NOI per Budrio e M5S in piazza per l’ospedale. PD all’attacco

19 giugno, 2013


Sale la tensione sulla manifestazione di sabato prossimo (ore 11) in difesa dell’ospedale di Budrio. [Clicca sull’immagine per aprire la locandina]. Maurizio Mazzanti e Antonio Giacon, capigruppo di NOI per Budrio e Movimento 5 Stelle lanciano l’appello “a tutti i budriesi, perchè scendano in Piazza Filopanti a sostegno della struttura sanitaria di paese”. Il Partito Democratico risponde con un volantino: “No a strumentalizzazioni e allarmismi”. Serra (PD) attacca: “Vanno a caccia di consenso sfruttando la rabbia del popolo”. Dubbi da SEL e Rifondazione.

MAZZANTI E GIACON: “DIREMO LA VERITA’ AI CITTADINI”
Si troveranno per la prima volta insieme, la lista civica NOI per Budrio e il Movimento 5 Stelle, dopo quasi un anno di battaglie comuni in consiglio comunale. Lo faranno per difendere l’ospedale di Budrio “da un vero e proprio depotenziamento – dicono Mazzanti e Giacon – e per dire la verità ai cittadini sul futuro della struttura, sui tagli alla chirurgia, ai posti letto, ai reparti e ai settori specialistici. E visto che il sindaco Pierini, nel suo ruolo di vice-presidente del distretto socio sanitario, nulla ha fatto per tutelare la struttura budriese, chiederemo noi di partecipare ai tavoli decisionali”.

PETIZIONE POPOLARE: RACCOLTE PIU’ DI 1.500 FIRME
Mazzanti e Giacon si presentano alla manifestazione di sabato con oltre 1.500 firme raccolte dalla lista NOI per Budrio in queste settimane. Una petizione popolare a sostegno dell’ospedale di Budrio per chiedere che vengono messe in campo tutte le azioni volte a salvaguardala. “La gente è preoccupata – dice Mazzanti – si è resa conto che la qualità e i servizi della struttura sono a rischio, e vuole risposte chiare e precise. Il Sindaco ha continuato a non dare risposte o, peggio, a raccontare che l’ospedale si rafforzerà e l’assessore regionale alla Sanità Lusenti si farà vivo a Budrio solo perchè 1.500 cittadini hanno espresso preoccupazione firmando la petizione, dopo mesi che veniva invitato a venire a Budrio”. E continua Giacon: “Questa è la dimostrazione che i cittadini possono smuovere qualcosa, e possono incidere sulle decisioni, per questo sarà importante sabato essere in piazza. Facciamo sentire la nostra voce e non subiamo passivamente le decisioni che altri vogliono assumere per noi”. Il capogruppo 5 Stelle ha poi continuato: “Dicono che devono tagliare i costi, comincino da quelli veri, quelli della macchina burocratica di questo Stato, dai costi che ruotano intorno alla politica, prima di mettere a rischio la salute dei cittadini”. “Non è campanilismo – dice Mazzanti – l’ospedale di Budrio è stato potenziato pochi anni fa con ingenti investimenti e serve un bacino di utenza che va oltre il nostro Comune, non ha senso smantellare tutto ora. In questo modo si spianerà la strada alla sanità privata, finirà che chi ha i soldi potrà permettersi di curarsi. Non è così che può funzionare”. E ancora Giacon: “Mi meraviglio di questa sinistra budriese, che non percepisce queste preoccupazioni e continua a fare il gioco della melina. Invece di stare a guardare dovrebbe prendere esempio da chi, come il sindaco di Granaglione, è pronto a incatenarsi per difendere l’ospedale di Porretta”.

IL PD NON CI STA: “VOGLIONO STRUMENTALIZZARE E FARE ALLARMISMO”. SERRA: “SFRUTTANO LA RABBIA DEL POPOLO”
Il Partito Democratico ha risposto con fermezza. “Si è parlato molto a sproposito di chiusure e depotenziamento – si legge in un volantino distribuito nelle bucchette dei budriesi – sappiamo invece che non sarà chiusa nessuna struttura ed è sicuramente più utile entrare nel merito della riorganizzazione per sapere cosa succede e cosa succederà”. Per questo – si legge – “no a strumentalizzazioni e ad allarmismi, ma informazioni precise e impegni per il futuro”. E ancora: “Noi non siamo soli e il nostro è un ospedale di cintura, inserito in un sistema più ampio e articolato che comprende tutta la provincia, sistema che ha come spina dorsale la sinergia tra le varie strutture che sono collegate tra loro a partire dai medici di base fino ai grandi ospedali. Il ogni caso difendiamo l’ospedale, consapevoli che questo obiettivo è comune a tutti i budriesi e non potrà mai essere una esclusiva di un solo partito o di una sola formazione politica”. La consigliera Sonia Serra, del PD, ha poi rincarato sul sito della coalizione di centro-sinistra Budrio Bene Comune, prendendosela con la petizione popolare della lista civica: “Oramai è diventata la normalità, in politica, la caccia al consenso basata sull’esaltazione del malcontento, lo sfruttamento della rabbia, dei dubbi e delle angosce popolari”. E continua: “E’ la politica del chiacchiericcio, che si alimenta del pettegolezzo inconfutabile, fatta ad uso e consumo dei personalismi, dei presenzialisti del giorno dopo che appaiono dal nulla, mai visti prima, ma che si fanno paladini della protesta, sempre in prima fila a difesa dei deboli, ma sfuggenti al confronto vero, serio, propositivo e approfondito nelle sedi istituzionali, rinnegando e distorcendo numeri, cercando appigli inutili e provocatori per giustificare se stessi e il proprio ruolo”.

I DUBBI DI SEL E RIFONDAZIONE
Anche Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista sono intervenute sulla questione. La prima con un volantino in cui scrive: “Le manovre dei governi Berlusconi e Monti e confermate dall’attuale Governo Letta rischiano di vanificare quell’investimento di 16 milioni di euro, fatto solo 4 anni fa, oltre all’eredità Cesari-Federici di 5,5 milioni. Per questo chiediamo all’Amministrazione, alla Regione all’A.S.L. di discutere con i cittadini sulle reali prospettive future dell’ospedale”. Più risoluta Rifondazione: “Il presidio ospedaliero di Budrio deve continuare non solo ad esistere, ma anche ad essere pienamente riconosciuto come tale, con servizi e prestazioni offerti di qualità in un quadro omogeneo territoriale. Ci opporremmo radicalmente a qualsiasi tentativo di chiudere, o anche solo di svuotare di senso, ciò che è generalmente riconosciuto tra le eccellenze del servizio sanitario della nostra provincia”.

E ancora: “Per noi riorganizzare significa assegnare nuovi e/o diversi compiti ai servizi esistenti, tale da formare un tutto coerente con le altre strutture del territorio. La soppressione sic et simpliciter non sarebbe accettabile, come pare si voglia procedere con il reparto di riabilitazione fisica che potrebbe essere trasferito a S. Giovanni in P. , operazione questa a cui occorre dire un fermo NO.”

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12 Commenti


  1. Come quei famosi complessi rockettari che durante le loro performances inondano il palco di fumi e colori variopinti,così l’assessore regionale prof.Lusenti,il sindaco Pierini ed il solito codazzo di orchestrali di partito microfono alla mano,si esibiranno al consorziale di Budrio, suonando e cantando il solito pezzo.Non sapremo mai se l’arrivo della star della sanità regionale sia dovuto alla petizione dell’opposizione nostrana,o solamente perchè non vi sono elezioni all’orizzonte;Quello invece di cui abbiamo certezza,è che di qui a qualche tempo,al nosocomio Budriese saranno tolti posti letto e specialità,con l’aggravante ancor più bruciante di avere un sindaco che suona e canta con la” Lusenti Big Band”.

  2. Ecco perchè un Sindaco di partito non va bene. Perchè prima dei Cittadini che l’hanno eletto – e dei quali dovrebbe fare gli interessi – viene il partito. E se il partito dice che va bene così, il Sindaco dice che va bene così. E sono i Cittadini che non capiscono niente. E quelli che non si arrendono sono a caccia di consenso e quant’altro (manco fossimo prossimi ad elezioni… o forse lo siamo? Avete finalmente deciso di mollare? Si potrebbe quasi far festa se così fosse…). Bah…

    Mi ricorda quando qualche anno fa Berlusconi cancellò l’ICI. L’introito dei Comuni al posto dell’ICI sarebbe arrivato, in parte, da Roma l’anno DOPO. Di mio mi chiesi “E come fanno i Sindaci/le Amministrazioni, senza quei soldi, a gestire i propri Comuni per un anno?”. Mi aspettavo una marcia su Roma da parte di tutti costoro (indipendentemente dal colore) con tanto di tricolore addosso. Invece nulla. Neanche dai Sindaci di sinistra (*). Salvo poi farla qualche anno dopo sul finire dell’ultimo mandato. Tardiva, molto tardiva.

    (*) Come non dare torto a chi dice che sono tutti d’accordo a nostro scapito?

  3. lungi da me difendere chi spesso è indifendibile…ma per educazione e formazione personale non sono aduso ai processi alle intenzioni…ogni protesta e sberleffo secondo me sarà lecito solo DOPO …

    • Lucio, Lei non sarà avvezzo ai processi alle intenzioni, ma come può vedere per qualcun altro è più che una abitudine, è uno stile di vita! Perché porgere l’altra guancia agli scagnozzi del PD, quando questi sono pronti anche a pugnalarti alla schiena? Se loro seminano vento, raccoglieranno sempre e solo tempesta. Occhio per occhio, dente per dente!

    • Caro Lucio,rispettando appieno la Tua formazione personale,non condivido l’avverbio DOPO poichè lo reputo in politica poco promettente (volendo usare un eufemismo).Trattandosi di un ospedale e di conseguenza della salute di tutti noi,preferisco PRIMA questo per quanto riguarda la protesta.Per lo sberleffo poi, siamo ampiamente in ritardo visto che c’è qualcuno che sempre parlando di ospedale,da un anno circa ci stà prendendo per il naso tanto per usare una parte corporea più nobile.
      Pertanto resta tranquillamente seduto sulla riva del fiume ed aspetta; qualcuno in piazza Filopanti sabato venturo,Ti sostituerà sicuramente.

      • no un momento….capisco i tranelli della dialettica ma non esageriamo…la sua risposta fa trasparire che dal sottoscritto ci sia un disimpegno in tal senso…e che quindi meglio che mi accomodi sul fiume che tanto ci saranno i prodi paladini a sostituirmi…non è così…non funziona così…il mio dopo si riferiva alle critiche su quanto ancora non detto sabato…Ipoteticamente potrebbero essere dette cose che smentiscono anche le + fosche previsioni…io sono il primo ad essere scettico in tal senso…ma preferisco pronunciarmi DOPO avere sentito…

  4. A proposito delle nostre petizioni!

    (Risposta al post del consigliere Sonia Serra su Budrio Bene comune)

    http://urly.it/24gs

    Non capisco che fastidio possa aver dato alla comunità la nostra raccolta firme. Abbiamo proposto tre quesiti, li abbiamo argomentati …e discussi con le persone: chi ha ritenuto opportuno aderire ha firmato, chi non ha condiviso il nostro pensiero e la nostra preoccupazione non lo ha fatto.

    … Abbiamo fatto esprimere i cittadini di Budrio su tre quesiti. Qual è il problema?

    Se effettivamente i testi delle nostre petizioni fossero basati solo sul “chiacchiericcio e il pettegolezzo“ non sarebbe difficile smontarli con argomentazioni valide.
    Ed invece da quanto ho letto nelle ultime settimane, partendo dall’intervento del segretario Bortolotti e per finire con quello della professoressa Serra, in tutti gli interventi non si è mai parlato del testo delle petizioni ma solamente di chi le ha proposte e cioè la lista civica NOI per Budrio: “presenzialisti del giorno dopo che appaiono dal nulla”, che praticano la “caccia al consenso basata sull’esaltazione del malcontento”.
    Ma quale ricerca del consenso? NOI stavamo benissimo a casa nostra!
    Cosa pensate che non avevamo niente da fare e abbiamo trovato un ottimo passatempo nel rompervi le scatole?

    NOI non siamo la “derivazione in brutta copia di quella politica che da oltre venti anni ha congelato questo paese”; NOI siamo gli originali di un nuovo modo di pensare e fare politica a livello locale e che consiste semplicemente nello stare accanto ai cittadini ed ascoltarli, o dare loro la maniera di esprimersi.

    Che si tratti di un impianto a biomasse, un centro commerciale o della riorganizzazione dell’ospedale, compito della politica è stare accanto ai cittadini. E siccome non ho sentito grosse masse di budriesi chiedere a gran voce un centro commerciale e non ho visto centinaia di cittadini contenti dell’impianto a biomasse di Mezzora e nessun cittadino di Budrio (probabilmente neanche il sindaco) è stato chiamato a dire la sua riguardo alla riorganizzazione dell’ospedale, suppongo che sia il caso di continuare per la nostra strada.

    E se volete davvero dimostrare che spargiamo allarmismo “distorcendo numeri, cercando appigli inutili e provocatori”, tirate fuori voi i numeri “veri” (magari cominciando da quelli della STEP) e confrontiamoci pubblicamente.

    Enrico Buccheri
    NOI per Budrio

  5. Fossimo in campagna elettorale potrei ( ed uso il condizionale) anche capire la frase ‘a caccia di consensi’ ma nel contesto in cui è stata espressa, trovo qeusta frase di pessimo gusto e mi spiace vederla uscire da una persona come la Professoressa Serra che pensavo, fino a ieri, continuasse a ragionare con la sua bella testa.
    La raccolta firma è da sempre uno dei cavalli di battaglia del popolo di sinistra. Perchè all’improvviso diviene, secondo la maggioranza, bieco strumento ad appannaggio di una opposizione guerrafondaia? Ma anche la terminologia “lo sfruttamento della rabbia, dei dubbi e delle angosce popolari” riverbera terminologie di memoria ‘rivoluzionaria’. Perchè adesso dare voce alla rabbia e alle angosce popolari diventa un’azione così esecrabile? Non è che il potere vi ha dato alla testa cari esponenti del PD? Che vi ha confuso così tanto le idee da scambiare quelle che sono state le vostre stesse lotte di difesa dei diritti e le vostre stesse metodologie con qualcosa di oltraggiosamente provocatorio? Vi consiglio un salutare bagno di folla per chiarirvi quali sono le vere angosce dei cittadini budriesi, per tornare in mezzo alla gente non solo per mangiare le crescentine e cantare ‘Bella ciao’. Vi consilio di aprire gli occhi, come sta facendo l’opposizione, sui soprusi che li budriesi stanno subendo a causa dei vostri compagni di partito che lavorano nella stanza dei bottoni. Tornate in mezzo alla gente e fatevi un salutare bagno di umiltà!

  6. Ben detto Silvia, ai miei tempi li chiamavamo “revisionisti” questi pseudocompagni in doppiopetto e palmare.

    • Caro Sessantottino (già il nome che ti sei dato la dice tutta ….), se ci sono tuttora ai giorni nostri “pseudocompagni” come il sindaco di Budrio che girano in doppiopetto e con palmare in mano, significa che ci sono anche ex compagni come te. Di cosa ti lamenti, visto che politici come Pierini sono nati proprio dalla vostra finta contestazione del ’68?

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