Mica fuffa! [L’OPINIONE]

25 luglio, 2013

di Luca Orienti

Pregiatissimi soci, ho avuto un’idea geniale. Vicino a Newark, nel New Jersey, c’è un vecchio laboratorio voluto, a suo tempo, da Thomas Alva Edison. A livello architettonico il capannone non è un granchè; durante gli anni ha subito dei rimaneggiamenti ma, in fin dei conti, lo ha voluto Edison (diamine, uno che con le sue invenzioni ha cambiato il mondo, mica fuffa!). Attorno al laboratorio c’è un bel pezzo di terra, tutto prato. Noi, con poca spesa, ristrutturiamo il capannone, lo riportiamo all’antico aspetto e ci facciamo un bel museo.

Ci mettiamo dentro un po’ di cimeli, grammofoni a cilindro, giradischi, tasti telegrafici, amenità varie insomma: poi lo affidiamo ad una associazione di volontariato, se ne trovano tante in giro, che lo gestisca e lo renda fruibile. E noi ci tratteniamo una piccola percentuale sui biglietti venduti. Poi, udite, udite, attorno ci costruiamo un bel parco commerciale, magari a tema: lo chiamiamo che so, tipo… Edison Village (diamine parliamo di Edison, uno che con le sue invenzioni ha cambiato il mondo, mica fuffa!)! Poi contattiamo due o tre ditte che producano oggetti vintage tipo… radio in legno, elettronica valvolare, il vintage va di moda in questo periodo, e diamo loro l’esclusiva della vendita nel museo e nel centro commerciale: e noi ci facciamo dare una percentuale sul venduto! Poi, ingaggiamo due o tre ragazzi creativi che lavorino a progetto e facciamo loro organizzare degli eventi tipo… mostre mercato dell’antiquariato, aste, concerti, spettacoli, rievocazioni… cose del genere, insomma… Una buona promozione pubblicitaria e sapete cosa succederà?

Che le scolaresche in visita al museo andranno a fare colazione al bar del centro commerciale; che gli antiquari e gli espositori andranno a mangiare al ristorante o al fast food del centro commerciale; che il camperista del Nebraska, venuto per la mostra mercato, andrà a far spese al supermarket del centro commerciale; e cosa non meno importante, che il cliente, venuto per fare compere al centro commerciale, magari si prenderà un’oretta per andare a far visita al museo… imparando qualcosa del suo passato. E sapete le famigliole cosa faranno: passeranno le domeniche pomeriggio estive, tutti contenti, tra shopping, concerti e cultura! E noi ci guadagneremo un botto! Dicano quello che vogliono: nel mondo ci sono tanti che ci criticano, ma noi negli Stati Uniti siamo dei maghi negli affari!!!
Ogni riferimento a fatti realmente accaduti ed a persone realmente esistite è puramente CAUSALE (e non è un refuso…)!

Luca Orienti

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4 Commenti


  1. …. e invece noi italiani siamo i maghi delle occasioni perdute… d’altra parte, abbiamo i monumenti Romani, cosa ce ne facciamo di quello che è venuto dopo (…)? Ricordo, giusto per celiare ulteriormente, che, a Londra, intorno a Sherlock Holmes( si, proprio lui, il personaggio letterario… quello storicamente mai esistito, per intenderci) ruota un’organizzazione turistica da far paura ( museo compreso).
    Ma loro sono inglesi, no?

  2. Arrivo un poco tardi e ringrazio Luca Orienti della bella parabola.
    Il fatto è che qui da noi -non rispettano neppure Pompei, figuriamoci!- la classe politica é composta per la gran parte da burocrati di partito che non amano la cultura ed hanno come unico scopo quello di fare i loro interessi, quelli del partito e quelli del padrone di turno.
    E’ una constatazione amara, se non ci credete analizzate la situazione in cui vengono lasciate le scuole, gli insegnanti e tutta l’università.
    Vi ricordate lo slogan dello Psiconano?
    “Inglese, internet, impresa”…ecco… appunto dove sanno arrivare le “aquile” de noantri!
    (Quelli che prima delle ultime elezioni e del governo Monti facevano finta di essere all’opposizione, sono uguali.)

  3. Eh, oramai è andato tutto in malora, tanto con la classe dirigente che abbiamo, che è particolarmente incompetente in tutte le questioni che possono riguardare i collegamenti tra cultura, turismo e commercio, non è possibile ragionare con la logica. Peccato, un sogno infranto!

  4. Un grande saggio del quale non ricordo il nome un giorno disse: ” povero non è il paese senza opere d’arte, ma è quello che pur avendole, non ne conosce il valore!”
    Azzeccata no?

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