“Questa scuola media non e’ il Bronx”. Intervista alla preside Patrizia Parma

25 gennaio, 2013

Un bagno con le porte sfondate alle medie Quirico Filopanti di Budrio ha scatenato in questi giorni fior di polemiche sul web. La preside Patrizia Parma ha deciso così di aprire le porte a Budrio Next, per spiegare cosa è successo e raccontare una scuola molto diversa, fatta di decoro, cura e sostegno agli studenti. Questa è l’intervista che abbiamo realizzato.

Preside Parma, cosa è successo alle porte dei bagni della scuola?
Purtroppo ci sono ragazzi decisamente vivaci che si divertono sbattendo le maniglie della porta contro le altre porte e così facendo creano buchi poi facili da allargare visto che il materiale è di cartone.
In questo modo riescono a sfondarle: senza prenderle a pugni e senza usare arnesi o strumenti. Sembra strano da capire, ma è così. La foto che gira in rete mostra le porte dei bagni del piano superiore, che sono state cambiate almeno otto anni fa.

E quando sono state sfondate?
Nel tempo gli studenti hanno creato questi “buchi”, che abbiamo spesso rattoppato con adesivi per garantire la privacy degli studenti. Ma sempre più spesso venivano poi staccate anche le protezioni, e il problema non si è risolto.

Avete fatto presente al Comune la situazione?
Sì, perchè è il Comune che per legge deve provvedere alla manutenzione. Alcuni anni fa abbiamo chiesto la sostituzione delle porte, ma il Comune aveva altre priorità sulla scuola: due anni fa, per esempio, la prima necessità era quella di cambiare le porte delle aule con strutture antincendio e il Comune si è adoperato in poco tempo per mettere a disposizione i fondi per realizzarle. Prima di tutto occorre garantire la sicurezza degli studenti.

Ci sono altri bagni messi in queste condizioni?
No, nessun altro bagno presenta porte sfondate. C’era quello del piano terra che presentava lo stesso problema, ma in questo caso nel 2011 il Comune ha sostituito le porte.

Come mai in quel caso il Comune si è adoperato per provvedere alla sostituzione?
Il piano terra è frequentato dai bambini del pre e post scuola delle elementari. Probabilmente questo fattore ha dato luogo a una urgenza, visto che i bagni vengono utilizzati da bambini piccoli.

Non riuscite a controllare i ragazzi?
I bidelli sono addetti alla sorveglianza. Ma molto spesso ne abbiamo solo un per piano e diventa difficile seguire tutte le situazioni.

Riuscite a scoprire i colpevoli di queste deturpazioni?
Sì, anni fa fu danneggiata una porta della palestra e i genitori dei ragazzi colpevoli furono chiamati a risarcire il danno. Poi ricordo quando trovammo delle scritte sulle piastrelle del bagno delle ragazze: in quel frangente tutta la classe come punizione fu incaricata di ripulirle.

Altre punizioni?
Nei casi più gravi arriviamo alla sospensione. Quest’anno non ne abbiamo ancora comminata alcuna: rispetto agli anni scorsi non ci sono ragazzi troppo vivaci, al massimo qualche brutta risposta agli insegnanti. Quando però siamo arrivati a sospendere studenti abbiamo adottato un nuovo metodo di punizione: in accordo con i genitori e con il consiglio di classe portiamo il “sospeso” presso il Centro Sottosopra, dove collabora la bravissima pedagogista Francesca Sanna, che prevede per lo studente l’accompagnamento di adulti disabili, un interessante percorso formativo.

Come si comportano i ragazzi di questa generazione? Ci sono episodi di discriminazione, razzismo, omofobia?
No, niente di tutto questo: gli italiani si trovano bene con ragazzi di diversa etnia o religione. Questo perchè insieme a loro hanno già frequentato elementari e materna. Risse non ce ne sono mai state.

Preside Parma, dica la verità, le hanno dato fastidio le polemiche di questi giorni…
Senza dubbio sono rimasta male da commenti postati su Facebook e su Budrio Next. Il decoro della scuola non può essere giudicato unicamente dalla porta dei bagni. Questa scuola non è il Bronx: ci sono tante cose belle che la gente con conosce o non sa…

Parliamone allora…
Grazie a finanziamenti siamo riusciti a ottenere 30 lavagne interattive, nessuna scuola nel circondario ne ha così tante. Abbiamo un’aula magna nuova e funzionale, che ospita proiezioni e conferenze e grazie al contributo di sponsor del territorio siamo riusciti a realizzare un laboratorio di arte che è un fiore all’occhiello della scuola. Grazie al contributo economico dei genitori abbiamo acquistato un sistema di allarme che permette di evitare le intrusioni notturne di studenti. Curiamo la scuola come se fosse casa nostra anche nelle piccole cose: nelle classi stiamo installando fascette al muro per evitare che il contatto continuo con i banchi li rovini, inoltre abbiamo colorato le aule di diversi colori per togliere il grigio che caratterizzava la scuola. Lo faccio io insieme ai collaboratori, bidelli e insegnanti della scuola, tutti professionisti che fanno bene il loro lavoro.

In effetti la scuola presenta aule molto belle. Ecco la galleria fotografica che abbiamo realizzato:

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14 Commenti


  1. “Purtroppo ci sono ragazzi decisamente vivaci che si divertono sbattendo le maniglie della porta contro le altre porte e così facendo creano buchi poi facili da allargare visto che il materiale è di cartone.”…

    Ma non offenda la nostra intelligenza Preside!!!

  2. Cara Silvia,non voglio erigermi a difensore dell’operato e tanto meno delle dichiarazioni della preside Patrizia Parma, ma trovo quantomeno “spocchioso”stigmatizzare una frase dell’intervista, in cui compare l’aggettivo vivace.Preferivi:”Purtroppo ci sono ragazzi CRIMINALI o VANDALI CHE SEMINANO TERRORE che si divertono sbattendo………….”?
    Riconoscendo purtuttavia la serietà del problema,Ti ricordo che a volte le parole, sono più taglienti di un bisturi.
    Con Stima

  3. Poiché è stato citato nell’articolo, a questo punto mi sento in diritto e in dovere di raccontare la storia dei muri imbrattati con scritte nel bagno delle ragazze, poichè mia figlia ne fu coinvolta.
    la direzione dopo indagini (?) individua la colpevole. Le sue compagne, ben sapendo che non era l’UNICA colpevole, anche se sollecitate non solo si rifiutano di denunciarla ma, per solidarietà, si autodenunciano tutte e, di conseguenza, tutti noi genitori siamo chiamati a scuola.
    Conclusione della direzione: i colpevoli sono stati individuati ESCLUSIVAMENTE nella classe X. ESCLUSIVAMENTE per il semplice fatto che loro sono state le uniche a dire ‘siamo colpevoli’: trovato un colpevole, chiusa la partita. I vari ‘ricorsi’ delle alunne per far notare che molte delle firme sui muri non appartenevano a quella classe sono stati completamente ignorati.
    Proponiamo NOI GENITORI che le ragazze puliscano: è ovvio che il muro non tornerà candido ma durante le ore di “sguramento” si può anche riflettere. Preso atto di alcune cose, chiediamo che questo provvedimento sia esteso a tutte le ragazze di quel piano, non solo ad una classe per monito alle altre.
    Qualche tempo dopo, durante l’orario scolastico (c’era comunque qualcosa in atto, uno sciopero, una assemblea, non ricordo … ricordo solo che c’erano, quel giorno, pochi studenti e pochi prof.) vennero chiamate le ragazze della ns classe, dotate di attrezzi adeguati ed invitate a pulire. Quel giorno erano solo in 4-5 e hanno pagato per tutte. Nessuna altra classe è stata coinvolta ma non solo: le 4-5 che hanno pulito sono state anche oggetto di ‘burle’ da parte degli studenti delle altre classi.
    Per mia figlia a suo dire estranea ai fatti ma totalmente solidale con la compagna accusata, è stata comunque un’ottima lezione di vita. Ha avuto modo di capire cos’è l’ingiustizia, il potere e la prepotenza ma anche la solidarietà e il valore dell’amicizia. Per contro, gli ‘impuniti’ e coloro che l’hanno fatta franca ne erano esageratamente orgogliosi e questo mi pare molto pericoloso.
    Per trasparenza riporto che in seguito vi furono altri episodi ma la proposta di alcuni genitori di imporre ai ragazzi “lavori socialmente utili” dopo l’orario di scuola (pulire le aule, spazzare, pulire bagni e pavimenti) non è mai stata seriamente presa in considerazione: primo poiché la scuola non ha la possibilità di imporre una cosa simile, secondo poiché molti genitori, certi dell’innocenza del proprio figlio, non erano d’accordo.
    Personalmente vi posso assicurare che, la possibilità di dover passare ore a pulire, aveva fatto ‘colpo’ sui ragazzi e se avesse avuto seguito, un SERIO e CONTINUATIVO seguito, probabilmente qualcosa sarebbe cambiato.
    Saluti

    • Gent.ma Viviana, come dimostra la vostra esperienza, i modi per cercare di risolvere questi problemi esistono. Come dice anche Lei, basterebbe un po’ di oculatezza (per non lasciare impuniti i soliti noti) e soprattutto di perseveranza… intervenire una volta ogni tanto e magari anche in maniera poco equa può avere un effetto contrario a quello desiderato.
      Saluti

  4. Beppe, dissento profondamente dalla tua critica nei confronti di Silvia. Silvia ha ragione: questa preside offende la nostra intelligenza. I ragazzetti che hanno combinato quei disastri sono veri e propri CRIMINALI e VANDALI coi denti da latte. E’ logico che la preside difenda colle unghie e con i denti il suo “gioiellino” e abbia negato che siano avvenuti episodi di discriminazione o semplici risse tra studenti. E’ la tattica che usano i politici, figurarsi se non la usa anche la preside di una scuola media. Chi cerca di minimizzare simili situazioni ha sempre qualcosa da nascondere e di cui vergognarsi.

    • Gentilissimo Max, ma cosa dovrebbe nascondere o di cosa dovrebbe vergognarsi? Io ritengo che in qualsiasi comunità ci siano elementi che creano disturbo o dimostrano maleducazione ma questo non significa che occorre enfatizzare la cosa, ma bensì minimizzala. Non capisco perché 3 porte rotte(peraltro non di grandissima qualità, a vedere le foto) destano tanto clamore, mentre tutte le altre aule sono colorate e tecnologicamente avanzate. Nel panorama scolastico che io conosco, non sono tante le scuole che possono vantarsi di questo.

  5. Dunque, se la cosa risale ad otto anni fa, mi sorge doverosa una domanda: a che pro l’internauta budriese va a postare oggi questa cosa?

  6. Non entro nel merito del discorso “buchi nelle porte”, anche se non trovo assolutamente inverosimile la spiegazione fornita dalla Preside Parma. Sono uscita dalle Medie di Budrio all’incirca 6 anni e mezzo fa e posso assicurare che guardando la foto gallery non sono riuscita a ricollegare le nuove aule a quelle dove ho studiato io. Per me è stato un grandissimo piacere vedere una scuola così nuova e colorata, in cui io, anche quando era un po’ più grigia e rovinata, ho avuto un’ottima preparazione e trascorso un bel periodo nonostante qualche buco già allora presente nella porta e la piena fase adolescenziale, mia e dei compagni che mi circondavano, sicuramente molto difficile da gestire.

    Quindi, con stima, Irene

  7. Vorrei far notare che ci enormi buchi sia al di sopra che al di sotto delle maniglie: si guardino bene le foto!
    Vorrei poi sapere se certi ragazzi hanno la stessa “vivacità” nelle loro case.
    Le modernissime lavagne sono certamente un vanto per la scuola, questo però non giustifica l’idecorosità dei bagni.

  8. Giacomo Lamberti

    Mi chiedo perchè il Comune tramite il suo uffico stampa faccia dichiarazioni in netto contrasto con quanto asserito dalla Dirigente. Infatti secondo il comune “E’ una situazione a noi tristemente nota, soprattutto pensando che le porte erano state completamente sostituite nell’estate dell’anno 2011, durante la chiusura estiva della scuola, e che poco dopo l’installazione sono state ridotte nelle condizioni che vediamo nella foto.”
    Si veda (http://www.budrionext.it/?p=5993).

    Possiamo sapere quando queste porte sono state danneggiate?

    In quell’occasione, è stata fatta una ricerca per cercare di stabilire gli autori ?

    In quell’occasione, è stata fatta segnalazione al comune?

    In base a cosa il comune ritiene siano state danneggiate le porte al piano terra appena dopo la loro sostituzione nel 2011 ?

    Credo che qualcuno dovrebbe chiarire ai cittadini come stanno le cose.

  9. Gabriele Carlotti

    Non è facile per una preside aver a che fare con tanti adolescenti, e non è facile far rispettare sempre le regole, soprattutto quando certi ragazzi hanno “carta bianca” da parte dei genitori a volte troppo assenti.

    Sicuramente la preside Parma ha però ampi margini di miglioramento alla voce “comunicazione”:
    non si riesce proprio a capire come sia possibile che un gruppo di genitori le scrivono, facendo domande pertinenti la scuola frequentata dai figli, e ci si permetta di non rispondere.
    Com’ è possibile che si debba arrivare a pubblicare su Budrionext per avere attenzione, considerando che una risposta, anche di 2 righe, è alla base di quella convivenza civile che si vuole insegnare ai propri ragazzi?
    Senza contare che prima che un obbligo di legge, rispondere ai genitori è una parte importante del proprio lavoro.

  10. ….oltre che un obbligo di legge, rispondere ai genitori è una parte importante del proprio lavoro, ……..ed è una norma basilare della buona educazione.

  11. Ho frequentato la scuola media di Budrio ben 27 anni fa, chiedo scusa anticipatamente a tutti per quello che sto per dire, ricordo perfettamente che già in quegli anni succedevano episodi analoghi, porte e finestre danneggiate, muri imbrattati ( hai tempi usavano le uova!!!!) ragazzi e ragazze richiamati in direzione fioccavano sospensioni, venivano avvisate le famiglie molte delle quali negavano l’evidenza molte dispiaciute accettavano a malincuore di sapere che proprio quel figlio ben educato avesse potuto compiere gesti simili eppure sono realtà che esistevano ed esistono tutt’oggi. Mi dispiace criticare chi prima di me ha già lasciato un commento ma parliamo di niente o di tutto come preferite…e’ la società ad essere sbagliato non la preside in questione n’è tantomeno i ragazzi; non concentrate la vostra attenzione su quello che dice uno o l’altro impegnatevi nel capire il perché i ragazzi arrivano a commettere simili “stupidaggini”, come possiamo aiutare loro, le loro famiglie e la scuola ad educare, assistere e sostenere questi da alcuni definiti vandali perdonatemi davvero ma dovreste lavarvi la bocca vandali!!!! E mi perdoni chi ha paragonato la nostra preside ai politici che razza di paragone stiamo facendo vogliamo giusto dare aria alla bocca, cosa può fare una sola persona che spesso non nutre neppure della stima e del sostegno delle stesse famiglie chiamate in causa????riflettete sui vostri commenti, rimboccatevi le maniche e non perdete tempo siate i primi a schierarvi a favore delle istituzioni scolastiche che hanno accolto voi, i vostri figli ed i vostri nipoti.

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