di Ezio Roi
I politologi considerano “il caso Budrio” emblematico per comprendere il successo del M5S a livello nazionale. Approfitto di questa fama per cercare di parlare di politica seria proprio da Budrio, mentre infuria una confusione nazionale in cui tutti parlano di tutto ad eccezione dei gravi problemi irrisolti nel nostro Paese. Penso che una visita ad Atene, culla dell’antica democrazia ed oggi terreno di sconfitta dei diritti dei cittadini più deboli e della stupidità dei paesi europei più forti, metterebbe d’accordo in fretta tutti coloro che amano veramente questo Paese.
Gira in rete il discorso pronunciato da Hitler, durante la campagna elettorale in Germania del 1932, che contiene alcune affermazioni molto simili a quelle pronunciate da Grillo prima e dopo le recenti elezioni politiche. L’accostamento non è sacrilego. Deve solo servire, secondo chi scrive, come provocazione per una seria riflessione. Ne ho già scritto in rete sulla mia pagina FB. Ritengo, oggi, dopo aver riflettuto ed essermi molto preoccupato, che sia necessario un confronto con le opinioni di altri cittadini per valutare la fondatezza dei miei timori.
Torno sull’argomento, perchè capisco che la necessaria sintesi che si deve usare in rete non consente un ragionamento complesso, come sarebbe giusto fare, sulle forme della democrazia e sulle soluzioni alle deformazioni che la rendono incapace al governo di un grande paese. Credo però che la personalizzazione del potere e la convinzione che le deformazioni della democrazia si possano rimuovere con le intuizioni dell’ uomo della provvidenza siano molto pericolose e portino quasi sempre a regimi autoritari e dittatoriali.
Udendo certe espressioni usate da Grillo, anche dopo i recenti successi elettorali, e notando un certo suo convincimento che il bene ed il giusto siano solo da una parte, che tutti i partiti siano inutili -nel migliore dei casi- e delle associazioni per delinquere –nei casi estremi – ho provato la sensazione sgradevole di rileggere una storia già vista e finita spesso in una tragedia. Purtroppo non esiste forma di democrazia moderna che possa prescindere dal pluralismo politico e dai partiti, meglio ancora da un partito di maggioranza e da un forte partito di opposizione. Il potere diretto dei cittadini, il decisionismo assembleare senza la mediazione delle organizzazioni politiche, sono state illusioni che abbiamo coltivato nel ’68- con tanti sogni – ma sono – appunto – illusioni.
Ecco perché ho citato Hitler, come per suonare una sirena (non un campanello) di allarme. Passata la fase propagandistica, il M5S deve usare la forza politica che ha per risolvere i problemi del paese. Lo può fare, lo deve fare. Continuare a fare propaganda non serve a nulla e rischia di stravolgere gli ottimi risultati ottenuti. Non lo può fare da solo, dunque deve trovare delle soluzioni condivise. Questo non significa allearsi alla malapolitica ma usare la politica per fare cose giuste e necessarie che gli italiani si attendono. Molti nostri concittadini sono esasperati dalle chiacchiere e vogliono vedere al lavoro politici bravi, onesti e concreti. Molti ancora temono che si precipiti in una situazione di ingovernabilità che peggiorerebbe grandemente le cose.
Ho riletto il programma del M5S, per sicurezza della memoria, e non ho trovato alcun cenno ad una soluzione finale con la distruzione dei partiti e la formazione di una repubblica popolare.
Io ho votato per quel programma, alle recenti elezioni politiche, programma che ho tratto dal blog di Grillo. Lo condivido quasi totalmente.
Se ce n’è un altro, che non conosco, chiedo a qualche amico del M5S di farmelo sapere.
Parliamo però di questo programma per favore, di quello che tutti conosciamo! Parliamo della sua attuazione. I nuovi deputati e senatori del M5S si preoccupino delle prospettive concrete di soluzione ai problemi, senza timore di essere confusi con gli altri!
Gli italiani non sono stupidi e capiranno benissimo la natura delle convergenze e delle alleanze sui programmi, non sulle ideologie, ripeto, ma sui programmi! Lasciamo stare il referendum sull’euro, almeno per ora. Serve solo ad aumentare la confusione.
Lasciamo anche in pace la Costituzione della Repubblica. E’ molto più illuminata e saggia di troppi che ne parlano male a seconda dei loro bisogni temporanei.
Ezio Roi
Il programma del M5S è la versione spontaneistica di un progetto elaborato dalla Fondazione Futuro e Libertà, che prevedeva la formazione di un’assemblea costituente composta di 100 rappresentanti “inediti”, eletti su base proporzionale e in carica per due anni, non rieleggibili nel nuovo parlamento. L’assemblea costituente, parallela al vecchio parlamento che nel frattempo avrebbe continuato a funzionare, avrebbe avuto il compito di ricostruire e riformare l’architettura istituzionale dello stato italiano, nel rispetto dei principi fondamentali della nostra attuale costituzione. Il nuovo assetto, a conclusione dei lavori della costituente, sarebbe stato sottoposto a referendum popolare e, se approvato, avrebbe comportato lo scioglimento del vecchio parlamento e nuove elezioni. Ma i partiti si sono ben guardati dal prendere in considerazione il progetto di costituente di Futuro e Libertà. Che tale progetto rispondesse a esigenze profondamente sentite dal popolo, lo dimostra il successo che Grillo ha riscosso riproponendolo in modo informale. La coincidenza tra progetto di Futuro e Libertà e programma di Grillo è inconscia, fortuita, ma non casuale: si potrebbe dire che risponde perfettamente alla logica delle cose. Ovviamente la strada di Grillo è più accidentata della prima, presenta maggiori incognite, compreso il rischio di fallimento: il sistema riuscirà ad assorbirlo, vanificandone lo sforzo di rifondazione democratica delle nostre istituzioni?? Fino a questo momento sappiamo che il M5S è democratico nei mezzi e nei fini. Non sappiamo se il risultato sarà un successo sul piano etico e politico.
Claudio Tugnoli
Mi sa che a Grillo interessa più il Costarica che l’Italia
Tra insinuare e dimostrare… c’è di mezzo il mare. Purtroppo disinformazione, mala fede, dietrologia e disfattismo vanno per lo più insieme, giustificando e blandendo così quel conservatorismo sterile e reazionario che finora ha creato una frattura insanabile tra società reale e classe politica, in un Paese senza una programmazione economica seria e s-governato a corrente alternata in un clima di costante e patologico appello all’emergenza. Forse la Ragione e la Storia suggeriscono di cambiare rotta, anzi, di imboccarne finalmente una.
qualcuno chiede fiducia perchè l’ordinamento italiano esige una maggioranza parlamentare per governare(e relativo numero di riferimento)….bisognerebbe chiedersi perchè mai si cita questo ostacolo (dato da regolamenti)e si continua a vaneggiare di cose improbabili….credo che anche se in buona fede si faccia disinformazione….
il governo di minoranza lo conosco benissimo ma fu una eccezione bella e buona….peraltro in periodo politico decisamente meno incasinato(sopratutto a livello economico e sociale)di oggi…credo comunque che con la rigidità del MS5(spesso incomprensibile)non si vada da nessuna parte….Lei ovviamente è libero di credere ciò che vuole…ai posteri l’ardua sentenza…anche sulla disinformazione o meno
Gentile dott. Capponi,
riporto le parole di Hitler, che ho tratto dal testo ascoltato in tedesco con traduzione in inglese. E’ uno stralcio del discorso. E’ chiaro che Grillo non é un Hitler redivivo(e meno male!). La provocazione mi è servita per dimostrare il peso enorme delle parole. L’antico detto “Ne uccide più la lingua della spada” non é poi tanto sbagliato:
“Chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati… sono loro i responsabili!
Io vengo confuso… oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro!
Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento… mi hanno proposto un’alleanza. Così ragionano!
Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico… noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta.
È un movimento che non può essere fermato… non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta… noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo…” A. Hitler – Discorsi del 1932.
Ho voluto provocare un dibattito, magari forte, ma sulle cose da fare, anche quelle più sgradite, per uscire da una situazione molto difficile e complessa.
Il problema molto serio é che la nostra Costituzione non consente la vita ad un governo che non abbia la fiducia di entrambe le Camere.Art. 94 Costituzione.
Come fare per realizzare il programma del M5S senza fare inciuci e però condiviso da altre forze politiche. Io una mia idea ce l’ho.
Cordialmente. ER
Sarei molto curioso di conoscerla la sua idea dott. Ezio. Perchè che i partiti possano condividere una cosa che a loro va molto molto stretta come l’abolizione del rimborso elettorale mi è a dir poco incredibile. Anche stasera abbiam sentito le parole di Bersani “Parliamone…” = diciamo che possiamo rinunciare a qualcosa ma a tutto no! 🙂
Si, ci sono dei caratteri in comune tra Grillo ed Hitler. Ci sono delle assonanze. Non si può però non tener presente che Grillo non si è fatto eleggere e che i Senatori e Deputati M5S, quando sentissero il loro guru “sbarellare”, credo che non avrebbero problemi a fermarsi/dimettersi. Inoltre, l’informazione che c’è oggi negli anni 30 non c’era.
La questione della fiducia infine, trovo sia “strana”. Già concettualmente non mi suona bene… Poi, se uno schieramento ottenesse dal voto la maggioranza assoluta in entrambe le camere, la fiducia se la da da solo. E’ maggioranza vero? Diventa una cosa autoreferenziale… non ne afferro il senso…
mi meraviglia che Lei non sappia che il sig.Grillo ha già detto no a fiducia e NO ad astensioni(sorta di bizantinismo per dare fiducia mascherata…quanto di + lontano parrebbe peraltro dalla filosofia grillina).
Gentili Dott.Capponi e Sig. Garbuio, molto semplicemente e per impedire che l’Italia torni indietro di vent’anni, credo che il M5S possa ottenere la condivisione di un programma serio, per la realizzazione di tutte le riforme che sono indispensabili, di breve e medio periodo,senza partecipare direttamente alla formazione del governo, ma garantendo in parlamento la fiducia, alla prima presentazione sugli accordi presi e, a quelle successive, solo dopo un controllo puntuale sulla realizzazione delle riforme condivise, nei tempi e nei contenuti concordati.
Controllerebbe così dal Parlamento la qualità del lavoro del governo senza responsabilità di governo.
Il potere che ha oggi il M5S è enorme, molto superiore al consenso. Se lo userà per fare le riforme, opererà per il bene di tutti e della Repubblica ed avrà un successo importante nel futuro del Paese. Se lo userà solo per distruggere gli odiati partiti, c’é il rischio serio di tornare presto a nuove elezioni ed il rischio ancora più serio di ritrovarci la destra a governare di nuovo il Paese.Con l’aggravante dei problemi enormi irrisolti, anzi peggiorati.
Per favore esaminate attentamente quello che sta’ succedendo in Grecia. (anche quello che sta succedendo in Ungheria)
Noi non siamo immuni da esperienze terribili, attenzione!
Infine,ripeto, quella di Hitler é una provocazione ma non esiste, che io sappia, limite al peggio, purtroppo!
Non sono spiccatamente di parte e rispetto le idee altrui pur criticandole, quando non combaciano con le mie.Ora mi chiedo e chiedo a Voi, perchè chi ha votato M5S dovrebbe ritrovare il proprio voto nelle mani di Bersani, Berlusconi o Monti?Se lo voleva fare c’era una maniera più semplice senza allungare il tragitto del proprio voto.Questi signori di cui sopra che ora chiedono a Grillo un gesto di responsabilità, sono coloro che, quali mandanti e mandatari, hanno contribuito a spingere la barca Italia sulle secche dell’ingovernabilità, aumentando le tasse a chi le pagava già badando solo alle loro capienti tasche e alla salvezza di Banche prolisse distributrici di titoli tossici, decapitando l’impresa (piccola, media,e grande)e di conseguenza il lavoro, unica risorsa per un’ipotetica ripresa economica.Si vada in parlamento e si trovi la convergenza voto dopo voto, sulle leggi urgenti di cui gli Italiani necessitano e con esse considerazione di chi è caduto nell’indigenza, perchè privato del lavoro.
@ dott. Ezio – La ringrazio per la sua esposizione. Devo documentarmi bene su quel che sta succedendo in Grecia ed Ungheria. Poi probabilmente avrò un quadro valido come il suo, anche se il mio acume è ben … più piccolo! 🙂
Certo M5S è in posizione di forte responsabilità. Ma anche ciò che dice il sig. Beppe è estremamente valido. Io poi ho già scritto – e lo penso tuttora – che i partiti (ideologie quando presenti) sono uno dei nostri mali più grossi e che dovrebbero regnare onestà, buonsenso e lungimiranza… cose che non sono ne di destra ne di sinistra… comunque non rivoglio il Bel Paese ne nelle mani della destra ne della sinistra. E per fortuna non c’è un centro perchè non vorrei nemmeno quello.
Marco non si sottovaluti. Penso che i partiti non siano il male assoluto ma delle associazioni di uomini e donne che funzionano bene o male a seconda dei timonieri e dell’equipaggio. Se il M5S vuol cambiare la politica deve avere la pazienza di cambiare le regole della politica che ne hanno favorito la corruzione.
Da solo non ce la può fare. Ora sta avendo veramente un enorme potere di orientare il cambiamento. Per me sarebbe un errore altrettanto enorme non saperlo gestire.
Sui modi possiamo discutere ma senza dogmi e senza anatemi. Questo è il mio pensiero.
Gent. dott. Ezio, sulla Grecia ho trovato di prima botta questo: http://www.linkiesta.it/grecia-austerity e … mi è bastato. Non ne guardo molti, ma non mi pare che i vari TG ne diano informazione. E questo è grave.
Ho letto anche qualche commento. Tra chi tira da una parte e chi dall’altra credo che chiunque possa arrivare a ciò che già più volte è stato detto anche in passato: l’Europa unita così non può andare.
Sinceramente però, e non pongo il mio pensiero anti-partitico come dogma od anatema ma quale semplice risultante di almeno 30-40 anni di sfaceli, se sugli scranni del Parlamento non arrivano persone normali come lo sono quelli di M5S faccio una gran fatica ad accettarne ancora l’esistenza.
Tralasciando l’urlato di Grillo, mi sembra che per ora tutto stia andando per il meglio. Mi vien da dire che tutti gli “attori” stiano recitando la loro parte bene per il bene degli Italiani. Sicuramente qualcosa di nuovo: nessun accordo tra nessuno alla vigilia del primo passo. Non sembra Italia, vero? Speriamo sia davvero una nuova Italia. Certo è una partita che si gioca in equilibrio su una fune…
Gentile Sig. Marco, intanto speriamo che la fune non si spezzi. A mio avviso bisogna combattere le degenerazioni del sistema, non il pluralismo politico e le associazioni che lo rappresentano. Occorre favorire una mutazione del personale politico che passa attraverso regole -e controllo severo delle stesse- che non consentano la formazione di oligarchie e rendite di posizione. Mi perdoni il linguaggio un po’ antiquato. In politica, come in diplomazia internazionale, non ci devono essere soluzioni radicali del genere tagliamo la testa a tutti.Chi le ha applicate, magari in nome della libertà e della giustizia, ha appunto compiuto delle stragi.
E’ vero, in Parlamento si respira profumo di primavera. Proprio per questo sarebbe una esperienza insopportabile trasformare i fiori in “digestato da biomasse”, cioè in rifiuto maleodorante da falsa energia rinnovabile. (La lingua batte dove il dente duole.)
Speriamo che gli dei ci ascoltino.
D’accordissimo con lei dott. Ezio. Su tutto. Non ho mai scritto che in Parlamento abbiamo da accedere solo persone con le stesse idee. Per carità. Auspico, desidererei che chi si propone per la guida del Paese, lo facesse per l’interesse comune – ben anche con idee diverse – e non di pochi o per il proprio.
La mutazione del personale politico è qualcosa che i partiti non vogliono. Lo volessero veramente si sarebbero rivoltati come dei calzini da soli, perchè andando per strada e chiedendo c’è il mondo che chiede di non rivedere solo e sempre gli stessi. Di fatto però gli attori principali sono ancora sempre gli stessi. Anche stamane, sentendo “Prima pagina” di Radio3, mi chiedevo: “Ma il PDL, possibile che non riesca ad esprimere un pool di persone non perseguibili/attaccabili così da chiudere tutto ‘sto bailame ed aprire un nuovo capitolo sicuramente più costruttivo?” … insomma, io con il mio poco buonsenso, l’avrei fatto già 20 anni fa.
L’assenza dei controlli nel ns paese è una cosa che ho notato già 30 anni fa quando iniziai la mia vita lavorativa proprio su ciò: qualità.
Mi associo alla sua speranza.
Sfrutto l’argomento per citarvi due approfondimenti, importanti, sulla materia, entrambi pubblicati su “Il fatto quotidiano”.
Ieri a pag. 22 di Marco Vitale “M5S. Questo programma non basta. Ci vuole di più”.
Oggi a pag. 16 l’intervista di Luis Sepùlveda.
I lettori mi scuseranno se insisto. I problemi politici ed economici del nostro Paese sono molto gravi. Non se viene fuori con slogans o con utopie. Se ne discuta seriamente ed approfonditamente. Tutti.
Non è questione di quattro gatti. E’ questione di sopravvivenza di una Repubblica democratica e costituzionale. Di diritti fondamentali dei cittadini.
Mah… dott. Ezio, Marco Vitale nella sua disanima del programma M5S fa una critica in assoluto che sicuramente è condivisibile ma che non è coerente con quello che, con un minimo di onestà intellettuale, ci si poteva aspettare come responso dalle urne. Voglio dire: se sono una forza che aspira a, e realisticamente può, vincere le elezioni e quindi governare il Paese allora il mio programma deve essere completo o quasi. Io credo che per M5S si sia andati di gran lunga oltre le aspettative, soprattutto rispetto alla data in cui il programma è stato preparato. Questa mia considerazione non vuole essere troppo una scusante quanto una considerazione da tenere presente.
In ultimo, mi piacerebbe sapere se Marco Vitale ha trovato più validi i programmi dei partiti, perchè è tra questi che noi elettori s’aveva da scegliere.
Non sono riuscito a trovare in rete l’intervista a Sepùlveda. Se qualcuno ne ha il link e lo posta gliene sarò grato.
C’è ancora un’interpretazione che a mio avviso deve essere tenuta in considerazione sulla presunta incompletezza del programma di M5S: questo è ciò che vogliamo cambiare, per il resto ci va bene ciò che c’è già (implicito non esplicitato).
Forse!
Gentili Sigg. Antonio e Marco, non l’ho detto, ma penso concorderemo su di un punto: i veri amici sono quelli che fanno critiche -anche dure- ma costruttive. Degli altri dubito (della loro vera amicizia, voglio dire).
Vale sempre l’antico adagio: “Amicus Plato sed magis amica veritas”.
Spero che la proposta di Sepùlveda venga presa molto sul serio, con discussione punto per punto, con franchezza.
EEEEEeee.. dott. Ezio! Cosa non mi va a toccare!! 🙂 … ni! So! … sono molto sensibile su quest’argomento. L’amicizia ha molte sfaccettature.
Guardi, chi mi critica, anche pesantemente, ma costruttivamente ha la mia stima in quanto mi permette di crescere. Poi, diventa una persona speciale (un Amico?) se costui dopo avermi crocefisso mi schioda e mi da una mano a curarmi le ferite. Allora si.
Tremenda, ma reale, anche la constatazione di Antonio.
Nessuno all’interno del M5S vuole la fine dei partiti intesi come associazioni di persone con idee e programmi per attuarle…anzi.
Vi ricorderete che addirittura Grillo si candidò alle primarie del Pd di qualche anno fa, ottenendo un democratico: “Tu non puoi!”
Siamo invece contrari ad accettare quello che sono oggi diventati molti partiti, ovvero organi di spartizione di potere e di poltrone. E’ imbarazzante sentire i politici parlare in Tv e propinare rimedi ai disastri causati, sentirli dire che sono vicini a chi soffre, ma nessuno ha il coraggio di tagliarsi gli stipendi, se non a parole.
E non pensate che questa politica sia tanto distante da noi…
Anche nella nostra piccola Budrio c’è il giusto premio a chi si comporta bene.
Come non notare che l’ex assessore alle attività produttive Paola Cocchi è stata eletta nel maggio dello scorso anno come consigliere, ma un minuto dopo ha dato le dimissioni, per poi trovarla nel CdA di Service Cento e come nominata dal Sindaco nell’associazione Orizzonti di Pianura?
Oppure come non notare la carriera di Elis Dall’Olio, che da coordinatore Pd a Osteria Grande è divenuto Amministratore unico della nostra Step, oltre ad avere un incarico nel collegio sindacale di Hera?
Per non parlare di altri ex sindaci Pd, come Luigi Castagna, che dopo aver finito il mandato a Casalecchio è entrato nel CdA di Hera.
Insomma un’intreccio politica-soldi che noi tutti abbiamo sotto gli occhi i risultati che ha prodotto.
Il programma M5S?
Il programma c’è, il fatto è che lo hanno letto in pochi http://www.beppegrillo.it/movimento/programma
E’ un programma fresco, innovativo, durissimo coi privilegi, che ha come linea di principio il riallineamento sociale.
E’ estremamente ambizioso, tanto da essere considerato quasi folle dai fini intellettuali.
In questi giorni ci sentiamo ripetere spesso che “la politica è l’arte della mediazione”; in realtà a me verrebbe da dire che l’arte della mediazione fa rima con inciucio. La politica è qualcosa di più nobile, è qualcosa che prescinde da quante poltrone hai tu e da quante presidenze ha l’altro.
La politica è l’arte di onorare le promesse fatte in campagna elettorale!
Noi ne abbiamo fatte parecchie; non chiedeteci di fare l’opposto.
Gabriele Carlotti
Per Gabriele. La tua analisi è condivisibile.
Il vero problema é la strategia da adottare per risolvere i -numerosi- problemi.
Intanto pesiamo bene le parole. Alleanza non significa inciucio. La prima è una convergenza leale tra forze politiche diverse per realizzare programmi condivisi.
L’inciucio é una deformazione grottesca e immorale dell’alleanza -anche tra forze politiche apparentemente eterogenee- al fine di conservare e spartire il potere.
C’é una enorme differenza.
Credo che l’abbiano capita bene i senatori del M5S che hanno votato per Grasso.
Nella politica è molto difficile realizzare qualcosa da soli. E’ difficile realizzare qualcosa con alleanze importanti. Occorre valutare anche le strategie da adottare per convincere le minoranze ad accettare le riforme. ( E’ molto istruttiva la storia di Allende e del Cile, che si può leggere pure su Wikipedia.)
La politica é molto, molto più complessa di quello che possiamo normalmente pensare. Anche con le migliori intenzioni si possono combinare guai irreparabili.
Mi sembra che invece Grillo -per ora almeno- non l’abbia capito. (A dire il vero io spero che faccia finta di non avere capito.)
Con amicizia, quella vera. ER
Con il senno di poi.
Dott. Ezio, sui 12 che han votato per Grasso la pensavo come Lei 2 gg fa. Oggi, pur non rinnegandomi, sono più propenso alla macchinazione vincente di Bersani (o chi per lui). Forzando l’elezione, con schede bianche, alla quarta dove s’andava al testa a testa non poteva che finire così. E i M5S al bivio (perchè di bivio si trattava, dare scheda bianca voleva dire “Mi va bene tutto” che non sempre è) han giustamente – a mio avviso – espresso una preferenza. Con i numeri in gioco comunque non poteva finire diversamente (ha un bel dire B su tutte queste cariche… mi ricorda Paperon de Paperoni quando finiva per mangiarsi la tuba per i bidoni presi 🙂 ).
Su “alleanza” e “inciucio”, in Parlamento, temo che la differenza sia veramente minima. Lei dott. Ezio ne ha esposto un profilo ottimo, ma la dentro… direi che ne abbiamo viste di tutti i colori no? Ricordo solo qualche settimana fa Maroni (ancora una volta ALLEATI del PDL) che diceva: “Se vinciamo e le cose non vanno come diciamo noi facciamo saltare Governo, Piemonte, Lombardia e Veneto!” … e sappiamo che lo farebbero 🙂 … no, secondo me M5S non deve allearsi con nessuno (cmq che non si alleano ce l’hanno nel DNA…) perchè tanto i partiti danno solo fregature. E M5S è una verginella al loro confronto, per cui ha tutto e solo da perdere da un’alleanza con il PD (od altri). E’ vero ciò che dice dott. Ezio su ciò che alleandosi si riesce a fare, ma abbiamo anche visto che poi l’alleato vuole il suo “ritorno”… tutto sommato penso sia meglio che M5S giochi dall’esterno a fare l’ago della bilancia: permettere la formazione del Governo dando la fiducia (perchè passo istituzionale – che ancora non comprendo – ma concordo con loro che dare la fiducia = fidarsi dei partiti, questi partiti, oggi è da più tonti di me) e votare poi provvedimento per provvedimento. In questo modo porta a casa sicuramente qualcosa. Quando il Governo volesse far porcate e non si ferma, gli piantano su una bella mozione di sfiducia che il PDL gli appoggia con tutto il cuore e si torna alle urne.
Sarò un sempliciotto, ma la vedo bene così.
Non so a voi, ma dopo aver sentito Bersani predicare per mesi che i problemi sono sulla situazione economica delle famiglie ed il lavoro e che il tutto è estremamente urgente, sentirlo oggi che come primi provvedimenti vuole metter su legge sul conflitto d’interesse e/o nuova legge elettorale … siamo alle solite no? c.v.d. vediamo di conservare le poltrone ed espellere definitivamente B. Le famiglie ed il lavoro poi… c’è più tempo che vita!
Post scriptum. Dopo lo spettacolo molto deprimente in streaming -come definirlo altrimenti?- di oggi 27 marzo 2013.
Purtroppo temo che al peggio non ci sia limite.
Uno dei miei maestri della facoltà di legge della Università di Bologna, citò una volta un adagio lapidario:
“Summum jus summa iniuria”. Che, dovendo tradurre, significa che non c’é nulla di più ingiusto dell’esasperata applicazione di un retto principio.
San Paolo dice: Littera occidit spiritus autem vivificat. 2 Cor. 3,6.
Vale per il diritto ma vale anche per la vita di ognuno di noi e per la politica certamente.
Mi sa che a Roma qualche ripasso di diritto
costituzionale, una lettura di San Paolo ed un poco di buon senso farebbero veramente bene.
Peccato. Forse se ne va in fumo un’occasione irripetibile. Direi anche storica. Non é la prima. Ma dispiace, molto, per la nostra Repubblica.
Dott. Ezio, non si abbatta!
Personalmente credo che chi ha guardato quella diretta in streaming abbia assistito, da parte di Bersani, ad una farsa. Non credo proprio che gli altri incontri, nel segreto della porta chiusa, siano andati così. Anche perchè se sono andati tutti così … questi incontri non servono assolutamente a nulla: le rispettive posizioni erano note anche ai sassi. Dunque, a mio avviso, mossa strategica di Bersani (o chi per lui) quella di accettare subitissimo la diretta per poi usarla per screditare M5S, e vedremo FORSE, prossimamente, come.
Un passetto dott. Ezio, e non mi pare da poco: non avremo un governo dei partiti (sembrebbe, vediamo…).
Certo non avevo la più pallida idea che si potesse arrivare a questo, ma al momento sono ancora dell’idea d’aver speso molto bene il mio voto.
Con la mia fantasia da sempliciotto m’aspetto che nel Governo che s’andrà a formare venga chiesto al M5S di partecipare: non stupisca se non accetteranno. M5S non si mischia con i partiti (spero!).
Beppe grillo ha ieri parlato di popolo che si ribellerà coi bastoni: trovo che le analogie dei discorsi di grillo con hitler ci siano. Io però visto il comportamento dei parlamentari grillini che non si assumono la responsabilità di governare e a grillo stesso farei vedere gli stessi bastoni a loro stessi. Avete Impedito un governo col Pd: zò un frac ed bot!A Crimi e Grillo per primi!
torna alla sezione di via andrea costa a prendere ordini …..