La nuova pista ciclabile di Budrio e’ da guinness dei primati

17 luglio, 2013

E adesso chi lo dice ai cittadini di Portoferraio che il loro record è stato battuto? Erano talmente sicuri di avere in paese la pista ciclabile più corta al mondo, che avevano messo in piedi un comitato per entrare nel guinness dei primati. 95 metri misura, e si snoda sul porto più importante dell’Isola D’Elba. Niente, però, in confronto ai 26 metri della nuova pista ciclabile di via Bissolati a Budrio.

LA PISTA CICLABILE DA RECORD
Ormai è diventato come un gesto portafortuna, il percorrere quei pochi metri di ciclabile che si snodano di fronte all’ex farmacia Paltrinieri di via Bissolati. Un breve tratto, realizzato poche settimane fa a seguito del rifacimento della segnaletica orizzontale e dell’inserimento del senso unico di percorrenza. I ciclisti che sopraggiungono da fuori centro non fanno in tempo ad imboccarla che già ne devono uscire: uno slalom che, fra i passanti, desta curiosità solo a vederlo. Due linee bianche che la delimitano per 26 metri e che la rendono probabilmente una delle più corte al mondo. Un record che schiaccia il “vanto” dei cittadini di Portoferraio in Toscana che, dopo la realizzazione di una pista ciclabile di 95 metri a ridosso del porto [foto in basso], hanno messo in piedi un comitato per difendere il primato, convinti che nessun altro paese potesse annoverare una misura tanto piccola. E la nostra ciclabile farebbe subito rientrare le polemiche dei cittadini del VI Municipio di Roma, che lo scorso gennaio hanno protestato sul web per una pista di 100 metri [foto in basso], denigrandola come la più corta mai vista.

In verità se in Italia possiamo lanciare la sfida per il guinness dei primati, la gara è già persa se andiamo al di fuori dello stivale. Nella cittadina di Bournville in Inghilterra, poco distante da Birmingham, è stata fotografata la pista ciclabile più corta al mondo [foto in basso]. Lunga 15 metri, è ormai conosciuta e considerata inutile dalla gran parte degli abitanti. In quel caso – però – l’amministrazione si è scusata con i residenti: “Il progetto non era questo, colpa dei lavori stradali che sono modificati nel corso del tempo…”. Chissà se gli errori valgono per il Libro dei Guinness…

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


31 Commenti


  1. e’ assurdo, come è assurdo averr impedito l’ uscita alle auto che possono solo svoltarea destra o sinistra.
    segnaletica inutilee e crea disagio alle auto.
    tanto i ciclisti continuano a percorrere via bissolati contro mano dove sono i vigili perchè non li multano

    • I vigili non li multano, perchè non è vietato andare contromano in bicicletta. Io adoro girare in bici, per questo avrei preferito un centro completamente chiuso alle auto. L’unica cosa che mi fa imbestialire sono i pedoni che occupano la pista ciclabile (vedi coop) e i ciclisti che non usano la pista ciclabile, ma ci stanno affianco per strada (vedi viali). Comunque appoggio tutte le scelte che ha fatto il Sindaco.

      • Confesso la mia ignoranza. Mi può dire quale articolo del Codice della Strada consente alle biciclette di andare contromano? Grazie.

        • nessuno ovviamente…come nessun articolo consente di andare sui marciapiedi (e pretendere di avere ragione)come nessun articolo consentirebbe la circolazione di bici da corsa che per la maggior parte non sono dotate nè di fanalini nè di campanelli…e viaggiano minimo in coppia…insomma i ciclisti fanno quello che pare loro…

      • Le consiglio la rilettura dell’ Art. 182 del C.D.S. e 377, punto 9). Per esempio qui: http://urly.it/25gc

        E visto l’appannamento sulla bicicletta, le consiglio anche una revisione del suo giudizio sull’operato del sig. Pierini & C. Quando fosse proprio convinto della sua bontà le consiglio di esprimerla con Nome e Cognome perchè per loro possa avere una valenza positiva. Con un nick… potrebbe essere il sig. Pierini stesso 🙂

      • Sull’andare contro senso (e non contromano che è una cosa diversa) ho dei dubbi: c’era una proposta di variazione del codice che lo prevedeva ma solo se venivano rispettate alcune condizioni sul tipo di strada e comunque previa posa di opportune segnaletiche. Non sono un esperto e quindi posso sbagliare.

        Certo la pista ciclabile non è delle più lunghe … ma mette in sicurezza chi, arrivando da via Bissolati scende al semaforo lungo un tratto, anche se breve, di senso unico per le auto.
        Se poi la pensiamo come prolungamento della pista ciclabile che procede oltre il semaforo verso viale Primo Maggio la “notizia” sulla sua lunghezza diventa un piccolo divertissement.

        A.

        • Scusi lei ha scritto: ma mette in sicurezza chi, arrivando da via Bissolati scende al semaforo lungo un tratto.
          Mi dice dove vede il semaforo con l’indicazione verde, gialla e rossa della bicicletta?
          O chi è in bicicletta deve scendere ed attraversare a piedi l’incrocio?
          Grazie

    • Da quello che leggo su BN, deduco che molte persone NON hanno capito che la ” rivoluzione circolatoria” nel centro di Budrio NON è stata concepita per regolare il traffico ciclistico, bensì per scoraggiare gli automobilisti che, senza alcun apparente motivo se non quello di mettersi in evidenza, transitano allegramente per via Bissolati!!!!!!!!

  2. Definire pista ciclabile questo tratto di strada, ha dei contorni artistici propri della viabilità creativa Budriese.Se infatti una pista ciclabile(in questo caso meglio “disimpegno ciclabile”)deve servire ad una maggior sicurezza stradale separando le biciclette dai veicoli a motore,in via Bissolati, si è raggiunto il massimo.Oltre alla lunghezza,andrebbe altresì premiata pure la segnaletica orrizzontale che con un artistico “ovale” nasconde sia l’ingresso che l’uscita della pista; giacchè in tanti, la ravvisano come uno stallo per cicli.Complimenti.

  3. Oltre alla pista ciclabile, che già di per se mi fa vergognare di essere Budriese, vorrei chiedere a quelle cime della viabilità, che utilità ha un senso unico di 30M in entrata verso il centro per poi dover voltare a destra o a sinistra per uscirne n’altra volta?? se in quel punto entra un furgone o un camion, quando arrivverà al torrione e dovrà svoltare chiamerà una gru per non rimanere incastrato??
    A quelli che fanno il test, per entrare a lavorare in questo ufficio, lo sanno che non si gira più a cavallo???

    • Quella della svolta stretta al torrione è tremendamente vera e reale. Soprattutto per chi non è di Budrio e si trovasse a passare per il centro, magari guidato da un navigatore che non tiene conto dei raggi di sterzata, anche solo per il piacere di dare uno sguardo volante al cuore cittadino. Immaginate un motorcaravan di dimensioni generose o peggio, auto+caravan. Diciamo che nella selva di cartelli (alcuni inutili come quelli che prima della rotonda – evidente – ti dicono che sei ad una rotonda) manca qualche aggiuntivo che vieti l’ingresso al centro storico a mezzi o treni di dimensioni eccessive.

  4. Fossero tutte qui le … stranezze di quest’amministrazione PD, si potrebbe anche far festa. Ma non a Mezzolara! LOL

  5. Se quello che ci hanno fatto vedere in un anno lo si moltiplica per 5, altro che guinnes.
    Il circo di Moira in confronto sarà il nulla.

    • In effetti se si pensa che in poco più di un anno si è visto volare dalla finestra più di UN MILIONE di euro di soldi nostri (azioni Hera, spese per l’amministrazione, spese per l’energia elettrica, photored, PaP, Terre di Pianura ….) c’è d’aver paura.

  6. Sul Fatto Quotidiano di Lunedì c’era un interessante (quanto sconsolante) articolo che descriveva molto bene una delle tante (e tipiche) contraddizioni del nostro Paese: per il secondo anno consecutivo in Italia si sono vendute più biciclette che automobili; di più, l’Italia è il primo produttore europeo di biciclette.
    Allo stesso tempo però, è una delle nazioni con meno km di piste ciclabili di tutto il continente.

    Di sicuro non sarà solo per colpa di Budrio (e del suono nuovo record..) se siamo in fondo a questa classifica, ma è altrettanto vero che anche il nostro Comune contribuisce a mantenerci su bassi livelli: i collegamenti Budrio-frazioni sono quasi nulli, idem quelli con la zona industriale, per non parlare del centro protesi, nostro fiore all’occhiello, che è praticamente irraggiungibile se non in auto.

    Ma a Budrio si sa, le priorità sono altre: meglio utilizzare cemento e asfalto per costruire un bel centro commerciale con mega parcheggio annesso.
    Sono sicuro che un collegamento ciclabile per andare a fare shopping non mancherà.

  7. Scommetto che se le piste ciclabili fossero a 6 corsie e costassero 10.000 euro al metro, avrebbero già collegato le frazioni ed anche le case più isolate.
    Per far costruire piste ciclabili alla solerte amministrazione di Budrio- e ad altre non meno arretrate e reazionarie – occorre spacciarle per autostrade, come il passante Nord ad esempio.
    Allora e solo allora gli occhi degli amministratori si illuminerebbero ed il consenso e il plauso alla superba iniziativa sarebbero entusiasti.

  8. continua così sindaco! ci mancava questa perla per mostrare la genialità di questa amministrazione che affronta con solerzia i problemi seri che affliggono i cittadini budriesi Bravo, bene, bis!

  9. Giuseppe Cesario

    Mandare le auto e i furgoni da via Bissolati in via 3 novembre e quindi alla scuola e in via A. Costa e quindi nell’area Ospedale, è una boiata pazzesca! Immaginatevi che intasamento fino a via Muratori, su cui sarà un’impresa uscire negli orari di entrata e uscita della scuola e nei giorni di mercato.
    Già nella passata amministrazione qust’idea di Castelli e dell’assessore Venturoli fu molto criticata e quindi abbandonata.
    Per limitare il traffico in via Bissolati, occorre avere il coraggio di chiudere al traffico il centro storico, con l’accesso riservato ai residenti e ai mezzi di servizio.
    Il bellissimo centro storico di Budrio e le attività in esso contenute vanno salvaguardati mandandoci dentro le persone non le auto!

    • Belle le sue parole, ma se chiudiamo il centro penso che le attività abbiano qualcosa da dire e non diciamo che non è vero altrimenti se la pensiamo così, e meglio fare il centro commerciale.

  10. Mi sembra che a budrio si continui a fare delle cose inutili e a sperperare il nostro denaro.
    Non sono molto contento…

  11. sono d’accordo con Cesario che un centro storico così piccolo e di pregio andrebbe chiuso al traffico non pertinenziale e riconsegnato a pedoni e ciclisti. Ma tengo a precisare che l’idea minimale di cambiare il senso di marcia in via Bissolati per dissuadere gli automobilisti di “attraversamento” del centro non era di Castelli ne mia: è presente nel PGTU (piano generale traffico urbano), come alternativa alla pedonalizzazione, che ancora non c’è, ed il progetto non fu bocciato da nessuno, semplicemente rimandato (come la pedonalizzazione del centro storico, inevitabile in futuro).
    Per quanto riguarda il tratto di pista ciclabile sulla quale leggo speculazioni di ogni genere faccio notare che nel PGTU è progettata la rete delle piste ciclabili ed ogni tratto, che oggi può apparire isolato e disarticolato, in realtà ne fa parte, se realizzato in funzione di questa rete.
    Quei 26 metri sono un prolungamento di quella che arriva al PL di via 1° maggio/via Zenzalino sud e che dovrebbe prolungarsi fino a Cento, alla zona industriale. Scusate ma non vedo lo scandalo.

    • Premessa: a me ‘sta cosa non fa ne caldo ne freddo. Detto ciò, se va bene ai residenti ed ai commercianti e c’è, come sembra esserci, possibilità maggiori di parcheggio per chi come me viene saltuariamente a far una commissione, va benissimo.
      Certo una cosa è valutare quel corridoio a se stante, un’altra valutarlo con una visione d’insieme. Se poi a Palazzo si pensa che la cittadinanza tutta abbia tempo, conoscenze e mezzi per affrontare lo studio del PGTU allora, ancora, per l’ennesima volta: siam per campi.
      Dunque sig. Renzo, nessuno scandalo in merito, ovviamente. E’ scandaloso che il sig. Pierini & C. , candidati ed eletti AL SERVIZIO della comunità, non si siano presi il mal di pancia di fare una comunicazione come quella da lei riportata.

      CONSAPEVOLEZZA.

      L’ha già menzionata qualcuno questa magica parola. Ma per i sigg. del Palazzo il sapere è potere, e quindi se lo tengono ben stretto. Senza capire che questa sciocca strategia li rende invisi.
      Lei crede sig. Renzo, che se nel presentare BENE la nuova viabiità l’amministrazione avesse spiegato ciò che lei ha spiegato ci sarebbe stato tutto questo chiacchierare? Forse le segnalazioni per piccole ma importanti mancanze, ma non ci sarebbe stata ilarità sulla ciclabile da guinness.
      Dunque, sig. Renzo, le orecchie le tiri agli amministratori e non ai Cittadini che esprimono un’opinione su qualcosa che non è stata presentata loro correttamente.

      • ovviamente non posso che condividere il principio che sarebbe auspicabile una maggiore comunicazione da parte dell’amministrazione, senza dare per scontato nulla, ma è pur vero che tante persone non fanno la minima fatica per informarsi e preferiscono sparare a zero sulle proprie percezioni o sul “sentito dire”, soprattutto al bar, luogo deputato alla diffusione della verità assoluta …
        Anche intitolare questa comunicazione LA NUOVA PISTA CICLABILE DI BUDRIO E’ DA GUINNES DEI PRIMATI mi pare una vera provocazione/disinformazione … a volte basterebbe informarsi e l’autore (sconosciuto) poteva anche chiedere in Comune prima di buttare pietre rotolanti in rete …
        Si raccoglie quello che si semina, quindi sarebbe il caso di seminare grano invece che gramigna!!!

        • Non la conosco sig. Renzo se non da ciò che ha scritto qui, mi sento però di metter fuori che lei dev’essere un politico … o che cmq ha in simpatia i ns attuali smacellatori. Con l’amministrazione usiamo un “auspicabile” invece di un “deve” che invece va ad applicare alla redazione di questo sito. No, non ci siamo. Credo che lei, come tantissimi altri politici, fareste bene a cambiar mestiere perchè siete in un’ottica totalmente sbagliata.
          Sig. Renzo, chi viene eletto va AL SERVIZIO della Comunità, non ne diventa Imperatore. Ed essendo AL SERVIZIO ha il “dovere” d’essere trasparente e chiaro e quant’altro possa essere richiesto dalla Comunità. Se non avete dentro di questi principi è meglio vi dedichiate ad altro.
          Sul titolo del pezzo a bontà della redazione. Ma quand’anche fosse di provocazione ci sta tutto: siamo in regime di libertà di stampa e pensiero qualora non se ne fosse reso conto. E disinformazione proprio non ne leggo.

          • Salvo errori, Renzo Venturoli dovrebbe essere ex assessore della giunta Castelli: pensi con chi ha avuto l’onore di battibeccare caro Garbuio!

          • Ecco… grazie sig. Pelloni.

            Sig. Renzo, mi perdoni ma… con tutta la tranquillità del mondo, se quei 25 m di ciclabile sono un piccolo pezzettino di un progetto 5.000 volte più grande, e sapendo d’essere nel mirino di balordi come me, a che pro esporsi a farci la ciclabile? Fateci 4 strisce con divieto di sosta e, alle calende greche, realizzato un tratto più serio di ciclabile, fate apparire anche quello no? O era assolutamente necessario dare un segnale a coloro che spingono per le ciclabili? Va beh…
            Parliamo di disinformazione: questa
            http://www.budrionext.it/?p=9218#comment-16253
            cos’è? A che pro?

            E’ la sua cricca sig. Renzo che non la racconta giusta.

            Ciò che è più spaventoso è che neanche da adulti avete ancora somatizzato che le bugie hanno le gambe corte.

  12. Vorrei risponder a DRAKE, forse non sa che la bicicletta per il codice della strada è considerata veicolo, e come tale deve rispettare le regole del codice della strada, non può dire che va contro mano perchè le bici non devono rispettare i codici, dirò di più quando in una pista mista cioè ciclabile e pedonale quando la bici incontra i pedoni , è da considerarsi anche come da comportamento ai pedoni, i quali hanno sempre la precedenza sui veicoli a due ruote, non come si vede in Via ! Maggio biciclette che non rispettano niente e nessuno anzi si arrabbiano quando un pedone invade la loro corsia. Impariamo a vivere civilmente.

  13. A quando la pista ciclabile con direzione Vigorso? Grazie sindaco e relativa sua giunta comunale per l’innesima figuraccia

    • La verità è che le piste ciclabili non le faranno. E’ emerso da subito che le tanto propagandate piste ciclabili erano solo propaganda. Essenzialmente perchè non ci sono più soldi in cassa a causa della crisi che ha colpito il comparto dell’edilizia e che non fa più entrare la quantità di denaro che entrava un tempo.Se le si voleva andavano fatte anni fa in cui la liquidità era ben maggiore. La pista ciclabile di vigorso è solo una di quelle che servirebbero al paese. C’è l’enorme problema di Via Moro / Via Forlani, un nuovo quartiere in cui abitano molte giovani famiglie (e quindi figli), non collegato alla stazione (che ha il sottopasso ciclabile) . Manca poi il collegamento tra Budrio e la zona industriale che potrebbe incentivare una mobilità sostenibile per andare al lavoro. Ma nulla di tutto questo verrà fatto.
      Ritengo grave il fatto che lo si sapeva da sempre (di quanti soldi disponeva la cassa lo hanno sempre saputo , ben prima delle elezioni, con un Assessore a bilancio che poi è diventato sindaco), facendo solo pura propaganda.
      Anche nel piano di riorganizzazione della sosta e viabilità in centro storico feci presente in commissione che era necessario creare dei “corridoi di transito” nord-sud est-ovest per privilegiare ed incentivare l’uso della bici in centro storico. Ma niente da fare, tutto era già stato deciso e il modello attuato è stato quello della promiscuità auto/bici con limite di velocità a 30 Km/h (sfido ormai a transitare in bici per via Bissolati senza che un pezzo di pavè salti via….) In sintesi decisioni sempre , a mio parere, poco coraggiose e poco orientate a una vera mobilità di prossimità alternativa all’auto.

  14. …un’altra perdita di tempo e soldi come la nostra amministrazione…
    …ed io che speravo che il Carnevale (e le relative carnevalate) fosse finito da un pezzo… 🙁 🙁 🙁

  15. Le piste ciclabili si realizzano per dare un incoraggiamento ai cittadini sensibili a produrre meno inquinamento e meno rumore e per rendere più agevoli gli spostamenti anche a chi non ha una “macchina”…Ma Budrio non è stata, e non è, abbastanza…di sinistra!

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.