Un progetto innovativo di “concept space”, dal nome Casa Emilia-Romagna, è nato nella splendida cornice dell’Accademia dei Notturni a Bagnarola di Budrio. La storica villa settecentesca si trasformerà, da ottobre, in uno spazio enogastronomico diventando il centro della conoscenza del cibo come momento attrattivo per turisti e consumatori. Mercoledì scorso Giovanni Tamburini, patron dell’iniziativa, ha dato il via a un percorso che metterà la frazione di Budrio al centro della tradizione culinaria della regione.
TAMBURINI: “PRODOTTI DEL TERRITORIO CONDITI DI STORIA E SAPERI INNOVATIVI”
Uno spazio concettualmente differente da tutti gli altri che si pone come anello terminale della filiera inaugurata dalle ricerche innovative dell’università sulla sostenibilità, col compito di presentare prodotti DOP, IGP e di qualità ad un vasto pubblico. “Casa Emilia-Romagna vuole proporre i prodotti della terra emiliano-romagnola condite di storia e saperi di uomini, cultura materiale e cultura accademica. La casa sarà anche la casa dei prodotti e dei piatti tipici – spiega Giovanni Tamburini. Casa Emilia-Romagna sarà il palcoscenico tematico dei prodotti certificati e tradizionali e il suo staff di cucina sarà in grado di preparare le ricette della tradizione e proposte innovative ma esclusivamente con prodotti di territorio. Tutti i prodotti faranno parte di un percorso didattico unito alla possibilità di acquisto”.
LA COLLABORAZIONE CON SEGRE’ E L’UNIVERSITA’ DI KYOTO
L’evento ha avuto come corollario l’incontro tra il Prof. Andrea Segré, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e Naoko Oishi, docente presso la Doishia University di Kyoto, riguardo al progetto dell’organizzazione di un podere eco-sostenibile e autonomo. “Costruito sui precedenti risultati della ricerca iniziata nel 2003, nell’attuale fase il Ryukoku University Research Center for the Local Public Human Resources (LORC) ha studiato le questioni istituzionali e delle risorse umane per spostare le moderne comunità locali giapponesi verso le nuove aree spopolate atte a diventare le zone per un futuro sostenibile e maturo” spiega Naoko Oishi.
Il progetto prevede, infatti, l’insegnamento, attraverso un master teorico e pratico, a studenti in grado di trasformare zone meno abitate del Giappone in realtà che potranno garantire in autonomia uno sviluppo territoriale e di prodotti gastronomici e vegetali di base per la produzione di tessuti.
Il prof. Andrea Segrè si è detto interessato in quanto la sua ricerca si sta sempre più focalizzando su modalità di innovazione tecnologiche nel nome della sostenibilità per rendere più pulita la nostra agricoltura. È nata, quindi, una nuova collaborazione tra due università che ha fatto da cornice al concept space Casa Emilia-Romagna.
MORTADELLABO’
Come modello di autenticità emiliano-romagnola è stato presentato al pubblico l’evento MortadellaBò, promosso dal Consorzio Mortadella Bologna, prodotta rispettando tutti i criteri che oggi vengono attribuiti al paradigma della sostenibilità. Il presidente Corradino Marconi ha anticipato ai giornalisti e agli ospiti la grande manifestazione di ottobre definendola “un concreto progetto di marketing territoriale, nonché una straordinaria occasione di promozione e visibilità della Mortadella Bologna IGP.”
A termine dei lavori, coerenti con l’idea che per difendere l’autenticità dell’arte cucinaria occorra una comunicazione sensibile col proprio pubblico, l’evento è terminato con una raffinata degustazione che ha trasformato i concetti divulgati durante l’incontro in esperienza concreta del cibo.