Tre porte sfondate, lacerate da buchi profondi, proprio nei bagni della scuola media Quirico Filopanti di Budrio. E’ stata l’immagine, questa immagine, postata e condivisa su Facebook da una internauta budriese a far scatenare l’incredulità dei genitori sul web e dei cittadini del nostro paese. In poche ore tantissimi commenti e condivisioni hanno messo in luce la rabbia per un fenomeno, quello dell’inciviltà e della prepotenza, messa in campo da bulli, non certo immagine di una scuola dal tono ben diverso, ma i cui comportamenti fan riflettere sul ruolo dell’educazione civica, scolastica e famigliare.
GENITORI E BUDRIESI STUPITI: “POSSIBILE CHE NESSUNO ABBIA VISTO NIENTE?”
“Un gesto del genere non puo’ passare inosservato, se si pensa anche al rumore del legno quando si sbraga, possibile che nessuno abbia visto niente?” – si chiede Chiara su Facebook rispondendo al commento del sindaco Giulio Pierini che ha detto “la civiltà incomincia a scuola, ma è tutta in salita”. C’è chi se la prende con la scuola, chi con le famiglie degli autori del gesto. Gabriele, sulla pagina Facebook di Budrio Next scrive: “Sono sconcertato della manifestazione non tanto di comportamenti devianti, che dimostrano la presenza di situazioni di degrado all’interno della scuola, quanto di una presunta indifferenza degli organi preposti alla tutela del decoro dell’ambiente tenuti soprattutto a mantenere uno stretto rapporto con le famiglie, prime responsabili dell’educazione dei giovani, affinché gli autori degli atti di vandalismo vengano individuati e isolati da chi non ne accetta l’operato”. E in molti pensano ai modi su come cercare di risolvere la situazione. Paolo è più moderato: “Se riusciremo a far capire ai ragazzi che quelle porte sono le loro, (intendo pagate da loro stessi) risolviamo il problema, saranno gli stessi compagni a denunciare atti di vandalismo”. C’è invece chi è più intransigente come Marco che scrive: “Preferisco la linea dura contro certi criminali coi denti da latte, perchè con i “poverini” o i “ma no dai, sono ragazzi” si comporteranno sempre peggio. Iniziate a denunciarli, fatevi pagare cari i danni, e vedrete come la piantano”. Tutti concordi – però – nel sostenere che occorre trovare i responsabili di un gesto tanto prepotente quanto vigliacco. Alcuni si chiedono anche se i bagni siano attualmente fruibili, visto che i buchi nelle porte impedirebbero di utilizzarli in privato. E c’è chi prende al balzo la questione per parlare di bullismo. Cristina dice: “La settimana scorsa mio figlio della prima media è stato spinto sul pulmino e cadendo gli hanno fatto rompere il netbook che lui deve portare a scuola per poter studiare e ovviamente non è mai colpa di nessuno”. Già un anno fa, sulle colonne di Budrio Next, si era parlato di furti e bullismo alle scuole medie di Budrio.
COMUNE: “SITUAZIONE TRISTEMENTE NOTA. E’ UN INSUCCESSO CHE COINVOLGE TUTTI”
Anche l’ufficio stampa del Comune di Budrio è intervenuto per dare spiegazioni: “E’ una situazione a noi tristemente nota, soprattutto pensando che le porte erano state completamente sostituite nell’estate dell’anno 2011, durante la chiusura estiva della scuola, e che poco dopo l’installazione sono state ridotte nelle condizioni che vediamo nella foto. Constatare la mancanza di rispetto della cosa pubblica dei ragazzi lascia sconcertati anche noi. Crediamo sia un insuccesso che coinvolge un po’ tutti, della scuola ma anche delle famiglie, prendere atto che i nostri ragazzi non tengano ad un bene che appartiene anche a loro”.
Quelle porte sono sempre state deturpate anche quando c’era la mia generazione, circa 7 8 anni fa, solo che erano pochi ragazzi a comportarsi in quel modo. Ora invece mi rendo conto che le generazioni dopo sono andate sempre peggiorando a livello di rispetto delle cose pubbliche e anche delle persone. Non sono più pochi ragazzi a fare danni e ad essere più “estroversi”, ma gran parte. A mio parere questo dipende gran parte dai genitori, perché i professori sono bene o male gli stessi di quando c’eravamo noi. L’unica colpa della scuola viene dallo stato che con il taglio dei fondi ha fatto si che i professori non possano fare lezioni diverse e più interessanti di quelle classiche e noiose delle materie principali. In questo modo i ragazzini si annoiano e quando si ritrovano in bagno, (perchè alle medie è li il ritrovo durante la ricreazione o tra un’ora e l’altra!)si divertono a fare dei danni.
Per finire mi dispiace contraddire il nostro sindaco, che conosco anche, ma questa non è mancanza di civiltà, ma di educazione! Perchè un ragazzino delle medie non sa neanche cosa vuol dire civiltà, esce dalle elementari che conosce solo i romani e che ha avuto solo una maestra che sicuramente non ha potuto insegnarli anche l’educazione e come ci si deve comportare.
Nicolò
se si riesce a trovare i colpevoli, sospenderli dalla scuola e fare pagare ai genitori danni subiti dalla scuola.
Non ai genitori.
Ai ragazzi che, con un cartello di scuse appeso al collo ed un cappello a cono in testa con su scritto: “ASINO” siano costretti a ripararle ed a girare per il paese almeno per un mese.
Ovviamente, flagellazione in piazza in caso di mancato rispetto di queste regole.
Il lavoro di falegname è un’assicurazione per il futuro di questi asinotti.
L’educzione civica è un dovere per tutti.
Ma sempre il Comune deve pagare? Non ci sto! E’ già capitato tanti anni fa, quando mio figlio frequentava il Liceo “G. Bruno”, e il Preside e il Consiglio di Istituto, hanno deciso di far pagare a tutti i genitori….Mi sembra che sia il minimo.
Non ci sto a far pagare a tutta la comunità quello che è stato fatto da pochi maleducati: l’educazione passa anche dal portafoglio
ma io mi chiedo: i bidelli o collaboratori scolastici dov’ erano quando è successo tutto questo???
Buona osservazione, Luca…..mi chiedevo anche io.
Penso sia ora di cambiare mentalità. Sono stanco di vedere certi bulletti atteggiarsi a boss della camorra in giro per Budrio e nelle scuole. Dite un po’, non sarebbe ora di cominciare a denunciare qualcuno? O escono allo scoperto i colpevoli, o si prendono provvedimenti contro tutti, ma provvedimenti seri. E si cerca di monitorare meglio questi vandali, perchè è ora che la piantino di poter fare tutto quello che vogliono solo perchè a casa non si prendono il loro avere da parte dei genitori. Preferisco la linea dura contro certi criminali coi denti da latte, perchè con i “poverini” o i “ma no dai, sono ragazzi” si comporteranno sempre peggio. Iniziate a denunciarli, fatevi pagare cari i danni, e vedrete come la piantano. Come quando ci furono i casi bullismo qua alle medie di Budrio, perchè non è stata fatta alcuna denuncia? Ci vorrebbe il riformatorio, per tipi come questi. Tanti saluti, ed ora aspetto i moralisti che mi daranno contro.
I collaboratori sono in 4 per 18 classi, secondo come fanno? Cerchiamo di analizzare il problema dalle origini. Diciamo che quattro scopaccioni be dati in famiglia forse metterebbero in riga quattro teppistelli, o magari qualche bella sospensione. Ma in quella scuola non si sospende neanche chi tira i banchi addosso ai professori figuriamoci per tre porte distrutte. Per quanto riguarda il sermoncino Capponi, vorrei sapere lei come la gestirebbe. No, davvero mi interessa. Vede altre alternative se non stigmatizzare il fatto che questi ragazzotti non ricevono ne in famiglia ne a scuola le più elementari nozioni del vivere civile? Mi spieghi….
Da quanto ho capito le porte, riparate nell’estate del 2011, dopo poche settimane erano messe uguali. Cosa vuole riparare Antonio? Vogliamo cambiare le porte ogni sei mesi? Ripariamo le teste di questi pochi deficienti, che mia figlia dice essere sempre gli stessi, e dei loro sciagurati genitori. E magari troviamo i soldi per assumere qualche bidello in più. Mai sentito il proverbio svuotare il mare con un cucchiaio? Ecco, il suo suggerimento gli assomiglia molto.
Sono d’accordo con Silvia… Comunque annni fa ho frequentato un’altra scuola e la storia era sempre la stessa…si aggiustavano e dopo qualche mese erano così, poi si riaggiustavano e tornavano così… E così via all’infinito… Serve solo… Controllo!! …ma attivo….
No Antonio,non sono per niente d’accordo. Le cifre che hai menzionato sono andate a finanziare associazioni che, piacenti o non piacenti, sono al servizio della Comunità. C’è chi ne usufruisce e ne gode. I soldi, è non credo siano poche centinaia di euro, destinati a rifare per l’ennesima delle porte che fra un mese sarebbero di nuovo sfondate (se non aumenti i controlli e gli scapaccioni) sono soldi finalizzati solo all’esercizio degli ormoni di quattro cretini. Che le paghino i genitori le porte!!! Io personalmente non voglio tirare fuori un euro per questa gente e mi sta sulle balle che li tiri fuori il Comune a cui pago le tasse. E smettiamola con questo buonismo da quattro soldi.. Dove è la Preside, (sempre quella di quando è stata allagata la scuola qualche anno fa) quando succedono queste cose? Un po’ di sano rigore cara signora e sbatta fuori anche qualcuno invece di fare solo qualche pistolotto che a questi teppisti a cui non fa né caldo né freddo. Ho sentito di episodi al limite della denuncia penale ( tipo un ragazzo che ha scaraventato lo scorso anno un banco addosso ad un Prof ) eppure pare che a parte una ramanzina, l’inquieto soggetto sia stato libero di aggirarsi a piacimento per la scuola. Ma stiamo scherzando? Se una non è in grado di mantenere la disciplina che vada a fare la preside in un asilo nido.!!!
Mi trovi pienamente d’accordo, si parla troppo.
Il mondo si cambia facendo.
@Adriana: Gent.le Sig.ra Adriana, non deve pagare il Comune, ma nemmeno trovo corretto che debbano pagare tutti i genitori degli alunni di tutto l’Istituto. Riprendo le sue parole “Non ci sto a far pagare a tutta la comunità quello che è stato fatto da pochi maleducati: l’educazione passa anche dal portafoglio”. Anche la scuola è una piccola comunità. Non trova? E non per i 20 o 30 euro (cifra ipotetica) cad., ma per principio. Che messaggio ricevono i vandali? “Posso fare quello che mi pare tanto poi non pago io, o quantomeno pagano tutti!”. Che messaggio riceve chi non c’entra niente? “Bhe tanto vale far gli asini tanto la si sgama sempre!!”. Si pensa di far pagare tutti in modo che chi non è stato possa fare pressione psicologica sul vandalo? (ammesso che sappia chi è)? Mediamente si becca un “vaff” all’istante per non dir di peggio. Allo stesso modo per cui un compito di punizione dato alla classe per colpa di alcuni non ha mai funzionato da deterrente per chi aveva fatto l’asinata….
Vorrei però aggiungere che le scuole medie non sono questo bronx come lo si dipinge, si, ci sono una decina o forse meno di mele marce, vandali, disgraziati, incivili, chiamateli come volete. Vanno individuati, con tutti i mezzi possibili e colti sul fatto, su questo sono d’accordo. Ma vogliamo parlare delle decine e decine di ragazzini NORMALI, magari vivaci, chiassosi, dal linguaggio colorito, in preda alla stupidisia del rivolgimento ormonale, ma che MAI si sognerebbero di fare una cosa del genere??? Non dimentichiamolo per piacere.
Per @Nicolò. Vorrei dirle che anche oggi da quanto so, sono pochi i ragazzi che compiono questi atti, non la gran parte. Non generalizziamo. Concordo con lei sul fatto che la colpa sia da attribuire alla famiglia, la principale responsabile nell’educazione dei ragazzi. Ma dissento totalmente sull’affermazione relativa alle responsabilità della scuola. I ragazzi si ANNOIANO???? I programmi ministeriali sono NOIOSI e quindi PER NOIA si sbraga la porta??? Le lezioni diverse e più interessanti di quelle “classiche e noiose delle materie principali” quali dovrebbero essere a suo parere, fondi permettendo??? Per divertirli così tanto da far loro dimenticare di sbragare la porta?
La verità è che manca il senso del rispetto per la cosa pubblica, a scuola come nel resto dell’ambiente che ci circonda.
Gentile Signora Chiara, concordo quasi totalmente su quanto afferma: mi dissocio solo quando dice “vanno individuati”. Secondo me chi sono o chi sono stati lo sanno tutti dalla Dirigente all’ultimo degli scolari , passando per i professori ed i bidelli. Tutti, a mio avviso, conoscono questi scalmanati ma poichè nessuno si vuole prendere la bega di punirli (poverini) il mondo va così.
Ma non riesco a rassegnarmi ad una cosa: questi Signori malati di buonismo frequnterbbero bagni di tal genere? Li farebbero frequentare ai propri figli (specialmente se femmine in età adolescenziale con tutto quello che comporta? L’U.S.L. sempre pronta e viglile se un privato sgarra le misure della cucina di casa di un centimetro è al corrente di tutto ciò? E se si cosa fa?
Gradirei una risposta dalle autorità competenti.
Stiamo pagando gli errori del passato: la scuola, gli insegnanti e gli stessi genitori non hanno più l’autorevolezza di una volta. Se i genitori evitassero di dare sempre ragione ai figli e torto agli insegnanti, e se la scuola riproponesse la vecchia materia “educazione civica” potremmo dire di avere fatto tutto il possibile per evitare queste situazioni.
concordo, secondo me gli insegnanti non hanno più l’autorevolezza di una volta e non hanno più voglia di fare il loro mestiere in quanto i genitori gliel’hanno tolta. quando succedono cose di questo tipo quante volte un genitore dice all’insegnante: ha ragione mi scusi!! ?? spesso succede il contrario e cioè che il genitore dice all’insegnante che deve capire e che comunque non è colpa del loro figliuolo ecc ecc….
Ci leggo una richiesta di attenzione. Un desiderio di urlare qualcosa. Uno
sfogo ad un qualcosa di represso?
Mi sento di dire che chi ha fatto ciò, passato il primo momento di euforia per
quanto realizzato in barba a tutto e a tutti, e dopo aver letto qui o sui FB
cosa ne pensa il mondo… adesso in cuor suo è non poco pentito. Ma forse lo
era già prima di leggere qui i vari commenti.
Può essere che mi sbagli in questa mia visione della cosa.
Se è quanto sopra, ragazzi, guardatevi bene attorno: c’è un sacco di gente che
sarebbe disposta se non a darvi ciò che volete, quanto meno disposta ad
ascoltare ed a discutere il vostro malessere. E molto probabilmente li avete
così vicini che non li vedete: i vostri genitori. Forse presi da mille problemi
molto grossi. Ma se provate a prenderli di fronte e guardandoli negli occhi dir
loro “Ho bisogno!” tutto il resto sparirà e sarete solo voi e loro. E se
proprio i vostri genitori non riescono a capirvi, in rete, a partire anche da
qui, c’è un sacco di gente che potrebbe stare a sentire le vostre istanze:
siate dei Grandi veramente, ma con le parole. Non con i calci o i pugni. Quelli
non portano da nessuna parte…
Dai, raccontateci cosa vi ha spinto a fare ‘sta cosa. Io sono sicuro che se lo
raccontate non mancherà chi vi vorrebbe tirare le orecchie (non dite che non lo
immaginavate), ma la maggior parte della comunità vi ascolterà.
Siamo alle solite…… Nessuno è responsabile. Tutt’al più si può richiamare il disagio sociale, i media, i cattivi esempi, etc..
Sbaglio o esistono dei direttori di istituto (quelli che prima chiamavamo tutti Presidi)??? Espulsione per i bulli e condanna senza distinguo da parte della collettività!!!
sì vabbeh….le solite interpretazioni con annesse scusanti e quant’altro….il problema è che queste cose succedevano una volta (anche se in maniera meno disastrosa)e si pagava per le malefatte…oggi c’è impunità…
allora se tutti sanno,
bidelli, prof,studenti perché non li riprendono hanno paura rimangono anonimi
Mi sembra che siamo più preoccupati dei buchi nelle porte che della situazione globale; ma quando questi ragazzi vanno a calcio o a basket e si fanno la doccia hanno un box personale???
Comunque, visto che sicuramente tutti sanno chi sono i responsabili e nessuno ha il coraggio di denunciarli apertamente (… mi sembra di parlare della mafia o della camorra…) facciamo come è ultimamente di moda: una bella cassetta delle lettere in cui in modo anonimo si facciano le denunce (vale per questa cosa e per le prossime..), sicuramente, anche se denunciati, ma senza prove, non si potrà fare molto, chi di competenza, non potrà far finta di non sapere i nomi dei responsabili e tenerne conto in fase di valutazioni scolastiche finali…
E’ comunque molto triste far parte di un mondo dove si ha paura di essere giusti e onesti…
A mali estremi, estremi rimedi!!!!Forse è una frase fatta. Ma qualche piccola telecamera, usata naturalmente con tutta la privacy possibile, non sarebbe forse una soluzione auspicabile???
Non so se qualcuno di voi ha avuto la “fortuna” di frequentare gli spogliatoi della palestra delle scuole medie. Beh, io sì e posso dirvi che sono una indecenza: muri sporchi, coperti fino quasi al soffitto con scritte di ogni tipo, termosifoni sfondati, bagni…… non ho avuto il coraggio.
È questo l’ambiente che vogliamo che i nostri figli frequentino? Prima di lamentarci di chi scrive sui muri, impegnamoci a dare un decoro a questi luoghi con la speranza che, vedendo un muro pulito, la tentazione di lasciare il proprio segno sia minore. E magari aumentando i controlli sarebbe forse più semplice rintracciare i colpevoli.
Quale punizione infliggere? A mio avviso far pagare i genitori non basta. Devono rimetterci qualcosa di proprio, rimediando personalmente, ove possibile, ai danni provocati o magari frequentando lezioni extra o facendo piccoli lavori socialmente utili. Solo così proverebbero sulla propria pelle le conseguenze delle proprie azioni.
Saluti
Questo è il colmo! Il Signor Sindaco afferma che gesti di questa portata sono sintomo di “mancanza di civiltà” quando è proprio lui che in primis mostra una totale “mancanza di civiltà” quando si mette a sghignazzare mentre sta ascoltando chi non è della sua stessa fazione durante i lavori in consiglio comunale. Per non parlare dell’altrettanta assoluta “mancanza di civiltà” che ripone nei confronti dei cittadini budriesi, compresi pure quelli che lo hanno votano e che lo sostengono sia come persona qualunque sia come personaggio politico.
Detto questo, concordo con molti commenti letti finora, ma in particolare con quello di Marco quando ha scritto queste parole “Penso sia ora di cambiare mentalità. Sono stanco di vedere certi bulletti atteggiarsi a boss della camorra in giro per Budrio e nelle scuole.”. Posso testimoniare che provo un senso di fastidio e di disagio quando vedo alcuni cinni, semplici bambinetti, che ti guardano con una certa aria del tipo “stai lontano da me” mentre tu passi tranquillo e beato proprio dove in quel momento sono loro.
Non è passato nemmeno un anno da ciò che successe appunto sempre alle medie (http://www.budrionext.it/?p=1267) e ci si ritrova nello stesso identico punto: ad un punto morto! Qui si continua a parlare, parlare, parlare… ma intanto chi copre determinati ruoli si chiama sempre fuori causa, togliendosi ogni responsabilità a suo carico, accontentando sia sé stesso che tutti gli altri, e così si finisce che “la colpa è di tutti e di nessuno”! Sono con questi esempi che i cinni di adesso vengono su.
allora, visto che pare si conoscano bene i nomiecognomi dei responsabili, qualcuno ne prenda nota..magari, fra qualche anno, quando al culmine del loro percorso di bullismo/arroganza/droga/microminalità, investissero mortalmente sulle strisce pedonali una povera ragazza di appena diciott’anni, allora almeno , anzichè parlare di fatalità qualcuno potrà recitare il mea culpa…e ricordare che, minimizzando il problema, ha rubato l’adolescenza e il futuro a questi ragazzi.
PS, ogni riferimento a recenti episodi di cronaca è puramente intenzionale…..
La parola chiave credo sia EDUCAZIONE. Questo è, a mio avviso, il punto di (ri)partenza. Educazione intesa non solo nell’accezione “buone maniere”, ma un’educazione alla resposabilità, che parte da una presa di consapevolezza di quello che si è. E di quello che si fa. E’ necessario ripartire da un’educazione che metta al centro della discussione la persona nel suo insieme, anche nel rapporto con la realtà in cui vive.
Dispiace leggere i soliti e arcinoti commenti moralisti e giustizialisti (qualità tanto care agli italiani,pare..). Troppo facile condannare a priori i ragazzi. Certo, è indubbio il fatto che a 12,13,14 anni un ragazzo cominci ad assumersi le sue responsabilità per certe sue azioni (anche se giurudicamente è ancora sotto la tutela dei genitori..). Di conseguenza ci sta che “chi sbaglia paga”, ma la punizione deve essere educativa (scusate se sono pedante su questo concetto), deve portare a migliorare la persona.. La punizione non può essere solo un mezzo per placare la nostra sete giustizialista (che è pur giusta, se non viene estremizzata)
Trattandosi di scuola pubblica, credo che il Comune assieme all’apparato scolastico debba prendere in primis provvedimenti urgenti per sistemare le porte in causa e varie ed eventuali altre situazioni disagevoli; in secondo luogo, ritengo che la Scuola debba prendere in seria considerazione l’idea di un progetto ad ampio respiro che ponga al centro l’idea di EDUCAZIONE (civica, sociale, chiamatela come vi pare..)
Voglio chiudere questo pesante sermone con una considerazione: qualsiasi decisione e azione verrà presa dalla scuola o dal comune, è determinante il fatto che vengano coinvolte le FAMIGLIE, ovvero il primo luogo in cui i bambini-futuri adulti ricevono l’educazione e il “come stare al mondo”.
Egregio sig. Filippo,
con buona pace del suo indignarsi verso il “moralismo e giustizialismo” degli italiani:
proprio ieri sera, si parlava con amici degli scapaccioni che prendevamo da piccoli, e di come, stranamente, siamo cresciuti senza bisogno di sfondare le porte dei bagni a scuola, o di allagare le aule come successo in passato..
Concordo con Lei sul fatto di coinvolgere le famiglie: sempre più spesso succede che abbiano più bisogno di educazione certi genitori, che non i loro figli.
ciao
mi chiedo come è possibile devastare una scuola durante l’ orario di lezione.
non c’ è peggior sordo di chi non vuol sentire
cari docenti e personale pagato per insegnare e prendersi cura dei fanciulli
Filippo, a me pare che il commento più moralista e più giustizialista sia stato proprio il suo, anche perché lo ha definito lei stesso sermone!
Ha ragione Robertone: evidentemente questi ragazzetti qualche scapaccione dato al momento opportuno non lo devono avere MAI ricevuto! Concordo poi sul fatto di coinvolgere le famiglie nei processi formativo-educativi, visto che certuni genitori avrebbero bisogno pure loro di una raddrizzata come i loro pargoli! E’ indubbio che se un ragazzino percepisce la famiglia lontana, distante da sé soprattutto per motivi lavorativi, inizi poi a sviluppare un processo mentale che lo porta a pensare di poter fare tutto che gli passa per la testa.
Bravissimo questo era il messaggio che doveva scatenare la mia fotografia, ebbene sì, sono io “l’internauta” (scelta del nome a dir poco orribile)Budriese.
Volevo ringraziare tutti per l’interessamento mostrato alla pubblicazione della mia foto, prima su FB e poi su questo giornale.
Il mio messaggio voleva solo essere quello di far intervenire qualcuno per la riparazione immediata delle porte, non è civile avere dei bagni in queste condizioni.
Questo non toglie che la scuola abbia delle aule attrezzate e decorose.
Volevo anche sottolineare che la stragrande maggioranza degli studenti non sono vandali.
I vandali sono pochi e ben noti, quindi non si parli sempre in generale.
La realtà è che per colpa di pochi, tutti gli altri debbano andare in bagno con l’oblò.
Questo purtroppo non succede solo nella scuola…ma questa è un’altra storia.
Cordiali saluti