La campagna elettorale è appena finita. Ma l’incertezza del panorama politico nazionale mantiene partiti e movimenti politici in attività, in particolare sul fronte del Partito Democratico. Il mancato raggiungimento della premiership da parte di Bersani genera nuovi malumori interni, in particolare da parte di coloro che speravano in Matteo Renzi. E così, a distanza di due giorni, bersaniani e renziani si confrontano a Budrio in due incontri, con Raffaele Donini e Salvatore Vassallo.
DOMENICA, BRINDISI DEL TESSERAMENTO CON RAFFAELE DONINI
Domenica 17 marzo Raffaele Donini, segretario provinciale PD, ma anche “uomo di Bersani”, sarà alla Bocciofila di Budrio per aprire il tesseramento locale. L’appuntamento è dalle ore 11:00 alle 12:30.
MARTEDI’ I RENZIANI CON SALVATORE VASSALLO
Martedì 19 marzo, alle ore 20.45, presso la Sala S di Via Garibaldi 39 (sotto la biblioteca comunale), si terrà un incontro con Salvatore Vassallo, professore di Scienza Politica e renziano “doc” bolognese. Insieme a lui, interverrà, Gianluca Passarelli, ricercatore dell’istituto Cattaneo.
Mi scuso da principio per il fuori tema, però colgo l’occasione per rivolgere un’osservazione alla’attenzione della redazione di Budrio Next. Sarò analitico, ma cercherò di non scrivere un mattone.
Ho notato – non essendo né un ingenuo, né uno sprovveduto – che quando il nostro quotidiano online pubblica notizie riguardanti la politica, i commenti lasciati sotto ciascun articolo provengono quasi sempre dagli stessi. Non faccio i nomi poiché lo ritengo un esercizio superfluo. Il motivo che io reputo il più verosimile, perché somigliante a verità, è che questo magazine è essenzialmente specchio delle ideologie dei partiti dell’opposizione budriese, soprattutto di quella grillina. Ciò implica una contraddizione in termini quando in calce al sito si trova scritto ‘Rivista online della comunità di Budrio (Bo)’. Una qualunque comunità è formata da una pluralità di individui che non la pensano tutti allo stesso modo. Mi sembra una cosa talmente banale che mi vergogno di averla dovuta sottolineare! Per cui, non è che se qualcuno scrive qualcosa valutato come sgradito o che crei qualche attrito, bisogna tassativamente censurarlo.
Io non sono una persona, e meno male, che si piange addosso, che fa la vittima, ma quando noto che chi è addetto alla moderazione dei commenti prende di mira qualcuno che reputa inviso e fuori dal coro, questo non mi va. Non mi piace per niente. Non sarò l’unico, certo, a cui alcuni commenti non sono stati pubblicati, tuttavia ho constatato, ribadisco, una sorta di preclusione nei confronti di chi è come me apartitico. Non vorrei mai che questa piazza virtuale di noi cittadini budriesi si trasformasse come il blog di Beppe Grillo, dove i commenti considerati non graditi vengono censurati, infine eliminati senza tante storie.
E meno male che i grillini dovevano dimostrare al mondo intero di essere la nuova politica. A me, invece, ciò che si è visto a Roma la settimana appena scorsa (ma che poi si legge tra le righe anche qui su Budrio Next) è sembrata proprio essere ancora la solita vecchia politica politicante, col suo pietoso teatrino dove tra i nuovi figuranti e comparse spiccavano stavolta i cinque stelle!
Insomma, ancora una volta la logica di Guelfi e Ghibellini prevale sul buon senso e sulla logica vera e propria! Non so fino a quanto potrà durare questo gioco al massacro tra le varie parti in causa. Proprio in queste ore, pure Cipro deve fare i conti (è il caso di dirlo) con la speculazione finanziaria e con la conseguente ricaduta sui vari mercati, tra cui il nostro. Noi italiani vediamo Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro come se fossero distanti anni luce dai nostri guai e dalle nostre annose problematiche. Io invece ritengo quegli stati molto vicini alla nostra situazione economica, politica e sociale. La differenza che c’è tra noi e loro è che i popoli di quei paesi si sono rimboccate le maniche, mettendo da parte opinioni personali e mettendo in soffitta le ideologie politiche, mentre la maggioranza della popolazione italiana giudica la propria pancia tuttora sufficientemente piena, e quindi non si preoccupa più di tanto, sebbene talvolta sbotti nelle solite lamentele, polemiche e critiche varie alla classe politica dirigente.
Le assicuro Max che la Redazione mi ha cassato almeno una decina di volte. Sulle prime mi sono girate non poco, poi ho “maturato” e convenuto…
Con simpatia.
SIg. Massrenti, il suo intervento mi ha lasciato esterefatto. Budrio next sarebbe ” essenzialmente specchio delle ideologie dei partiti dell’opposizione budriese, soprattutto di quella grillina”. Convinto lei.
Eccolo là! Pensiero mio, sig. Giacon, per l’appunto. 😀
Gentile Max,
tengo a precisarti che non c’è nessuna censura nei confronti di chi, come te, è apartitico. E che questo giornale non è espressione del movimento grillino.
Attraverso Budrio Next trattiamo argomenti che coinvolgono non solo la politica, ma anche la cronaca, la cultura, gli eventi e lo sport, temi che necessariamente ci indirizzano a tenere un atteggiamento pluralista, aperto a cittadini di ogni pensiero. Temi che appunto parlano alla e della “comunità”, da qui l’utilizzo di questo termine.
Non mi basta la vostra risposta. Vorrei sapere su cosa si basa l’approvazione o l’eliminazione di un commento. Perché converrete con me che si vedono alcuni commenti pubblicati che sono abbastanza tosti e pesanti, nel senso di essere ai limiti del lesivo e ingiuriosi, mentre altri vengono bloccati. Lo dovreste sapere anche voi che l’ironia applicata alla politica è una forma d’odio ma praticata col sorrisino sulle labbra e con la frecciatina pronta.
Cordiali saluti
Principalmente la mancata approvazione di un commento si verifica qualora il post contenga, anche in una sola sua parte, elementi che possano qualificare diffamazione o calunnia. Altresì si procede a non approvare il commento quando siano addebitati a persone fisiche o giuridiche illeciti la cui veridicità non possa essere verificata dalla redazione in tempi veloci, in particolare relativi a fatti che non siano strettamente collegati all’articolo riferimento del commento in questione. Ci riserviamo altresì di non approvare alterchi tra utenti fini a se stessi, che non apportano altro contenuto se non il discredito reciproco.
Detto questo, ci teniamo a ringraziare tutti coloro che postano contenuti sul blog del sito (a oggi sono 4.996 i commenti inseriti): le vostre opinioni rappresentano un punto di vista centrale per l’approfondimento dei temi oggetto degli articoli della redazione, oltre a un – crediamo – elemento di democrazia partecipativa importante per il nostro paese.
Purtroppo ci troviamo, alcune volte, nella condizione di non approvare la pubblicazione di commenti, per le ragioni sopra riportate. Quindi invitiamo sempre, tutti voi, a usare un linguaggio consono al luogo (pubblico) in cui vi trovate, nel rispetto di tutti.
Estrapolo alcune frasi dal vostro ultimo intervento.
‘Altresì si procede a non approvare il commento quando siano addebitati a persone fisiche o giuridiche illeciti la cui veridicità non possa essere verificata dalla redazione in tempi veloci, in particolare relativi a fatti che non siano strettamente collegati all’articolo riferimento del commento in questione.’ Fatemi capire: non approvate un commento nel quale vengano attribuiti a specifici individui abusi la cui veridicità non riesce a essere verificata dalla redazione entro breve tempo? Veramente, ma che senso ha questa proposizione? Scusate, ma sono basito da tale affermazione!
‘Ci riserviamo altresì di non approvare alterchi tra utenti fini a se stessi, che non apportano altro contenuto se non il discredito reciproco.’ Noo, scusate, ma questa sparata è grossa!!! Ma se ve l’ho già detto nel mio ultimo commento che avete pubblicato proprio ciò, cioè baruffe fine a loro stesse, che gettano oltretutto discredito su altri, scritte dai soliti, di cui mi riservo anche in questa occasione di non fare nomi.
Mi dispiace, ma ritengo che non mi abbiate saputo dare una risposta convincente ed esaustiva. Ripeto ancora che non si capisce come sia possibile che alcuni commenti che contengono alterchi li abbiate potuti pubblicare, mentre altri no! Penso che sia opportuno coltivare il beneficio del dubbio quando si ravvisano queste, a mio parere, gravi disuguaglianze e disparità nell’approvare o meno dei commenti. Su quel punto, quella volpe di Andreotti ne aveva ben donde a dire che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.
Il 19 sera si è svolto l’incontro in salaS con Salvatore Vassallo e il giovane ricercatore dell’Univerità la Sapienza Gianluca Passarelli, sul recente voto politico.A parte la buona partecipazione, mi ha colpito la composizione così variegata della platea,caratterizzata da esprienze e provenienze le più differenti fra loro. Mi è venuto da pensare a quanti amici,conoscenti,colleghi di lavoro hanno idee diverse, ma sono comunque buoni amici e bravi colleghi. Per fortuna ciò che la politica divide, il buon senso della vita quotidiana unisce,basta superare le barriere puramente ideologiche e un confronto educato e pacato ci può essere con chiunque,senza trascendere in comportamenti offensivi,ma partendo dal rispetto delle diverse opinioni e stando sul merito delle questioni.Prima delle elezioni ho incontrato molte persone deluse dal CDX,che esprimevano un forte dissenso nei confronti del precedente governo a guida Berlusconi e pensavano di avvicinarsi a noi attraverso le primarie. Alcuni lo hanno fatto ed è accaduto che sono stati oggetto ,di battute sarcastiche e di atteggiamenti spocchiosi. Già…allora si pensava di avere la certezza della vittoria in tasca ed era più gratificante compiacersi sui nomi dei futuri ministri, piuttosto che cercare di guadagnare voti anche non tradizionalmente nostri..Alle primarie per i parlamentari ho sostenuto con convinzione Salvatore Vassallo,senza nulla togliere al valore delle altre candidature, per l’impegno profuso durante la sua passata legislatura nell’applicarsi in concreto alla stesura di quei disegni di legge relativi alle riforme istituzionali e della politica che oggi sono con tanta determinazione portati al centro da Bersani negli 8 punti. Ho trovato pertanto politicamente incomprensibile l’atteggiamento compiacente che ho visto manifestarsi all’indomani della sua mancata riconferma in quanto “renziano”, quando il suo contributo proprio sui temi che oggi vengono sbandierati con tanta convinzione,è stato così determinante. Resta il fatto che alla fine della conta, nel PD non è confluito nessun voto degli scontenti, anzi ne ha persi verso il M5S e il risultato è stato quel che è stato. Il problema è che in gioco non c’erano solo i pregiudizi di qualcuno, ma la sopravvivenza del Paese e il futuro di tutti noi. Personalmente non sono sempre d’accordo su tutto con Matteo Renzi,trovo però che il suo modo di porsi, sfrondato dalle ideologie e così ancorato alla concretezza del merito, possa tenere insieme me,quelli come me e molti diversi da me.