Il Patto dei Sindaci per i 35 milioni di consumi energetici di Budrio

5 luglio, 2013

Il Comune di Budrio ha approvato l’adesione al Patto dei Sindaci, un movimento europeo volto a ridurre le emissioni di anidride carbonica dell’ente locale del 20% entro il 2020. Fra i motivi principali, la consapevolezza di un mondo che cambia e il voler ridurre i consumi proprio cominciando dai territori.

COS’E’ IL PATTO DEI SINDACI
Dopo l’adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia nel 2008, la Commissione europea ha lanciato il Patto dei Sindaci per avallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.

PIERINI: “UNA SFIDA VERSO IL PUBBLICO E IL PRIVATO”
“Dobbiamo provare a rallentare il consumo delle risorse e il Patto dei Sindaci è un progetto che va in questa direzione”. Lo ha detto l’assessore all’ambiente Stefano Pezzi, aggiungendo che “hanno firmato più di 1500 comuni italiani, e anche Budrio si metterà alla prova per diminuire la CO2”. Il sindaco Giulio Pierini ha sottolineato che “la sfida non è solo quella di perfezionare i consumi nel pubblico, ma anche quella di sensibilizzare il privato a cambiare i suoi comportamenti”.

35 MILIONI DI EURO DI CONSUMO ENERGICO PER BUDRIO
Ogni anno i budriesi pagano 35milioni di euro in termini di consumo energetico a russi o arabi. Un dato impressionante che dimostra quanto l’energia sia oggi un fattore dal quale dipendiamo. Il consumo domestico vale mille euro a budriese. Per quanto riguarda il pubblico, i consumi riguardano l’illuminazione di strade, le utenze dei servizi degli edifici pubblici e assai residuale gli automezzi comunali. Il dott. Marcello Antinucci, direttore dell’AESS di Modena, chiamato come consulente in commissione consiliare, ha lanciato qualche spunto per migliorare: “Il Comune di Budrio ha accordi con società esterne per la gestione degli edifici pubblici, occorre in fase di rinnovo spingere per far fare a queste investimenti e migliorie. Purtroppo gli enti locali hanno pochi soldi per intervenire, l’unico modo per ottenere qualcosa è questo”. Antinucci ha poi posto l’attenzione anche sull’aspetto dei privati. “Sugli edifici si gioca una partita importante – ha detto – e occorre che la politica convinca i costruttori a realizzare abitazioni in classe A. Tanto se non lo faranno loro, arriveranno i tedeschi a farle”. Per Antinucci non ci sono tanti altri margini di azione: “Poco si può fare per ridurre la produzione di C02 da traffico su strada, se non chiudere il centro storico e potenziare il servizio ferroviario”.

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2 Commenti


  1. E come la mettiamo con le emissioni di anidride carbonica delle centrali a biomasse???????????????
    Parole…parole…parole….. in una delle regioni più inquinate del mondo.
    A Bologna, superbo esempio di inquinamento urbano, viaggiano ancora autobus di 40-50 anni, con vecchi motori diesel, che sparano in aria una nuvola di fumo nero come la pece. Vedere per credere!
    La verità é che agli amministratori del Pd non gliene frega niente dell’ambiente e della salute dei cittadini. Hanno evidentemente altri interessi.

  2. Ah però!…

    Una cosa come questa, per un Assessore al Bilancio, dovrebbe essere come un pugno sul naso… possibile che il sig. Pierini negli ultimi 6 anni non se ne sia accorto?

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