Piva’s Playground, cosi’ Budrio ha ricordato Mattia [FOTO]

17 giugno, 2013

In una splendida giornata di sole, amici parenti e tantissimi ragazzi hanno messo in campo la seconda edizione del Piva’s Playground, il torneo di basket in ricordo di Mattia Pivanti, il diciannovenne budriese che due anni fa perse la vita in un tragico incidente lungo via San Zenone. Il luogo, quello del campetto di basket del Piazzale della Gioventù, è lo stesso dove Mattia amava allenarsi e che lo scorso anno, il Comune di Budrio, gli ha intitolato. Il ricavato dell’evento sarà destinato al miglioramento dell’area. Ecco le foto più belle dell’evento [di Sofia Benucci].

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1 commento


  1. Mattia…
    Quando ho visto Mati la prima volta, era al liceo… Gran cartola fin da subito, sempre con il sorriso e la battuta pronta. I primi due anni lo vedevo nei corridoi e nell’atrio, sempre perennemente intento a far casino. Al terzo anno abbiamo iniziato a legare di più grazie al laboratorio di teatro. La scena migliore fu quando, durante le prove, mi toccò inavvertitamente il fondoschiena. Mi girai come una furia e gli diedi una sberla talmente forte che rimase senza parole. Si si avete capito bene. Senza parole. E per chi ha conosciuto, anzi per chi conosce Mattia, sa che questa è una cosa pressoché impossibile. A quel tempo io non lo consideravo molto dal punto di vista “ragazzo con cui si potrebbe uscire in modo serio”… Era un amico con cui far delle chiacchiere e qualche risata… Scoprii troppo tardi che per lui non era esattamente così… Il quinto anno, sempre durante le prove di teatro (galeotto fu il copione e chi lo scrisse), stavo provando un vestito orripilante x la commedia e lui guardandomi mi disse: “sei bellissima”. Fu la prima volta che guardai Mattia veramente. E Dio solo sa, quanto vorrei averlo fatto prima. So solo che pensai “ma quanto -e soprattutto quanDo- è diventato figo Piva”. Ci siamo fidanzati subito. E una delle prime cose che mi disse quando ci mettemmo d’accordo per il primo appuntamento fu: “Se io per caso in un qualche modo ti prendo contro, non mi meni vero?”. Ho riso fino alle lacrime. E’ iniziato tutto così. Ogni sera qualcosa di nuovo e divertente. Con l’imprevisto sempre dietro l’angolo, perchè con lui era così. Anche in situazioni normali non sapevi mai cosa sarebbe potuto capitare. Ed era bello e giusto così. Ho degli ottimi e meravigliosi ricordi; quando ho conosciuto la sua meravigliosa famiglia, che ora è diventata per me un punto di riferimento; quando siamo andati a Breslavia 4 giorni da soli e lui è impazzito per le patatine al kabab dell’aereoporto e non voleva più tornare indietro; quando abbiamo distrutto lo sportello della macchina di Bruno e non sapevamo come avrebbe reagito; quando ci siamo ubriacati al ballo del liceo e ci siamo fermati a dormire nel camper; quando, la prima volta che ho visto la Piera mi ha presentato dicendo “”io esco con questa qui che sa fare i nodi con la lingua ai gambi delle ciliege”; quando i suoi amici gli facevano le prese perchè aveva finalmente trovato la morosa; quando mi tenne il muso per due giorni perchè risposi a tono a una delle sue moleste battute.. A volte cerco di convincermi che questi pensieri basteranno. Ma la verità è che non c’è giorno in cui io non pensi a cosa sarebbe successo e a come sarebbe stato. Sono certa che prima o poi lo scoprirò. La vita è un cerchio. in qualche modo arriveremo dove è lui e smetteremo di piangere per questo biondo che ci ha lasciato così presto ma con una caterva di immagini bellissime cui attingere quando il mondo sembra ci stia crollando addosso. Mi manchi mio dolciCCimo Scisci.
    la cccciccia

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