Dal prossimo settembre l’istituto Giordano Bruno di Budrio riattiverà le scuole serali. Le iscrizioni sono già aperte per accedere al diploma di perito elettrotecnico o tecnico commerciale. Abbiamo incontrato il preside Massimo Giorgini, per farci spiegare le ragioni del “ritorno sui banchi”.
Preside, come mai ha voluto riattivare i serali?
Qualche anno fa, mentre passeggiavo per Bologna, ho sorpreso una mia ex studente mentre lavava la vetrina di un negozio. Una ragazza in gamba che però aveva abbandonato il percorso di studio anzitempo, per problemi famigliari. L’ho convita a tornare sui banchi e a prendere il diploma serale per completare il ciclo di studio, con soddisfazione per entrambi. Quell’episodio mi ha fatto capire l’importanza che ha la scuola nel recupero formativo e ho voluto, anche qua al G. Bruno, riattivare i serali. La formazione è troppo importante.
Molti giovani, però, non credono più nella formazione attuale. La crisi economica ha reso inoccupati molti potenziali lavoratori con alle spalle tanti anni di studio…
E’ vero, il lavoro non lo garantisce più nessuno. Ma un titolo di studio è ancora molto importante: se lei dovesse fare una assunzione la prima cosa che chiederebbe non sarebbe forse il percorso formativo? Inoltre le qualifiche che abbiamo attivato danno la possibilità di darsi competenze reali e di potersi inserire con maggiore facilità nel mondo del lavoro. Ci sono poi impieghi pubblici che richiedono necessariamente un titolo.
Chi sono le persone che si iscrivono?
Sono ragazzi che non hanno completato la scuola diurna e che nel tempo ne hanno capito l’importanza: molti hanno più di 30 anni e vogliono la qualifica, per soddisfazione personale o per necessità lavorativa. Ci sono anche diplomati che desiderano un ulteriore titolo, più spendibile sul mercato. Oltre ai ragazzi stranieri.
Immagino ci siano molti lavoratori…
Ovvio, la scuola è serale per permettere a chi ha una occupazione di non perdere ore di lezione. Il piano didattico prevede 25 ore settimanali, ma generalmente si viene incontro ai lavoratori e alle loro necessità, oltre a riconoscere gli anni di studio già effettuati o eventuali crediti a chi ha una esperienza lavorativa certificata. In questi casi, realisticamente parlando, in due anni si può ottenere il diploma.
Preside, ne vale davvero la pena?
Sì, io ci credo molto: il nostro paese ha bisogno di manodopera competente e preparata. E questa, per chi non ha un diploma, è una opportunità imperdibile.
concluso nel 2010, un ottima esperienza, si rimane amici finiti gli studi con alunni e prof.
un saluto ai prof.: Grandi,Tripodi,Festi,Suriano,Zanardi,Medici, ecc…