Piu’ qualita’ con meno risorse: l’ospedale di Budrio sara’ potenziato

25 giugno, 2013

L’ospedale di Budrio sarà potenziato. E’ quanto emerso dall’incontro organizzato ieri sera, al Teatro Consorziale, dall’amministrazione comunale sul futuro della rete ospedaliera territoriale. Confermate, in sostanza, tutte le indiscrezioni sui tagli pubblicate da Budrio Next, ma il giudizio che i dirigenti del settore e i politici ne danno è quello di “potenziamento dell’ospedale, miglioramento della qualità e della quantità delle prestazioni, con ampliamento delle attività chirurgiche”. Insomma, l’ospedale di Budrio subirà i tagli pesantissimi della spending review, ma ne uscirà qualitativamente rafforzato e più forte di prima.

TUTTI PER LUSENTI, CHE NON C’E’
Potrebbe sembrare una assurdità – e forse lo è – ma con meno soldi la qualità del nostro ospedale migliorerà. Ieri sera, oltre 250 cittadini hanno invaso il Teatro di Budrio per conoscere di quale sorte vivrà il nostro ospedale locale, dopo un anno di illazioni su un depotenzialmento, fila di interrogazioni delle opposizioni in consiglio comunale, e due manifestazioni in piazza, l’ultima sabato scorso. I budriesi sono accorsi per conoscere la nuova manovra direttamente dalla bocca dell’assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti, che però non si è presentato per motivi personali.
Al suo posto – però – il sindaco Pierini ha invitato il fiore della dirigenza provinciale sanitaria: Francesco Ripa di Meana (direttore generale dell’A.U.S.L. Bologna), Massimo Annicchiarico (direttore sanitario A.U.S.L. Bologna), Mario Cavalli (direttore sanitario Sant’Orsola-Malpighi) e l’assessore provinciale alla sanità Giuliano Barigazzi. Oltre al Sindaco di Bentivoglio Vladimiro Longhi, presidente del distretto socio-sanitario.
Sollecitati dalla domande del pubblico presente, gli ospiti hanno dato fiducia e prospettiva alla struttura sanitaria locale.

RIPA DI MEANA: “COLLABORAZIONE CON IL SANT’ORSOLA E OSPEDALE DI BUDRIO ORIENTATO ALLA LUNGA DEGENZA”
“L’ospedale manterrà inalterata la sua capacità di ricovero della medicina interna e lavorerà più vicino all’emergenza con un’unità di osservazione breve all’interno del pronto soccorso”. Lo ha detto Francesco Ripa di Meana, direttore generale A.U.S.L. Bologna [guarda il suo intervento, video sotto], che ha specificato: “Qui un paziente può rimanere in osservazione, facendo una serie di esami, in un luogo dove stare per non più di 24/36 ore”.

E sulla chirurgia: “Dal prossimo autunno sarà affidata ai primari dell’ospedale Sant’Orsola, collegandoci a uno dei più grandi ospedali italiani. Il passaggio seguirà solo percorso in crescita e non subirà nessun percorso in decrescita per qualità, intensità di cura, quantità dei ricoveri”. E ancora: “Il ruolo dell’otorino sarà mantenuto, verrà fatte attività di day surgery, l’ospedale sarà orientato sulla lungo degenza più che sulla riabilitazione. Saranno mantenute le attività specialistiche – ha continuato Ripa di Meana – e pensiamo di ampliare l’attività di urologia e dermatogia. Oltre alla messa in piedi, non oltre settembre, della casa della salute, un luogo di assistenza territoriale per i cittadini”.Il direttore generale ha concluso che: “La qualità e la quantità delle prestazioni sarà la stessa o forse maggiore. Questo è il progetto sull’ospedale di Budrio”.

ANNICCHIARICO: “ATTIVITA’ CHIRURGICA SARA’ AMPLIATA, PRONTO SOCCORSO PIU’ APERTO DI PRIMA, PROBABILE DIMINUZIONE POSTI LETTO”
“Il pronto soccorso sarà potenziato e più aperto di prima, perchè sarà presente un’unità di degenza breve che garantirà l’accesso tempestivo alle cure”. Così Massimo Annicchiarico, direttore sanitario A.U.S.L. Bologna [guarda il suo intervento, video sotto]. “Il numero di posti letto – continua – sarà quello che serve per una funzione di degenza che garantisca che le cose che sono curate a Budrio continuino a essere curate meglio di prima, con maggiore integrazione professionale. Poi, sollecitato, chiarisce: “Se la degenza potrà consentire degenze più brevi, il numero (dei posti letto, ndr) sarà più basso”. E ancora: “Nessuno dovrà spostarsi per le patologie che oggi vengono curate a Budrio. Per le attività chirurgiche probabilmente ci sarà un ampliamento delle attività”, tanto che “il livello di performance si amplierà con l’arrivo di chirurghi (del Sant’Orsola, ndr), e saranno allargate le discipline specialistiche di urologia e chirurgia dermatologica”. Quindi, per Annicchiarico, “nessun depotenziamento, nessuna necessità di migrazione, probabilmente una maggiore autosufficienza dell’ospedale e un maggior collegamento con i centri che oggi possono erogare qualità dell’assistenza”.

MARIO CAVALLI: “DELOCALIZZATI SU BUDRIO I PAZIENTI DEL SANT’ORSOLA”
Gli investimenti fatti negli ultimi anni sull’ospedale di Budrio lo hanno reso un piccolo gioiello, con il suo blocco operativo addirittura migliore di alcuni del Sant’Orsola. Quello che mettiamo in campo con questa riorganizzazione è una collaborazione mai vista con l’ospedale di via Massarenti di Bologna, le cui chirurgie si sono rese disponibili a venire a operare a Budrio. Di conseguenza l’attività chirurgica dell’ospedale aumenterà perchè su Budrio saranno delocalizzati molti pazienti del Sant’Orsola e se questo tipo di collaborazione funzionerà farà bene a tutto il comparto sanitario territoriale.

PIERINI: “CHIARITE PREOCCUPAZIONI”. E USCENDO DAL TEATRO AI MILITANTI DI NOI PER BUDRIO: “VI HO SCHIENATO”. ROSSI (PD): “ORA QUALCUNO POTRA’ OPERARSI LE SUE CELEBRI EMORROIDI”
Il sindaco Giulio Pierini, ia conclusione dell’incontro ha detto: “Con questi interventi abbiamo chiarito molte preoccupazioni, sulle quali si erano montate delle polemiche” [Guarda il suo intervento, video sotto]. Maurizio Mazzanti, capogruppo della lista civica, ha commentato: “Sono servite oltre 1700 firme raccolte da Noi per Budrio per convincere Pierini a organizzare un incontro pubblico con i dirigenti dell’Ausl. Abbiamo sentito grandi promesse che andremo a controllare, quando a settembre partirà la riorganizzazione dell’Ospedale, compresa la partenza della casa della salute. Non ci fidiamo delle parole, vogliamo i fatti”. Ed è proprio ai giovani militanti di NOI per Budrio che il sindaco Pierini, uscendo dal teatro si è lasciato sfuggire un “Vi abbiamo schienato, ho sentito solo balbettare”. Parole che hanno fatto sorridere Mazzanti, quando l’ha saputo: “Non mi interessano questi atteggiamenti infantili, pensiamo al nostro ospedale che è meglio”. Simona Rossi, capogruppo PD, ha alzato il tiro su Facebook questa mattina: “I sostenitori del tanto peggio tanto meglio non si dispiacciano, in fin dei conti è meglio anche per loro così potranno operarsi le loro omai celebri emorroidi a Budrio ed in tutta comodità”. Paolo Casalini, segretario cittadino di SEL, ha invece detto: “Fino a Ieri sera avevo qualche dubbio. Oggi continuo ad averne. Continuiamo a lavorare per la sanità pubblica con sempre maggiore convinzione e impegno, consapevoli che il quadro che ci si presenta è veramente complesso”.

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6 Commenti


  1. Ero presente e per motivi personali di carattere biliare sono uscito anzitempo.Ieri sera in teatro un manipolo di soloni della sanità Bolognese,hanno portato alla conoscenza dei Budriesi presenti,in una rappresentazione surreale,il miracolo riorganizzativo che subirà l’ospedale di Budrio.Che la spending rewiev portasse enormi benefici, noi di campagna, lo ignoravamo e ora che ce l’hanno spiegato con “dovizia di particolari” siamo molto più tranquilli.Praticamente ci è stato spiegato che pur avendo il serbatoio quasi vuoto,faremo tanti chilometri in più.E pensare che il sindaco Pierini è da un anno che ce lo stava dicendo!.E da settembre dopo la casa del popolo,la casa del fascio,sorgerà a Budrio la casa della salute,che in poco tempo potrebbe diventare metaforicamente, casa chiusa.Infine, un ringraziamento particolare al prodigioso sindaco Pierini organizzatore dell’evento tramite il quale è riuscito a fugare ogni dubbio che era sorto ai concittadini, sulla sorte dell’ospedale Budriese.

  2. Ero presente all’incontro, ho capito che, visto da una certa ottica, l’Ospedale di Budrio verrà addirittura potenziato nella chirurgia “leggera” portando all’ospedale chirurghi del Sant’Orsola per colmare il “sotto utilizzo” delle sale operatorie dell’ospedale locale. Mi chiedo: dato per scontato che nessuno ha il dono dell’ubiquità, questi chirurghi sono degli esuberi del Sant’Orsola? Come è possibile che i tempi di attesa per gli interventi siano lunghissimi e invece, come detto ieri sera, si potrà proporre ai pazienti in attesa di intervento al Sant’Orsola di abbreviare l’attesa accettando l’intervento all’Ospedale di Budrio??

  3. Permettetemi una vocina fuori dal coro: ieri sera era tutto preordinato, a cominciare dai primi interventi dei “compagni”; il discorso del rappresentante della CGIL non l’ho proprio capito, mica la libera professione dei medici ospedalieri viene fatta in orario di servizio! Nel loro tempo libero possono fare visite mediche o giocare a tennis, e’ una decisione solo loro, e l’AUSL trattiene sulle loro prestazioni extra una percentuale non indifferente, per cui ci guadagna anche lei. L’intervento del medico di base di Medicina lasciava trasparire fin troppo il fastidio del dover compilare dei certificati online ed era impregnato di luoghi comuni. Sarebbe meglio che molti medici di base si rendessero piu’ disponibili e che ricordassero che il loro giorno di riposo e’ la domenica, e non durante la settimana. La cosa che mi ha stupita e’ stata l’assenza dei grillini,e anche il tono molto soft dei rappresentanti dell’opposizione che hanno parlato; mi sarei aspettata qualche battuta pungente, ma gli incantatori di serpenti avevano ben suonato il loro flauto. Sul fatto poi che di notte non ci sara’ piu’ un chirurgo in ospedale ma al massimo una reperibilita’ al S.Orsola, rimangono molte perplessita’. Che poi infine si sostenga che il numero dei posti letto non ha importanza e che potra’ essere ulteriormente ridotto, e che la platea non sia insorta, mi conforta ulteriormente nella mia convinzione iniziale. Grazie dell’ospitalita’ .

  4. Dopo aver ripercorso l’intera serata teatrale registrata in streaming dedicata all’ospedale cittadino,scevro da qualsiasi condizionamento ideologico,a mente riposata, pervaso da infinita pazienza,con i testicoli rientrati in sede dopo diversi fuorigiri,con tutto il rispetto che porto per le istituzioni politico sanitarie della provincia e della regione,propongo per tutti gli illustri relatori che hanno edotto la cittadinanza circa le sorti del nosocomio Budriese,la candidatura al premio CAMPIELLO per la narrativa.

  5. alcuni (tra cui il rappresentante della CGIL) hanno menzionato anche il sistema dei trasporti nella riorganizzazione della sanità distrettuale. A questo punto mi sovviene ciò: l’ospedale di Budrio è situato a 5 minuti a piedi da una stazione ferroviaria, con gli evidenti benefici per coloro che non guidano veicoli, per gli anziani e per chi preferisce i mezzi pubblici per spostarsi. E’ stato considerato questo fatto ? Credo proprio di no.

  6. Sara’ meglio non ammalarsi…….d’altronde la disciplina di partito ha fatto scuola. Tanto loro se hanno bisogno vanno in una bella casa di cura privata!

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