La Procura della Repubblica di Bologna ha aperto un’inchiesta sull’abbattimento della palazzina Rai, la stazione radio voluta da Guglielmo Marconi e sacrificata per far spazio alla realizzazione di un centro commerciale. Il reato ipotizzato (contro ignoti) è quello di violazione dell’articolo 59 del Codice Urbani sui beni culturali. La notizia è stata data ieri sera dal Fatto Quotidiano.it.
SULL’INCHIESTA INDAGA IL SOSTITUTO PROCURATORE MORENA PLAZZI
Il testo del Codice Urbani dice che “gli atti che trasferiscono, in tutto o in parte, a qualsiasi titolo, la proprietà o la detenzione di beni culturali siano denunciati al ministero” e dispone tempi e modalità per effettuare la denuncia. Il sostituto procuratore Morena Plazzi indaga sulla questione. A lei il compito di sviscerare tutti i passaggi che hanno portato la palazzina Marconi dalle mani del Comune di Bologna alla ditta Part tre del gruppo Maccaferri, attuatore del centro commerciale.
NUOVO OSTACOLO PER IL CENTRO COMMERCIALE
Qualche avvisaglia che la situazione stesse precipitando sotto la scure della giustizia ordinaria si era già intravista. Martedì sera, una vettura della polizia municipale, parcheggiata ai bordi strada di via Zenzalino Sud, attendeva gli agenti “in visita” alla stazione Marconi. Sembrerebbe – tra l’altro – che da qualche giorno i lavori di demolizione della palazzina si fossero già fermati.
Troppo tardi per i radiomatori appassionati di storia delle telecomunicazioni, visto che la stazione Marconi è già praticamente rasa al suolo (i lavori sono cominciati lo scorso 26 giugno). Ma l’apertura dell’inchiesta da parte della procura apre nuovi scenari sul futuro del centro commerciale nell’area di Cento, un progetto di 25mila metri quadri che inciampa su un nuovo ostacolo. E questa volta, bello grosso.
PIERINI: “MASSIMA DISPONIBILITA’ ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA”
Il sindaco Giulio Pierini, appresa la notizia, ha riferito la sua “massima disponibilità a collaborare con l’autorità giudiziaria”. Pierini ha poi ripercorso le ultime tappe che hanno portato la palazzina RAI alla demolizione: “Il 25 marzo scorso la direzione regionale ai beni culturali mi comunicò che quella palazzina non aveva vincoli di interesse storico artistico. E stessa dichiarazione è stata inoltrata agli attuatori del progetto che hanno abbattuto la stazione Marconi”. “Ognuno fa le denunce che vuole – ha detto il Sindaco – io e la giunta continuiamo a sostenere la realizzazione del centro commerciale, che porterà lavoro ai budriesi e 40 milioni di investimenti sul territorio. Io lavoro per questo e per rispettare il volere del consiglio comunale che nel 2010 votò all’unanimità il progetto”.
Poi Pierini lancia il sasso su qualche critica: “Certo – ha specificato – forse non era conveniente sollevare tutto il can can di questi mesi. La mia impostazione resta quella di garantire la massima trasparenza sulla questione. In Comune stiamo lavorando più per effettuare risposta di accesso agli atti e stampe in fotocopie che per altro”.
PER IL COMUNE UNA QUESTIONE DA 1 MILIONE DI EURO
Tranquillità a parte il sindaco Pierini si trova ora in mano una patata bollente. Il centro commerciale – per l’amministrazione – si deve fare e al più presto per recuperare 1 milione di euro messi a bilancio, oneri di urbanizzazione dovuti per la costruzione della struttura. La cifra era già stata inserita nel bilancio dello scorso anno, e già nel dicembre scorso, il Sindaco fu costretto a vendere frettolosamente gran parte delle quote Hera del Comune di Budrio per coprire l’ammanco. Ora si trova nuovamente in mano la stessa gatta da pelare, oltre a dover gestire una situazione che da ora in avanti sarà seguita dall’autorità giudiziaria.
Le ruspe sono la nota che caratterizzerà questa giunta. Ai cittadini di Budrio chiedo di andare a vedere cosa è stato combinato in via Dormea. Ora costruiranno erogando pure incentivi in edilizia sostenibile e intanto hanno abbattuto un pezzo di parco spettacolare. Speculazione cassa e null’altro, cosa dovremo sopportare ancora????
Avevo già notato lo scempio della demolizione della villetta che fu del Dott. Guido Plantulli, medico dell’Ospedale di Budrio negli anni 60/70 circa.
Oltre alla viletta hanno abbattuto anche alberi di notevole età e che regalavano un bel polmone d’ossigeno alla zona oltre che essere belli.
Andate a vedere ……per credere
Notizia tratta dal New York time:Budrio-Italy nell'”Ostetrick Cat Ospital” di Filopanti’s square, Una gatta frettolosa ha partorito gattini ciechi.
chissà a questo punto se c’è almeno una piccola speranza che l’eco-super-mostro voluto da nessuno(tranne che dal nostro comune)non si faccia…preghiamo
Io penso che un paese come Budrio non abbia bisogno di un centro commerciale, a meno che non si voglia far chiudere tutti i negozi ( per lo più storici )del centro, sarebbe un peccato.
Mamma mia quante storie per una baracca inutile che nessuno si è filato fintanto che non è servito a ostacolare la costruzione del centro commerciale.
Chi non lo vuole? I commercianti di Budrio che non vogliono della concorrenza?
Solito problema italiano, per cui da decenni non si riesce mai a fare nulla perchè c’è sempre qualcuno che ostacola qualsiasi progetto (spesso per interessi personali).
E’ piuttosto palese che si stia usando la palazzina Marconi come alibi per non far costruire qualcosa che “qualcuno” non vuole, l’interesse storico è una scusa bella e buona.
toh, allora non sono il solo a pensare certe cose…..
Certo che no sig. Robertone. E non sarete neanche solo in due. Sarete sicuramente di più. E’ una questione di sensibilità e valori personali. C’è chi ne ha più per una cosa e chi per un’altra. Di fatto ci si vede ben ben poco buonsenso inventarsi un centro commerciale qui a Budrio quando solo pochi mesi fa il Plenty di Prunaro ha chiuso (o stava per chiudere non ricordo più) e, soprattutto, in quel terreno con quella testimonianza. Nessun’altra possibilità per fare il centro e tirare in casa quei soldi? Difficile da credere…
Se parliamo di interessi personali, credo che l’amministrazione comunale ne sappia qualcosa. vorrei immaginare che la pap sia una manovra dettata solo dalla vena ecologica del nostro sindaco non rivolta agli interessi di qualche multiutility, vorrei sperare che la chiusura di parte della piazza Filopanti sia solo per creare una zona pedonale e vivibile e non solo figlia di qualche esercente che ne ha fatto più omeno velatamente richiesta.
Potrei elencare altri fulgidi esempi di ma non vorrei ingastrirmi troppo.
Se penso che questi amministratori sono esponenti della cosidetta sinistra mi mette ancora di più i brividi.
S’igastrisca pure sig. Roberto. La PaP, per chi ancora avesse dei dubbi, è stata una sonora fregatura che i nostri amministratori ci hanno tirato. La direttiva UE infatti chiede il 50% e non il 60 come ci ha venduto la Pierini & C. e ce lo chiede entro il 2020. E’ palese che la PaP oggi non era assolutamente necessaria avendo noi raggiunto il 40 con i cassonetti. Bastava un minimo di sensibilizzazione NEI PROSSIMI 7 ANNI e il 50% lo si superava tranquillamente senza spendere 600.000 euro o più all’anno rispetto a quanto si stava già spendendo.
come stravolgere la realtà…complimenti…probabile che della palazzina Marconi solo pochi intimi sapessero…sicuro che di un ulteriore centro commerciale non frega un tubo a una marea di gente(e non qualcuno) e non solo ai commercianti….
Il caro Steve viene per caso dalla luna? LOL! 😀
Se la palazzina Marconi è un alibi per non far costruire il centro commerciale, allora il nostro primo cittadino è un sant’uomo!
😀
Baracca inutile? Quel centro era testimonianza della storia radiofonica di tutta Bologna e provincia. Forse quel centro è stato dimenticato dai suoi stessi cittadini semplicemente perché non ha dato mai dato fastidio a nessuno in quasi 80 anni di servizio in cui ha permesso a tutti in maniera democratica di avere una finestra sul mondo. Oggi ci sembra tutto così scontato avendo una ricetrasmittente avanzatissima nella tasca, ma all’epoca era praticamente uno dei più avanzati di tutta italia. I commercianti centrano poco, a sollevare tutto furono proprio i radioamatori che (giustamente) hanno fatto notare la sua storia che in pochi conoscevano sebbene i documenti erano tutti di pubblica consultazione negli archivi. Ora il punto è che evidentemente qualcuno ha fatto qualcosa con troppa leggerezza e sebbene anche io sia contrario sul dire no a tutto in questo caso il NO ha un motivo ed è il valore storico testimoniale del luogo. Ora il centro è stato distrutto ma la sua storia no e qui si può avere tutta la documentazione http://www.radiomarconi.com/marconi/budrio.html .
In tutto il mondo città e paesi cercano di trovare un luogo in cui testimoniare la propria storia e difendere le proprie menti. Anche per testimoniare ai ragazzetti cellular-muniti che tutto quello che ci circonda di elettrico ed elettronico non è nato per caso ma sono stati necessari molti studi e molti sforzi e magari qualcuno si potrebbe anche appassionare ed arricchire, in futuro, le già povere risorse tecniche di questo paese. No. Meglio essere tutti tecnicamente ignoranti e pronti a sperdere soldi nel nuovo bellissimo centro commerciale.
se lei gfosse un commerciante di budrio con la prospettiva di restare senza lavoro, la penserebbe diversamente.
non vedo x quale motivo devono uccidere i piccoli commercianti di budrio tutti ci serviamo dei negozi di budrio dalla farmacia al pane quindi ritengo ridicolo ciò che vogliono.
lei è libero di avere le sue idee che non condivido pensi al futuro delle persone e non solo al interesse del comune sui soldi che gli entrano.
quando il comune vuole dimezzare l’ ospedale, spostare una parte di uffici comunali, costruire una inutile piscina al frullo poi a noi frontisti di albareda chiede i soldi per la pavimentazione della strada e la costruzione di rotonde che non uso.
già con la precedente giunta ho litigfato molto pesantemente quando mi avevano chiesto molti molti soldi per asfaltare la strada che ho solo un terrewno quini non uso nemmeno x lavorare la terra, secondo lei non versiamo abbastanza tasse al comune, ora ci mettono anche la raccolta indifferenziata. siamo trai pochi comuni con questo regime
Questo commento può avere solo due motivazioni: o un’età troppo giovane oppure una profonda ignoranza.
A parte che nessuno vuole quel centro commerciale, dove hanno abbattuto la palazzina c’è il cartello che indica i lavori e la spesa è stata di 240.000 euro: possibile??
Come al solito si chiude la stalla dopo che i buoi………..!!!!!!! La Procura non poteva intervenire qualche settimana fa????!!!!!
Esatto!Visto che c’è di mezzo il PD,finirà tutto archiviato o,con una multa che poi,pagherà il comune con i soldi dei cittadini.
Caro Massimo,la Tua diagnosi,è la fotocopia di ciò che succederà.Come sempre sbagliano i politici e pagano i cittadini la storia si ripete.
Concordo con Serge.
sono d accordo cosi ci aumentano le tasse
Se dovessero fermare il progetto del centro commerciale? ci ridaranno la palazzina di Marconi? Se invece proseguiranno i lavori, i commercianti del centro cosa faranno? Se nessuno vuole questo centro perchè non fanno sentire la loro voce, magari con una serrata? I negozianti chiudono, la gente va in piazza sotto la finestra del Sig. Sindaco a chiedere spiegazioni, o siamo tornati alla monarchia? Quello che decidono loro si fa e basta?!!?
Un po’ di giustizia all’ improvviso sembrerebbe comparire, anche se un pochetto in ritardo accontentiamoci. Ma ora il ? Diventa quel debito di un milione che il comune dovrebbe comunque coprire finirà come sempre sulle spalle dei cittadini? Ora aspettiamo di vedere cosa s’ inventano per lievitare il nostro debito di € 1341 procapite a copertura?
è noto che non è mai troppo tardi. ma in questa occasione si è arrivati troppo tardi, purtroppo!
non si piange sul latte versato!!! 😀
Ribadisco quello detto ormai più e più volte dopo i disastri fatti a Budrio: SINDACO E GIUNTA ANDATEVENE PER IL BENE DI TUTTI E SOPRATTUTTO PER IL BENE DI BUDRIO ORMAI AVVIATA ALLO SCEMPIO GRAZIE A VOI! Chissà che la magistratura magari non faccia un po’ di chiarezza e magari si arrivi al commissariamento del Comune visto che nè Sindaco e nè Giunta hanno a cuore il bene vero di Budrio rimanendo incollati alle poltrone per i vari interessi di partito!
Mi scusi Torluccio ma l’LD dove lo mette? Non le sembra sia più che sufficiente per soddisfare le esigenze di chi abita in quella zona? Per altro, con la crisi, ho notato che l’acquirente medio del discount, che tiene anche ottimi prodotti di marca oltre a ottimi carne, frutta e verdura di prezzo inferiore all Coopseitu, non è più l’indigente o l’extracomunitario ma anche tanti budriesi doc. Quindi mi dice che ce ne facciamo di un centro commerciale di fronte ad un supermercato che vende anche prodotti di largo consumo oltre che alimentari? Per non dire che da Cento a Budrio è davvero uno sputo, ci si va a piedi non parliamo di grandi distanze.
L’LD non offre questa grande varietà di prodotti dopotutto (poi ovviamente uno è libero di andare dove vuole per carità) . Io un centro commerciale lo immagino realizzato come il Medicì o la Stellina, con vari negozietti che offrono alternative ad altri prodotti. Poi se a uno è più comodo andare in centro, mica è obbligato ad andare al centro commerciale.
Poi vabbè, stiamo parlando di aria fritta, aspettiamo il prossimo episodio della telenovela 😀
Ecco bravo, aria fritta. Vuoto pneumatico come tutti i negozi che alla Stellina e al Medicì hanno tirato giù la serranda. Ci vada a fare un giretto e vedrà che bella fauna che ci trova.
Sono dell’idea che anche in centro a Budrio non ci sia sto gran giro. Basta farsi un giretto anche adesso per vedere quanti negozi sono aperti..
Se io abito a Prunaro, o Canaletti o Cento (siamo cittadini budriesi anche noi) mi è più comodo andare al centro commerciale piuttosto che in centro a Budrio a comprare qualcosa. A Medicina hanno il Medicì, a Castenaso la Stellina, non vedo perché si debbano fare tutti sti casini a Budrio..
Non è omonimia, sono proprio io. Mi fa piacere che Voi troviate il tempo di spiare i profili facebook altrui, probabilmente non avete altro a cui pensare nella vita.
Comunque sto a Prunaro, dove non abbiamo più cassonetti dell’immondizia, dove ci hanno tolto il Plenty Market, dove non abbiamo piste ciclabili, dove chiamiamo i privati per liberarci dalla neve quando ci sommerge e ci blocca i cancelli, pago le tasse anch’io e vorrei avere un minimo di “comodità”.
Poi Sig. Capponi penso che se il terreno l’avesse comprato una Coop, la procura di Bologna non si sarebbe mai mossa..
Non volevo in assoluto minimizzare la cosa, è che secondo me, SE quel terreno serviva subito sia a Pizzoli che al centro commerciale, probabilmente si trovava subito una soluzione. Ci si sedeva attorno ad un tavolo si diceva “vi diamo sto terreno a questa cifra ma tenete la palazzina” e così si faceva contenti tutti. E’ saltato fuori un putiferio che (sempre secondo me) può succedere solo in Italia (o Budrio). Cioè, Pizzoli se ne va, il centro commerciale non si fa, e la palazzina è stata distrutta. In pratica c’hanno perso tutti.
PS: anch’io in passato mi sono trovato d’accordo con alcuni Suoi commenti, però non mi aspettavo che tirasse fuori argomenti non inerenti a quello di cui stiamo parlando qui.
Ossequi.
In conclusione si può dire che qualcuno l’ha fatta fuori dal vaso. Speriamo di non dover essere noi cittadini a pulire.
Saluti e alla prossima!
Quello che a me da molto fastidio, oltre all’ignoranza crassa dimostrata dalla presente e precedente solerte amministrazione comunale in tema di tutela di beni storici del territorio, é la pervicace duplice ed errata affermazione del sindaco quando dichiara che il centro commerciale porterà posti di lavoro e soldi nel nostro territorio.
La duplice affermazione è gravemente errata e di assoluta superficialità, degna neppure del sindaco di Guareschi.
1) Studi condotti in Francia ed in altri paesi europei hanno accertato che i grandi centri commerciali distruggono da tre a cinque posti di lavoro sul territorio per ognuno di quelli che creano.
2) Non é vero che i centri commerciali portano denaro sul territorio. E’ vero l’esatto contrario e basterebbe che il sindaco si rivolgesse ad uno studente del primo anno di economia per conoscere in dettaglio il perché. I centri commerciali agiscono sul territorio come grandi reti a strascico, drenando ingenti somme di denaro che investono altrove ovvero portano all’estero se fanno parte di catene commerciali straniere.
Tra l’altro, non si può neppure più vendere ai centri commerciali qualche prodotto dell’agricoltura locale atteso che ormai gran parte del territorio é coltivata a mais per le amate biomasse. Ecco, potremmo chiedere al centro commerciale di potenziare la vendita di pannocchie di mais abbrustolito!
hanno fatto bene, il centro commerciale nessuno lo vuole, hanno chiuso la coop in via carducci per aprirla alle creti non vogliamo il centro commerciale speriamo che la procura non autorizzi i lavori.
come non vogluiamo pagare di tasca nostra i lavori di via Albareda vistto che ci hanno chiesto un contributo economico.
budrio era un paese in cui si vivevqa bene ora no troppe ingustizie e cattiverie da parte degli organi.
non basta chiudere i reparti dellì ospedale, e volere trasferire parte degli uffici comunali a granarolo ci manca il centro commerciale che farebbe chiudere i negozi
io ho firmato la petizione per l’ ospedale il centro commerciale e gli uffici comunali.
i vs sforzi x aliutare i Budriesi sono stati invani è una cosa pietosa quello che sta facendo la new giunta e che ha fatto la vecchia giunta
ciao a tutti quelli che la pensano come me
…purtroppo hanno già abbattuto la palazzina Marconi (se vogliamo chiamarla così) e nn penso che vedremo ‘il Giulio’ e relativo gruppo con secchiello e paletta a rimontare mattoncino su mattoncino l’edificio in questione.
Invece mi interesserebbe di più l’eventuale metodologia in modo che l’inchiesta non si insabbi subito ma venga portata avanti così da far ‘pagare’ o almeno pubblicare gli autori di questa ‘svista’…
Gentile Andrea, l’inchiesta non si insabbierà facilmente se qualche associazione politica o culturale di Budrio, ritenendo di essere parte lesa, farà immediatamente -o comunque presto- valere i suoi diritti nel procedimento aperto dal PM, in modo da poter “aiutare” la pubblica accusa.
I Cittadini contrari al suo abbattimento possono costituirsi parte lesa?
Se fosse vero che i cittadini contrari all’ abbattimento possano costituirsi parte lesa? Spero che chi ha capacità e mezzi si muova in fretta in questa direzione. Oppure ci dica come muoverci. Grazie
Il pc fa capricci. Sono lontano e con linea debole.
Allora: occorre che le associazioni di cittadini abbiano nel loro statuto la tutela dei beni di carattee storico, artistico, naturalistico etc. e che siano presenti sul territorio. Ad es. Italia Nostra, WWF, FAI oppure anche associazioni locali ma con gli stessi fini.
Non credo.Se il comune a maggioranza ha deliberato,era nella legge.Se poi…non avrebbe potuto abbattere la palazzina perché vincolata,questo è un altro discorso che la magistratura dovrà chiarire anche se,il danno è già stato fatto e nessuno ci restituirà il centro radio di Marconi.Sono contrario a quello che è stato fatto ma in generale,se qualsiasi decisione presa a maggioranza,chi è contrario potrà costituirsi parte lesa,non si farà più nulla.
Sig. Massimo non é così come la pensa Lei. Il comune può aver deliberato a maggioranza una cosa illecita ed in tal caso é soggetto alle verifiche della giustizia. Che la delibera sia a maggioranza non fa venir meno la sua illiceità. Chi é contrario ad una decisione del comune può costituirsi parte lesa solo se il pubblico ministero avvia una azione penale, non dunque in tutti i casi. Non c’é nel meccanismo del processo penale alcun pericolo che si possano bloccare tutte le delibere del comune.
C’è di mezzo il PD e pertanto,sarà tutto archiviato o,finirà con una multa.Non daranno certamente al Sindaco 7 anni come a Berlusconi (e neanche 1).
Concordo sul fatto che ci sia stato un vergognoso silenzio della stampa, ed aggiungo che tale silenzio ci fu anche quando le ruspe iniziarono i lavori: mi pare che il Carlino, giornale locale, non abbia fatto alcun cenno sulla vicenda alla fine di giugno.
Dvono essere riuniti in associazioni che abbiano nel loro statuto la tutela di beni di interesse pubblico, s, artisticotorico, naturalistico etc.
MiTiCo AnToNiO! (con la ola) … STRA-LOL …
Ho una proposta seria: Antonio, scrivici un libro che poi lo facciamo tradurre in 73 lingue e lo vendiamo all’estero. Sarà un successone di sganasciate e con i proventi, visto l’interprete principale, quando se ne sarà andato!, rimettiamo a posto il bilancio comunale! Così non si potrà dire che ti sei arricchito alle spalle della Pierini & C.!
STRA-LOL
PS Nel frattempo noi vediamo di tener botta con il portafoglio….
lei Sig. Caponi è un MITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
purtroppo i “miti”
passati alla storia erano di altra pasta e statura.
purtroppo o per fortuna??
Mai dire dire “mai” e chissà, potrebbe anche succedere. Certo sig.ra Roberta PD, i caratteri non sono tutti uguali come neanche tutti abbiamo il coraggio di metterci la faccia. E tolti i personaggi gli ufficiali, gli altri PD praticamente mai lo mettono il loro cognome dopo il loro nome quando vogliono denigrare – a che pro poi, difendere un sindaco che ne ha fatte di cotte e di crude? – chi ironicamente o meno ma mettendoci la faccia, del teoricamente “primo cittadino” ne fa una macchietta.
Suvvia, uscite dalla conigliera e … RAVVEDETEVI!!! (io l’ho fatto solo 7-8 anni fa, ma ora sto proprio meglio!)
Qualcuno ha degli aggiornamenti sull’ apertura dell’ inchiesta sulla demolizione della palazzina RAI? Visto che i lavori continuano a ritmo incessante.
La situazione è già stata chiarita? (INCIUCIO)? Oppure l’ apertura dell’ inchiesta non interferiva con il prosecuo dei lavori? Il chè mi sembrerebbe al quanto strano. Solo per curiosità. Sì curiosità ma anche invidia, come al solito chi volesse farsi i fatti propri nel proprio giardino se non è dei loro trova ostacoli a non finire, finchè dovrà demordere. Ma per loro i grandi ostacoli sono solo un piccolissimo inciampo. O sbaglio? Democrazia??
Fantastico!
Tutto insabbiato? Mi sono perso qualcosa nel tempo? Qualcuno ha notizie fresche in proposito?