L’inizio e il fine vita sono, da sempre, al centro del dibattito pubblico. Anche il nostro comune affronterà il complicato tema, con due iniziative di carattere nazionale, alle quali i cittadini potranno esprimere la loro opinione direttamente nel nostro territorio. Domenica 16 giugno, all’uscita dalla messa, saranno allestiti i tavoli per la petizione popolare per la difesa della vita. In Comune a Budrio sarà possibile firmare- invece – in queste settimane, la petizione popolare per l’eutanasia legale. Entrambe le sottoscrizioni, se raggiungeranno quota 50mila firme, potranno essere presentate come disegno di legge in parlamento.
UNO DI NOI
“Su sollecitazione del Servizio Accoglienza alla Vita e della Comunità Giovanni XXIII – si legge in un comunicato della Parrocchia San Lorenzo di Budrio – si ricorda che domenica 16 giugno, all’uscita da tutte le messe domenicali, nella nostra parrocchia, sarà possibile firmare la petizione popolare Uno di Noi, una campagna europea di raccolta firme che intende garantire l’esplicita protezione giuridica della dignità e del diritto alla vita di ogni essere umano fin dal concepimento”.
Una campagna contro l’aborto, “per far ritrovare all’unità europea – si legge sul sito nazionale dell’iniziativa – “motivazione e slancio recuperando la sua anima che affonda le radici nell’umanesimo che, fecondato dal cristianesimo, ha gradualmente costruito una visione della società che pone al centro la persona umana: ogni persona nella sua incomparabile dignità”.
EUTANASIA LEGALE
Eutanasia letteralmente significa “buona morte”. Consiste nel procurare intenzionalmente e “nel suo interesse” la morte di un individuo dichiarato malato terminale. In alcuni casi è il soggetto stesso a chiedere espressamente di morire, in altri casi il soggetto è incosciente e altri decidono per lui semplicemente sospendendo ogni forma di assistenza, alimentazione compresa, allo scopo di evitargli inutili sofferenze. Per ovviare alla mancanza di una legislazione sull’argomento l’Associazione Luca Coscioni, Uaar, Exit Italia, Radicali italiani e Amici di Eleonora Onlus, stanno sostenendo la raccolta firme per una petizione popolare chiamata Eutanasia Legale, volta a disciplinare la materia a livello nazionale, secondo il disposto dell’ art. 32 della Costituzione, che espressamente recita: “Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. E’ possibile firmare all’U.R.P. del Comune di Budrio, in queste settimane, durante gli orari di apertura al pubblico.
Per poter firmare per entrambe le petizioni è sufficiente presentarsi con un documento d’identità.
Sarebbe ora che si lasciasse agire la natura senza interferenze dell’uomo, ci vuole un pò di coraggio e ricominciare a pensare alla morte come un fatto naturale e non un tabù com’è oggi!!
sono d’accordo tranne sulla frase un pelo ambigua sul lasciare fare alla natura senza interferenza dell’uomo…sarebbe quindi pure consigliabile astenersi dal prendere medicine e curarsi?…la natura deve fare il suo corso?d’altronde questa cosa non è poi così lontana da certe teorie…gli indiani d’america tradizionali credono ad esempio che il prendere medicine per evitare malattie sia una cosa contronatura.detto questo sono d’accordissimo sull’eutanasia legale
Vita e autanasia legale. La NON pubblicazione di un mio commento mi ha fatto pensare ad un fraintendimento nel significato della mia opinione!! Conoscendo e rispettando le regole di Budrio Next, affermo che l’espressione ” trovo, a volte, inutile e …..ecc.” non si riferiva ovviamente ad alcuno. Trattandosi di argomenti alquanto delicati, è una mia personale convinzione. Cordiali saluti.
Gentile Serge,
ci scusiamo con Lei e con alcuni lettori che hanno postato commenti che non sono stati pubblicati. In questi ultimi giorni abbiamo avuto un problema con il sistema, che ha erroneamente considerato spam, e di conseguenza cancellato, alcuni commenti.
Lavoro in Ospedale e mi capita di avere a che fare con familiari di pazienti che mi chiedono di fare “la punturina” per non fare piu’ soffrire il loro caro; altri invece mi chiedono di resuscitare i morti e pretendono garanzie di immortalita’ minacciando denuncie e sollecitando applicazione di sonde, ventilatori per il supporto respiratorio, nutrizione forzata ecc.
Io penso che, in mancanza di una precisa normativa al riguardo, si debba usare IL BUON SENSO, e che il medico debba avere la possibilita’ di fare,non di nascosto, il proprio dovere, che a volte e’ quello di evitare inutili atteggiamenti miracolistici od accanimenti tesi solo ad assecondare le ansie per quanto comprensibili dei familiari. Detto questo, io firmero’ senz’altro per l’eutanasia legalizzata.
Concordo pienamente con lei, Antonio; è giusto avere la possibilità di scegliere se e come essere curati, sempre dietro parere medico, ovviamente…e sarebbe ora si facesse chiarezza a livello legislativo, anche attraverso le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento con le quali ciascuno può anticipatamente esprimere la propria volontà di accettare o meno determinati trattamenti…
anche perchè credo che sarebbe più facile per i parenti accettare la volontà del diretto interessato e non avere la responsabilità di decidere…
io sarei cauto a usare frasi come “…sempre dietro parere medico”…perchè spesso proprio dietro quei pareri si nasconde l’accanimento terapeutico
Si spera sempre nel buon senso, sia da parte dei medici che dei parenti dei pazienti che devono decidere…anche perchè credo che l’accanimento terapuetico sia un rischio maggiormente presente tra coloro che hanno un legame affettivo col paziente e che cercano disperatamente rimedio, mentre i medici hanno sicuramente uno sguardo obiettivo e scientifico…
Poi rimane tutto una mia opinione, ovviamente…
Sono stata la prima a firmare in comune a budrio per l’eutanasia legale e la cosa mi ha un pò sconcertata:possibile che sia io a dover informare amici,parenti e conoscenti? Non c’è una locandina che sia una negli uffici pubblici del territorio…