La storia dell’evirato Farinelli al Cine Club Metusco

25 marzo, 2013

Il 28 marzo 2013, il Cine Club Metusco propone Farinelli, Voce Regina, la storia del pugliese Carlo Broschi (1705-82) che, evirato a dieci anni, divenne il più celebre sopranista nella storia musicale d’Europa. La pellicola sarà proiettata presso Cà ed Metusco, viale 1° maggio 22, a Budrio, alle ore 20:45.

LA TRAMA
A Napoli, nei primi anni del 700, con il padre vivono Riccardo e Carlo Broschi: il primo ha dieci anni più del fratello e scrive canzoni sacre e pezzi d’occasione nello stile – ma non certo con il talento – di molti musicisti operanti in quella coltissima città, mentre il fratellino, che fa parte di una cantoria in Chiesa, possiede per natura una voce d’angelo. Un giorno non riesce a farsi uscire dalla gola un solo suono davanti al grande Nicola Antonio Porpora (che ha accettato di sentirlo, perché colpito dal suicidio di un amico cantore, terrorizzato dalla castrazione, di cui si abusava quando le donne non potevano in Chiesa ricoprire ruoli vocali femminili, Riccardo Broschi, però ambizioso com’è (ha cominciato a comporre “l’Orfeo”), profittando di una malattia di Carlo, ridotto in stato di incoscienza, gli somministra dell’oppio, lo immerge in una tinozza di latte e lo castra. La sua voce gli preme troppo: essa deve restare per sempre purissima e con Carlo – ribattezzato Farinelli – i due condividono onori e gloria per anni e anni. Cominciano così i concerti gremiti ed i fastosi spettacoli teatrali a Napoli, a Vienna, a Londra e, con la protezione del Re, in Spagna. A Londra pontifica Georg Friedrich Haendel, che detesta Farinelli, diventato ormai il più splendente degli astri. Le donne cadono in delirio per il cantante napoletano, ma il castrato trionfante sulla scena, ai vertici della celebrità non è felice: egli sa di non essere un uomo completo e la malinconia lo incupisce. Una bella vedova inglese, Margareth Hunter, non accetta la richiesta di sposarlo e Carlo ripiega sulla nipote Alexandra Keene, innamorata di lui ed insorta in difesa. Intanto ferve a Londra la lotta tra il pubblico del Covent Garden – regno di Haendel – e quello del Teatro della Nobiltà, dove Porpora ha moltissimi ammiratori. Tre anni dopo Riccardo ha ultimato il suo faticosissimo “Orfeo”; lo offre al fratello, che lo rifiuta. Ormai a Madrid egli canta solo per Re Filippo V che, malato, crede di trovare in Farinelli la sola medicina efficace a calmarlo. Riccardo si taglia le vene durante un’eclissi solare ed ecco che il cantante gli è fraternamente vicino: i due non possono separarsi. Poi come è accaduto in passato con tante altre donne, Carlo, innamoratosi di Alexandra lascia al fratello di completare e rendere fertile la propria vana passione. Un bambino deve nascere, mentre Riccardo fugge a cavallo da Madrid dopo aver distrutto lo spartito de “l’Orfeo”.

GENERE: Biografico
REGIA: Gerard Corbiau
SCENEGGIATURA: Gerard Corbiau, Marcel Beaulieu, Andree Deltour Corbiau, Michel Fessler
ATTORI:
Stefano Dionisi, Enrico Lo Verso, Caroline Cellier, Omero Antonutti, Jeroen Krabbé, Gaspar Salmon, Elsa Zylberstein, Marianne Basler, Patrick Bauchau

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