Brutto trauma per il tennista budriese Simone Bolelli

25 marzo, 2013

Trauma discorsivo al polso destro con sospetta lussazione. Questa la prima – e non felice – diagnosi dell’infortunio che sabato scorso ha costretto il tennista budriese Simone Bolelli al ritiro nel corso del secondo turno del Masters 1000 di Miami contro il bulgato Grigor Dimitrov. L’azzurro aveva perso il primo set 64 ed era sull’1-1 nel secondo. Simone si è fatto male [foto] giocando un diritto molto arrotato.

A RISCHIO LA PARTECIPAZIONE A CANADA-ITALIA DI COPPA DAVIS
Bolelli, martedì, sarà sottoposto ad ulteriori controlli, dopo i quali lo staff medico azzurro diretto dal dottor Pier Francesco Parra deciderà le cure.

Mancano appena 12 giorni a Canada-Italia di Coppa Davis: è presto per fare previsioni, ma alla luce dei primi risultati sembra francamente difficile che il bolognese riesca a partecipare alla trasferta di Vancouver. Nel frattempo si è cancellato dal torneo challenger di Le Gosier, in Guadalupa, cui avrebbe dovuto partecipare questa settimana.

UNA RACCHETTA E UNA PALLINA, PARTENDO DA BUDRIO
Inizia tutto per gioco: una racchetta e una pallina da tennis appoggiate in un angolo e un bambino che decide di provare i primi colpi contro un muro. Simone Bolelli, classe 1985, conosce così il tennis e scambia i primi palleggi al Country Club di Villanova di Castenaso con i maestri Saetti, quindi i primi corsi Sat, i primi tornei a Coppe a Squadre, fino alla decisione di entrare, a 12 anni, nell’agonismo.
A 14 anni Simone decide di trasferirsi a Cividino (Bg) per dare alla sua grande passione un significato orientato alla professione. Si allena con il maestro Luca Ronzoni presso l’Accademia Vavassori: ben presto si aggiudica il titolo di Campione Italiano in singolo, doppio e a squadre, le vittorie nei primi Futures, poi risultati nei Challenger.
Nel 2005 arriva la prima convocazione come quinto uomo in Coppa Davis, una grande opportunità di rappresentare la sua Nazione e di indossare la Maglia Azzurra ancora una volta (si ricordano precedenti convocazioni in Nazionale: argento in Coppa Europa e bronzo ai Giochi del Mediterraneo).
Nel Febbraio 2006 Simone lascia Cividino per Roma e si unisce al coach Claudio Pistolesi, dove riesce a raggiungere le qualificazioni dei primi Grandi Slam e Masters Series, quindi le prime esperienze nei tornei principali e le prime apparizioni nel mondo professionistico.
Arrivano poi le vittorie di Challengers nel 2007 e i primi risultati davvero importanti al Masters Series di Miami, quando Simone entra per la prima volta nel main draw di un grande torneo, dopo i 3 turni di qualificazioni.
Il 2007 apre così le porte a Simone all’ingresso a diversi main draws di Grandi Slam e Master Serie e alla convocazione come Davis Man contro Israele.
Simone collabora per un periodo con il preparatore atletico Carlo Ragalzi e per tre anni e mezzo con il coach Claudio Pistolesi. Nel frattempo collabora con Riccardo Piatti e con Renzo Furlan ed Edoardo Infantino. Attualmente Simone è affiancato dal coach Umberto Rianna.

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