Camminare lungo via Bissolati e tornare indietro nel tempo. E’ quel che è successo ieri sera a Budrio, grazie alla troupe di Pupi Avati che ha scelto il nostro paese per girare alcune scene della nuova fiction TV “Un matrimonio”, diretta da Maria Antonia, figlia del regista.
E’ così, per una sera, Budrio si è popolata di uomini in spezzato e abiti a taglio con doppio petto e donne il tailleur e cravatta nere con camicia bianca: l’atmosfera suggestiva è quella degli anni ’40.
Il luogo della produzione è stato circondato da molti cittadini interessati, che hanno seguito l’attività di ripresa tutta la sera.
“UN MATRIMONIO”
La fiction, che andrà in onda in autunno su Raiuno, è la storia della famiglia dello stesso regista. La fiction è interamente girata a Bologna fatta eccezione per alcune riprese a Budrio, che Avati ha scelto fra tutti i paesi della provincia. Perché proprio a Budrio? Una domanda a cui Riccardo Marchesini, aiuto regista, ha risposto raccontando che Pupi Avati si è innamorato del teatro Consorziale e del portico della chiesa di San Lorenzo che, nella sua architettura pulita e rigorosa, è l’ideale per alcune scene. Il parroco di San Lorenzo, Padre Floriano Zanerini, si è reso subito disponibile a ‘sgombrare’ il portico da tutti quegli arredi che non sono in linea con il periodo storico delle riprese. Sono rimaste infatti solo le rastrelliere delle biciclette.
NESSUN BLOCCO TOTALE DEL TRAFFICO
Anche l’Amministrazione Comunale ha dato la propria disponibilità alla produzione, firmando un’ordinanza che vietava il parcheggio delle auto in Via Bissolati. Ma alcuni cittadini hanno notato le difficoltà della produzione a gestire la registrazione delle scene proprio lungo la via centrale, senza il blocco totale del traffico stradale.
Grazie per le belle riprese. Vorrei comunque rispondere in merito alla segnalazione dei cittadini per la mancata chiusura della strada, che la produzione stessa , durante il sopralluogo, non aveva ritenuto necessario bloccare il traffico in via Bissolati richiedendo solo un vigile per regolare la momentanea chiusura nel momento del ‘Ciak, si gira’. Richiesta che l’amministrazione ha soddisfatto ritenendo che in quell’ora di punta, non sarebbe per altro stato opportuno bloccare la strada principale del paese ma era meglio limitare al minimo i disagi per i cittadini.
Giovedì 24 Maggio Gabriel Zagni (nato a Budrio) invita il Neo eletto Sindaco di Budrio, Giulio Pierini alla serata in onore del Da un ‘regalo’ di Lucio Dalla
il primo disco di Gabriel Zagni
“L’asino che vola”, frutto di un lungo rapporto di amicizia
E’ il regalo di compleanno di Dalla e di Marco Alemanno, per Gabriel. Il disco sarà presentato anche a Bologna, il 24 maggio al Teatro del Navile
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Lucio Dalla. La camera ardente a Bologna (Prisma)
Roma, 13 maggio 2012 – Si intitola ‘L’Asino che Vola (Il meglio è da venire)’ il primo disco di Gabriel Zagni. Cantautore, compositore, attore, disegnatore, grafico web, fotografo e videomaker, dal ‘92 Zagni ha collaborato con Lucio Dalla, con il quale ha scritto una canzone (‘Prendimi Cosi’’) e per il quale ha prodotto videoclip animati e recitato in alcuni lavori come “Tosca, amore disperato”, “Pierino e il lupo” e “Arlecchino”. Un lungo rapporto di lavoro quindi, ma anche una grande amicizia.
Ed è proprio Lucio Dalla il faro di questo primo disco: è il regalo di compleanno, suo e di Marco Alemanno, per Gabriel. Si sono infatti occupati loro, prima che Dalla venisse a mancare nel marzo scorso, della registrazione dell’album inviando a Roma Andrea ‘’Otto’’ Salvato, il fonico di fiducia del cantautore bolognese.
Il 2 maggio 2011, infatti ‘’Otto’’ arriva nella Capitale per curare l’incisione, realizzata in tre giorni nella precedente sede dell’Asino che Vola, a Rione Monti. Tutto rigorosamente dal vivo, pubblico compreso. A quel punto restava solo da decidere il titolo.
L’indecisione regnava sovrana ma Dalla aveva le idee chiare: “L’Asino che Vola è un titolo stupendo, usa quello!”.
I regali continuano: per terminare i lavori arriva anche il sostegno di Igor e Piero de L’Asino che Vola e del pubblico che, nei giorni della registrazione, paga in anticipo il cd.
Come l’autore, il disco non è convenzionale in nessuno dei suoi aspetti. Anche la copertina è un prodotto “artigianale” di design: è realizzata a mano, scritta e disegnata a penna dallo stesso Gabriel Zagni (“ricorda – spiega – gli anni ‘80, quando si disegnavano le audio cassette casalinghe e si scrivevano a mano i titoli delle canzoni) e non è altro che un grande foglio ripiegato in quindici parti, 30 se si conta la doppia facciata.
Anche il numero dei brani sfida ogni scaramanzia: sono tredici per scelta. Il lavoro è frutto di vent’anni di canzoni mai incise, un vero e proprio greatest hits. “In pratica – dice Zagni – il disco non è altro che la mia biografia”.
Questo e tanto altro (aneddoti, coincidenze, invenzioni, emozioni) è “L’Asino che Vola – Il meglio è da venire” che è stato presentato ieri in anteprima, nel corso di una grande festa proprio nel locale che gli da’ il titolo, con tanti amici, tanti artisti e sorprese.
Il disco sarà presentato anche a Bologna, il 24 maggio al Teatro del Navile, il teatro caro a Lucio Dalla (‘’ho comprato una casa di mille metri quadrati qui in via d’Azeglio solo perchè c’è il Teatro del Navilè’, dichiaro’ in un’intervista). Li’ dov’è stato anche girato l’ultimo video del cantautore bolognese ‘’La leggenda del prode Radames’’, anche questo per la regia di Gabriel Zagni.
Della serie facciamoci pubblicità calvalcando la tigre.