Il prezzo da pagare per aver segnalato un problema di sicurezza

10 maggio, 2013

Lui, Fabio Cardin, abitante la frazione di Armarolo di Budrio, ce l’ha messa tutta per segnalare che quella fermata non era sicura. Di fronte al suo condominio – infatti – insiste una fermata corriere proprio a ridosso della strada provinciale San Donato, pericolosa per studenti e lavoratori che ogni giorno si ritrovano sul ciglio di una careggiata dove le auto sfrecciano a 90Km/h. Dopo 6 anni di rimpalli tra enti e società, il problema è stato risolto. Come? Sopprimendo la fermata.

BASTAVANO DUE PIAZZOLE
Nel 2008 – spiega Cardini – è stata fatta una richiesta per mettere in sicurezza le due fermate della corriera davanti al nostro condominio. Metterle in sicurezza perchè le due fermate utilizzate quotidianamente da studenti e lavoratori del mio condominio e di altre abitazioni adiacenti erano al ridosso di una Provinciale dove il limite di velocità, già di 90 km/h, veniva di gran lunga superato da auto, moto e mezzi pesanti. La richiesta è quella di creare delle piazzole per poter aspettare in sicurezza i mezzi di trasporto.
Niente da fare,dal 2008 a Ottobre 2012 è stato un susseguirsi di “scaricabarile” tra Provincia di Bologna, comune di Minerbio, comune di Budrio e TPER (ex ATC).

PIERINI SCRIVE A CARDIN: “LAVORI ENTRO IL 2012”
A ottobre 2012 è il sindaco Giulio Pierini a mandare una mail a Cardin.”I lavori per la realizzazione di due piazzole – scrive Pierini – saranno realizzati entro la fine dell’anno 2012. I lavori di cui sopra saranno eseguiti a cura del Comune di Minerbio, che ha assicurato di provvedere alla realizzazione dell’opera entro la fine del 2012 sulla base di un impegno preso all’interno di un bando regionale. Per quanto riguarda i limiti di velocità la Provincia si è impegnata a modificare gli attuali 90 km/orari diminuendoli a 70 km/orari”.

LA BEFFA DELLA FERMATA SOPPRESSA
La sopresa per Cardin arriva a Gennaio 2013, quando la fermata viene soppressa da SRM, società reti e mobilità, per ordine della TPER. E questo perchè i lavori non sono mai stati eseguiti. Per Cardin è il prezzo da pagare per aver segnalato un problema di sicurezza. Ma il paradosso riguarda anche gli studenti e lavoratori che ora sono costretti a fare 650metri a piedi per recarsi alla fermata successiva, con un aggravio delle condizioni di sicurezza per tutti loro, vista la pericolosità del tratto stradale.

TPER, in un una comunicazione, scrive che “questi lavori, seppure urgenti, non sono stati mai eseguiti e a malincuore si è giunti alla necessità di sopprimere le fermate. Auspichiamo che quanto prima i lavori vengano eseguiti, poiché questa è la condizione necessaria perché la coppia di fermate possa essere ripristinata.
Anche il sindaco Pierini, risponde di nuovo a Cardin, confermando il suo sdegno per una decisione “non condivisa nel merito e nel metodo” e comunica la volontà di riattivare la fermata non appena il Comune di Minerbio avesse svolto i lavori per la messa in sicurezza, non oltre Marzo 2013.
A oggi tali lavori non sono ancora cominciati. Il sindaco Pierini ha riferito a Budrio Next che “il Comune di Minerbio dovrà mettere in sicurezza le fermate” e che la prossima settimana parteciperà a un incontro per questo scopo.

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


4 Commenti


  1. Come sempre, per eseguire lavori a “scarica-barile”, bisogna aspettare che ci siano almeno delle vittime… che nessuno terrà in considerazione, perchè la colpa è sempre di un altro.

  2. NOOO, veramente?!?!

  3. Andrea Bonfiglioli

    si costerna si indigna si impegna poi getta la spugna con gran dignità.

    Suvvia beviamoci un caffè

    A che bello u caffe…..

  4. Se i ns amministratori non sanno neanche mettere in sicurezza una fernata del bus, figuriamoci il resto…Mi domando cosa fanno tutto il giorno.

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.