Venerdì 21 giugno tornano i musicisti nelle strade di Budrio per la terza edizione della Festa della Musica, una grande manifestazione popolare che si tiene in tutta Europa per celebrare il solstizio d’estate. Per saperne di più abbiamo incontrato Marinella Maggiori, presidente dell’associazione Diapason Progetti Musicali, che quest’anno compie 20 anni di attività sul territorio.
Marinella, qual è lo spirito di questo evento musicale?
Così come è nata in Francia nel 1982, al centro della festa ci sarà la musica in tutte le sue forme: musicisti in ogni angolo del centro del paese che si esibiranno per i loro concittadini in modo che, secondo la tradizione, questi possano goderne in modo gratuito.
Come vi è venuta l’idea di realizzarla anche a Budrio?
L’idea ci è venuta dopo aver partecipato alla stessa festa messa in campo nel Comune di Cervia. Ci è piaciuta la manifestazione e abbiamo voluto portarla anche nel nostro paese. Tanto che venerdì prossimo sarà il terzo anno di musica per le strade, e con molte novità…
Per esempio?
Ci saranno spettacoli in Piazza Filopanti, ma anche esibizioni dislocate in diversi punti caratteristici del nostro centro storico, per offrire un percorso musicale molto variegato. Saranno in campo tutte le associazioni musicali di Budrio, ma anche ospiti di altri paesi, come i Mondongo Ritmo Diablo. L’offerta è poi completata dall’apertura serale dei negozi e del museo dell’ocarina, dal pranzo sotto i portici realizzato in collaborazione con la ProLoco di Budrio. Ma anche il mercatino dei costruttori di ocarine locali, la mostra a tema dell’associazione Rosso Magenta e la tradizionale tombola storica di paese.
Per molti musicisti budriesi, questa festa conclude il percorso didattico dell’anno alla scuola Diapason, che quest’anno compie 20 anni. Qual’è l’importanza di imparare a fare musica, per un ragazzo?
Imparare a suonare uno strumento, o dedicarsi al canto o in generale all’attività musicale è una bella esperienza di vita. In particolare per i giovani, perché permette di conoscere se stessi e di mettersi in relazione con gli altri, attraverso il lavoro musicale di gruppo si impara ad ascoltare e ad ascoltarsi, oltre a superare eventuali difficoltà comportamentali dell’adolescenza. E poi, per molti, scoprire la musica è una cosa meravigliosa.
E Marinella Maggiori, come ha scoperto la sua passione per la musica?
Prima, a quattordici anni, ho cominciato a suonare il pianoforte. Poi ho iniziato a cantare nel coro, per poi proseguire studiando all’università.
La scuola Diapason Progetti Musicali, cresciuta in questi 20 anni, rappresenta un fiore all’occhiello per il nostro paese. C’è qualcuno a cui dovete molto in questo lungo percorso?
Sicuramente ai cittadini, a tutti quelli che sono passati per la scuola, l’hanno frequentata e hanno fatto attività con noi. Sono loro che dobbiamo ringraziare per aver creduto nella scuola.
Hai un piccolo progetto, ancora non realizzato per Diapason?
Sì, anche se è qualcosa di grande. Ed è la Casa della Musica, uno spazio a Budrio realizzato e adattato per la didattica musicale. I locali dove stiamo ora sono limitati per la nostra attività, servirebbe una struttura polifunzionale progettata proprio per fare musica. Peccato che sia solo un bel sogno…
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