25 Aprile, in piazza Filopanti spuntano il gonfalone di Budrio e diverse bandiere italiane al seguito della fascia tricolore, per festeggiare la liberazione dell’Italia dall’oppressione fascista e per ricordare i partigiani caduti nella lotta.
La giornata della Liberazione inizia infatti con la celebrazione della messa, nella chiesa di San Lorenzo, per commemorare i caduti che lottarono per la liberazione dell’Italia dal regime fascista e tutte le vittime innocenti delle guerre.
Nel silenzio proprio di una cerimonia solenne il corteo si sposta sotto il voltone dell’orologio del Comune per portare un simbolico saluto di fronte alla targa che riporta i nomi dei partigiani budriesi.
“Come ormai è usanza ormai da tempo, a Budrio – spiega il Sindaco – è dato agli alunni della scuola media Q. Filopanti e al corpo insegnanti il compito di approfondire e tramandare i fatti, i valori e il significato di questa festa”, sono infatti questi ragazzi, ad aprire la cerimonia sul palco, presentando un lavoro di approfondimento svolto sul tema della liberazione.
Nel discorso cerimoniale, Pierini spiega il valore profondamente politico, nel senso più alto e nobile, che assume il 25 aprile: “con la Resistenza si scelse la strada della libertà”
Non manca, nel discorso, anche un riferimento alla politica nazionale più attuale: Pierini infatti parla della necessità di un nuovo vocabolario nella vita pubblica e politica italiana che non comprenda le parole “dette ai partigiani di Vigorso intercettati in un casolare – arrendetevi siete circondati”, con chiaro riferimento alle parole di Grillo di pochi giorni fa.
Il discorso si conclude tra gli applausi, i rigraziamenti agli studenti delle scuole medie e le note della banda che, seguita dal corteo si dirige verso il Parco della Rimembranza intonando l’inno d’Italia e “Bella ciao”.
Andrea Sgarbi
Francamente non capisco cosa c’entri la scritta inglese “very lucky lady” (ragazza molto fortunata) sulla maglietta indossata dalla ragazzina in primo piano con le celebrazioni del 25 aprile. Per far vedere che le nuove generazioni sono fortunate a vivere in un mondo potenzialmente libero? Mi sembra essere una nota assai stonata. Ma è un mio parere personale…
Credo sia la capacità di apprezzare ciò che si ha. E la ritengo una qualità, un pregio.
Un tot di persone hanno dato la propria vita, volontariamente o meno, perchè noi si potesse avere un mondo migliore. Forse dovremmo averla anche noi una maglietta così e fare le nostre battaglie perchè il mondo migliori ancora e non solo perchè si mantenga.
Certo il sig. Pierini non da il buon esempio anche se dalle foto si vede rivestito, indegnamente, del tricolore.
solo retorica del sindaco del PD, partito che adesso ha formato un governo con il PDL, in cui vi è ancora un’anima fascista, come si è visto ai funerali di “el pecora”, dove vi erano alcuni dirigenti che facendo il saluto romano intonavano vecchie canzoni del ventennio, e non parlo di quello trascorso da poco. chissa quanti di quei partigiani di vigorso si saranno rigirati nella tomba.