Alfredo Peri, assessore ai Trasporti della Regione ha le idee chiare: vendere TPER ai privati, a un partner industriale che ne curi la gestione e fare quindi – riporta Repubblica.it – “una scelta strategica che dovrebbe fare l’intero paese”. La TPER cura il trasporto sulla linea ferroviaria e automobilistica anche sul territorio di Budrio.
OGGI SI RIUNISCONO REGIONE, PROVINCIA E COMUNE
Attualmente il 46% della società è in mano alla Regione Emilia-Romagna, mentre il Comune di Bologna detiene il 30% e la Provincia il 18,8%. I tre soci si riuniranno oggi per decidere il futuro di TPER, ma è ormai fuori dubbio che la volontà sia proprio quella di aprire le porte a un privato a cui affidare il controllo. D’altronde il sindaco di Bologna Virginio Merola, aveva già fatto capire che stava per preparare il terreno per dismettere alcune delle sue partecipazioni. Per l’assessore regionale Peri è una questione di efficienza: “Non è obbligatorio vendere il 51% – riporta Rrepubblica.it – si può rimanere anche come siamo, ma poi non possiamo dire che siamo un’impresa normale. Non è prassi aziendale passare per ogni decisione di qualche rilevanza attraverso l’assenso di decine di Consigli comunali. Questo è il medioevo dell’impresa”.
In realtà è facile che, fra i motivi della decisione, ci siano anche i 9,4 milioni di euro di perdite del 2012. Ma per Peri, dopo l’eventuale privatizzazione, “gli enti pubblici si concentraranno sul loro mestiere, vale a dire stabilire le strategie del trasporto pubblico e programmare gli investimenti, lasciando al partner industriale la gestione”.
Si costrusicono grandi appalti per fare sempre grandi inciuci. Il famosissimo trenino della “VENETA” rendeva soldi perchè gli si è comprato una bella motrice nuova diesel, gli si è fatto un bell’ impianto a corrente elettrica costato un botto, e gli si è comprato una bella motrice elettrica.
Ormai è una vacca che non dà più latte la si vende e buona notte al secchio.
Poi arriverà qualcuno delle lobby che se lo compra e per rientrare nei costi macinerà rincari a non finire. E io pagoooooooooo
Fino a che esisteranno regioni,
province e comuni le perdite aumenteranno e la crisi avanzerà sempre più !!1 Ma tanto nessuna forza politica ha interesse nell’abolire qualche “passaggio” , se non a parole in campagna elettorale, e gli sprechi aumenteranno …..Vi sono almeno il doppio di persone rispetto a quelle che servirebbero realmente, che lavorano per le varie istituzioni, ma non si può nemmeno più mandarle a zappare … hanno cementificato tutto e la terra disponibile è finita ormai !!!