso non cambieranno in modo tangibile.
Faccio infine sommessamente presente che sono già consultabili gli orari nuovi valevoli fino al 12 dicembre 2013,che non cambiano i tempi di percorrenza, il che fà pensare ad un cambiamento “gattopardesco”.
Cordialmente
…già, a proposito dela congestione (oserei dire costipazione) di via Zenzalino nelle ora di punta: quanti di quegli automobilisti desolatamente incolonnati al passaggio a livello potrebbero entrare in paese da via Olmo, percorrendo la costosissima tangenziale realizzata dalla Provincia?
E, a proposito dei pedoni che vanno da Budrio centro alla zona Creti: se non voglio attendere al passaggio a livello perchè non usano il sottopasso? Basta proseguire sempre dritto da via Marconi….
Poi, magari è vero, un bel sottopasso al PL di via Benni ci stava anche bene, non lo si è imposto come onere di urbanizzazione, quando è stata realizzata la zona Creti e i soldini giravano ancora? Oggi è im proponibile, soldi non ne girano più, ancora un po’ e non avremo che gli occhi per piangere.
Simpatico Robertone,
andiamo per gradi;1)Spiegami per qual recondito motivo i cittadini che abitano nel quartiere Frati o negli agglomerati di via Caduti di Cefalonia,via Edera o di via Martin Luther King,dovrebbero,per evitare il pl sulla Zenzalino sud percorrere la bretella di Cento che serve ad evitare il centro cittadino a coloro che abitano sulla direttrice della Zenzalino nord.2)Stendo poi un pietoso velo sul sottopasso di Budrio centro(visitalo e troverai diverse ragioni per le quali i cittadini/e non lo usano)3)E veniamo al sottopasso di via Benni; Tu ignori forse per la tua giovane età,che in prossimità del pl di via Benni scorre e si interseca con la strada,seppur tombato circa 30 anni fà, il canale Fossano.Canale Fossano che passa vicinissimo se non sotto,al giardino dell’asilo Menarini rendendo pressochè impraticabile la Tua idea.
Volendo infine dar credito alle voci che da tempo circolano in paese,ci sarebbe da chiedersi per qual motivo nel 1993, 10 miliardi di Lire ottenuti tempo prima dal Ministro dei trasporti(governo Craxi), che sarebbero serviti ad eliminare tutti i pl del paese interrando la ferrovia, furono dirottati da Budrio a Bologna.
Allora: non ho certo intervistato gli automobilisti in colonna chiedendo in quali quartieri abitassero, ma, dato che spesso sono OBBLIGATO percorrere la bretella, la cedo assai poco frequentata, e così ho dedotto che, siccome l’automobilista è un mammifero ABITUDINARIO, ci sia anche chi non la usa pur potendolo fare. Poi, se tutta quella gente che vedo in fila al PL di via Zenzalino abitasse nei quartieri da Te indicati, allora dovrebbe sapere che, prendendo via Vigorso o via Fiesso da Castenaso, non troverebbe alcun passaggio a livello.
Per quanto riguarda il sottopasso della stazione Budrio Centro, se si trova in condizioni di degrado forse è dovuto anche allo scarso utilizzo: magari un po’ più di passaggio (e di controllo)potrebbe scoraggiare le aquile che l’hanno ridotto così.
E infine, il sottopasso di via Benni non è parto delle mie meningi, mi sembra di aver letto qualcosa durante la campagna elettorale per le elezioni Comunali…
cordialmente saluto
Concordo con i commenti di Albertone! Aggiungo inoltre che una estrema riduzione dei tempi di attesa ai PL, vuoi per guasti meccanici o errori umani, può avere gravi conseguenze. Il Buon Senso mi dice che la sicurezza personale e altrui sia più importante della “perdita” di pochi secondi del nostro tempo.
il problema è alla radice: si doveva costruire un paese nuovo al di la della ferrovia prima o dopo aver risolto il problema della ferrovia? come sempre prima si fanno le cose, poi si pensa alle conseguenze.
Comunque la soluzione esisterebbe: interrare la ferrovia, ma avrebbe un costo che ritengo al momento insostenibile.
Comunque nel futuro le cose peggioreranno, perchè quando il sistema sarà a regime le corse dovranno passare ogni 15 minuti, vi immaginate cosa significherà con la chiusura dei passaggi a livello? e poveretti i malati sulle ambulanze che dovranno sostare a sirene spiegate con le sbarre giù in media un minuto su cinque.
Complimenti Bonfiglioli,prepari le valigie perchè è imminente la Sua chiamata a Stoccolma per ritirare il premio Nobel per aver scoperto l’acqua calda.
le attese di interruzione momentanea del traffico riguardante la linea Portomaggiore Bologna sono ancora troppo lunghe in particolare la mattina quando le persone partoo presto x andare a lavorare