Pierini non fara’ ordinanze contro i biogas di Mezzolara

21 maggio, 2013

Ha detto di no il sindaco Giulio Pierini, alla richiesta di Maurizio Mazzanti (Noi per Budrio), di gestire la questione viabilità e aflatossine dei biogas di Mezzolara con lo strumento dell’ordinanza. “Sono ordinanze illegittime, e io non le farò” – ha rimarcato Pierini ieri sera in consiglio comunale, a seguito di un acceso dibattito in merito alle ultime rivelazioni del comitato Mezzolara per l’Ambiente. A sorpresa, durante la seduta, vengono ufficializzate le dimissioni del consigliere Bonaga del PD. E Pierini ha detto sì all’intitolazione di una strada comunale al diacono Enrico Resca.

AFLATOSSINE CANCEROGENE E TIR IN PAESE
La questione inerente alle centrali a biogas di Mezzolara sollevata da Mazzanti in consiglio era stata portata alla luce dal comitato Mezzolara per l’Ambiente lo scorso mercoledì, in una assise pubblica. In quell’incontro si era chiesto al sindaco Pierini di intervenire in merito a varie questioni, fra le quali l’imminente decisione dei gestori dell’impianto di “bruciare” mais contaminato, così come autorizzato dalla regione Emilia-Romagna, e il passaggio di pesanti mezzi di trasporto per le strade dei centri abitati, quando l’accordo con il Comune di Budrio imponeva il passaggio al di fuori. Inoltre, alcuni mezzolaresi del comitato, avrebbero denunciato di aver notato camion diretti agli impianti con mais macinato o granella.
Ieri sera, in consiglio comunale, il consigliere Maurizio Mazzanti, tramite interpellanza, ha ufficialmente chiesto alla giunta di esprimersi in merito alla possibilità di emanare due ordinanze per risolvere queste questioni.

MAZZANTI: “IL SINDACO INTERVENGA A SCOPO PRECAUZIONALE”
“La questione che porto all’attenzione del consiglio non ha carattere ideologico, e credo che vada affrontata da questo consiglio visto che stanno emergendo situazioni che meritano attenzione”. E’ Mazzanti, capogruppo Noi per Budrio, a sollevare la questione. “Prima che come esponente politico intervengo come cittadino, chiedo che il sindaco emani due ordinanze per esercitare il proprio diritto alla precauzione in tema di salute
e di rispetto della viabilità, e questo perchè a Mezzolara ci troviamo di fronte a un potenziale pericolo.
Noi – ha continuato Mazzanti – non sappiamo cosa entra all’interno del biodigestore, come facciamo a controllare e a sapere cosa ne esce? Se le forze dell’ordine non hanno la possibilità di intervenire, dato che non c’è una ordinanza del Sindaco, come fanno a vigilare sulle infrazioni?

PIERINI: “SONO SBALORDITO DA TANTA CONFUSIONE. E CHIARISCE: “GLI IMPIANTI NON SARANNO ALIMENTATI CON MAIS CONTAMINATO”
“Ordinanze del genere sarebbero illegittime, e quindi non le farò”. Così il sindaco Giulio Pierini ha messo da parte la richiesta di Mazzanti. Inoltre il sindaco ha chiarito che “i gestori degli impianti hanno assicurato che non alimenteranno i biodigestori con questo tipo di mais, benchè ne avessero la possibilità” e che “la granella (chicchi di mais non cerosi, ma interi, ndr) è possibile utilizzarla”.
“Sono sbalordito – ha detto quindi Pierini – da tanta confusione”. E tornando sulle ordinanze Pierini ha specificato: “Non possiamo impedire il passaggio dei tir e determinati controlli non siamo possiamo farli, perchè sono competenti altri enti”. Il sindaco ha anche sottolineato come la scelta di permettere l’utilizzo di mais contaminato fatta dalla Regione è stata pensata per aiutare le aziende che nella scorsa estate avevano quantità di mais ferme che non erano state destinate al mercato.

BRINI CONTRO MAZZANTI: “STANCO DI SENTIRE CHIACCHIERE E BALLE”
Il presidente del consiglio Gianfranco Brini si è scagliato contro il consigliere di NOI per Budrio alzando la tensione sul finir di seduta: “Sono stanco di sentire chiacchiere, Mazzanti parla e non è nemmeno di Mezzolara, venga ad abitarci”. Il presidente del consiglio ha poi ricordato: “Io sono 60 anni che ci abito e non posso ascoltare balle, se uno mi dimostra il contrario mi dimetterò”. Parole che hanno portato a intervenire Antonio Giacon, consigliere di opposizione, “Si ricordi che lei è responsabile della gestione del consiglio”. Replica il presidente: “Non ho attaccato nessuno”.
Anche Valerio Orlandini (PD) ha tacciato la questione sollevata come buona per “creare allarmismo cavalcando l’ignoranza”. Mentre Gabriele Carlotti (5Stelle) ha fatto presente che “le aflatossine sono fra le sostanze più cancerogene esistenti”, e pertanto sarebbe opportuno “organizzare una commissione conoscitiva per chiarire la cosa”. Il consigliere del PD Carlo Bersani ha invece apprezzato la volontà della regione di mettere a disposizione dei biodigestori il mais contaminato: “E’ il male minore – ha detto – è la strada che danneggia meno l’ambiente”.

FERRUCCIO BONAGA SI E’ DIMESSO
“Sabato scorso il consigliere Ferruccio Bonaga del Partito Democratico ha rassegnato le dimissioni”. Lo ha detto il presidente del consiglio Gianfranco Brini. “Negli ultimi mesi impegni lavorativi personali – scrive lo stesso Bonaga – mi hanno precluso la possibilità di dedicare al mandato di consigliere comunale i tempi e l’impegno che lo stesso richiede. Prevedo che tali condizioni si protrarranno nel tempo. Sono quindi con la presente, con grande rammarico, a rassegnare le dimissioni dal consiglio comunale”. Bonaga è stato ringraziato, per il suo impegno in quest’anno di attività, da Brini e dal sindaco Pierini. Lunedì prossimo il consiglio comunale si riunirà per confermare la surroga del consigliere.

UNA STRADA DI BUDRIO PER ENRICO RESCA
Il sindaco Pierini ha accettato l’invito di alcuni consiglieri dell’aula a intitolare una strada comunale a Enrico Resca, diacono della parrocchia di San Lorenzo, venuto a mancare lo scorso dicembre a causa di un incidente domestico. Pierini ha detto che farà tutto il possibile per chiedere la deroga alla normativa, visto che la procedura prevede che l’intitolazione avvenga non prima che siano trascorsi 10 anni dalla morte.

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


8 Commenti


  1. Se le parole del sindaco, riportate virgolettate da Budrionext, sono proprio quelle, non fanno altro che confermare quello che ho sempre sostenuto, non da solo fortunatamente.
    Nella costruzione dell’impianto a biogas di Mezzolara sono confluiti interessi che dovevano restare assolutamente divisi. Oggi lo stesso conflitto di interessi produce i soliti mostri. Chi dovrebbe controllare la legittimità dell’operato di un impianto, oggettivamente pericoloso per la salute pubblica, non lo vuol fare perchè ieri é stato promotore di quell’impianto.
    Che il sindaco non abbia competenza in materia di viabilità comunale, controllo dell’igiene ambientale e della salute pubblica, é una affermazione che è frutto non della legge ma del conflitto di interessi.
    Suggerisco al sindaco di esaminare attentamente gli artt. 438-452 del codice penale e di farsi un ripasso delle sue competenze in materie tanto delicate. Non ho letto invece, da nessuna parte, che il sindaco abbia chiesto un parere ad esperti, seri ed indipendenti, sul pericolo di contaminazione ed inquinamento derivante dal trasporto,dall’uso e dal successivo smaltimento di prodotti agricoli contaminati nelle centrali a biomasse-biogas. Non credo che il sindaco, e vale anche per i consiglieri comunali, sia un luminare in materia. Io, al suo posto, non dormirei sonni tranquilli.
    Per fortuna esistono ancora giudici e pubblici ministeri a Bologna (come a Berlino e a Salerno). Staremo a vedere.

  2. Esattamente un anno fa, il terremoto interessò il nostro comune. Pensavo, forse ingenuamente, che dopo il verificarsi di un simile evento catastrofico (inconsueto per le nostre terre), sarebbe sorta quella tanto conclamata coesione che il nostro sindaco sfoggia come vanto da diverso tempo. E invece no! Forse è stato proprio il terremoto stesso che ha ulteriormente alimentato le divisioni che nascono nel palazzo comunale e che poi si ripercuotono nella vita dei cittadini, come gli alti marosi che anticipano l’arrivo dell’onda anomala di un maremoto.
    Da parecchio tempo, si legge di consigli comunali infuocati, dove i rappresentanti di maggioranza e di opposizione non si risparmiano in niente, e in alcuni casi si è sfiorata addirittura la rissa. Non si è mai andati oltre un certo limite, tuttavia il clima non è mai stato dei migliori. Dalle righe che traspaiono su Budrio Next, non c’è distensione né nella maggioranza né nell’opposizione. Sembra che ambedue le parti non riescano a riconoscere la gravità della situazione che s’aggira pure nei nostri paraggi.
    Questa situazione di stallo persistente inizia ad assomigliare alle guerre di logoramento nelle trincee combattute durante il primo conflitto mondiale.
    E, se mi permettete, che queste parole le scriva un ragazzo di 28 anni (il sottoscritto), dovrebbero far riflettere parecchio chi ha compiti onerosi di responsabilità cui gli sono stati affidati.

    • Caro Max, come si fa ad andare d’accordo quando da una parte manca completamente il senso di giustizia ed il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini e, in particolare modo, di quelli più deboli. Non si può, non si deve tacere di fronte all’ingiustizia ed all’illegalità. La giustizia e la legalità richiedono talora che si alzi la voce e non si abbia paura di testimoniare.
      (Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia….Matteo 5,6)

      • Ezio, alzare la voce non basta. Tacere di fronte all’ingiustizia e all’illegalità non basta. Bisognerebbe che la cittadinanza agisse compatta per il bene dell’intera comunità. Speranza che non scorgo nell’attuale orizzonte politico budriese.

        • Sai cosa manca Max? Manca un sindaco ed una amministrazione comunale che convochino i cittadini e dicano sì alle loro sacrosante richieste, quelle importanti, quelle che riguardano il futuro, la scuola, l’ambiente, la salute pubblica. Hai visto mai che si andrebbe d’amore e d’accordo.
          Non è colpa della cittadinanza se l’amministrazione comunale è distante dai problemi dei cittadini e li mena per il naso.

  3. Nel consiglio comunale di ieri sera,tralasciando gli argomenti trattati interrogazioni e interpellanze,ho notato due atti di onestà intelettuale.Il primo sono state le dimissioni da consigliere comunale dell’ing. Ferruccio Bonaga considerando che il Suo apporto in seno al consiglio,era stato fin qui, di carattere calorico e numerico.Il secondo atto di onestà intelettuale, l’ha fornito il presidente del consiglio comunale dott.Brini quando in fin di seduta,in un afflato di verità, ha asserito di essere stanco di sentire delle chiacchere.E’ una sacrosanta verità; Di fatti, dopo circa un anno di mandato di questa amministrazione,se ne sono visti pochi.Ad ambedue vada un plauso da tanti Budriesi.

  4. Gentile sig. Capponi,
    le parole dell’assessore Pezzi non rassicurano niente e nessuno poiché come al solito sono generiche, riportano senza commento le altrettanto generiche rassicurazioni della società che gestisce l’impianto, quindi interpretabili come il famoso responso della Sibilla Cumana “Ibis redibis non morieris in bello”.
    Io personalmente non do per acquisito un bel niente e non strumentalizzo nessuno.
    Le centrali sono state costruite in modo gravemente dannoso per l’ambiente e saranno una fonte di inquinamento ambientale ed un pericolo per il territorio ed i suoi abitanti. Fare gli struzzi non mi pare una mossa intelligente. Non mi va neppure che tutto sia ridotto ad un semplice problema di traffico. Dietro e prima della costruzione della centrale a biomasse, ci sono stati gravi errori di strategia per le energie rinnovabili a livello nazionale, regionale, provinciale e locale e, purtroppo, gravi decisioni prese in pieno conflitto di interessi dalle amministrazioni locali. Prima o poi certe verità scomode verranno alla luce. Io ho pazienza come, credo, tanti abitanti di Mezzolara e di Budrio che non ci stanno ad essere menati per il naso. Staremo a vedere.

  5. Io mi chiedo quali vantaggi, o meglio quale ritorno, abbiamo avuto noi – la comunità, i Budriesi oltre che i Mezzolaresi – nel tirarci in casa questo biodigestore.
    Soldi? Pochini mi sembra.
    La Romantica è andata… con un costo di progetto con il quale si poteva fare una villetta (180K€ mi pare no?) ….
    Se non sbaglio quindi praticamente nulla.
    Però rispetto al non averlo, il biodigestore, dobbiamo preoccuparci (e quindi spendere) che chi lo gestisce lo faccia bene (il macellaio ha sempre la carne tenera) e controllare la viabilità. E forse non è neanche tutto qui.

    A me pare che ci siam presi una fregatura di dimensioni notevoli. Felice d’essere smentito, attendo.

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.