Dopo l’apertura dell’inchiesta sull’abbattimento della palazzina Marconi, da parte della procura della Repubblica, e dopo le prime dichiarazioni del sindaco Giulio Pierini, sono arrivati i primi commenti da parte delle opposizioni budriesi e di Elio Antonucci, uno dei radioamatori che più si è battuto per la stazione radio.
GIACON (5 STELLE): “PROGETTO GESTITO IN MANIERA DISCUTIBILE, MAGISTRATURA FACCIA ACCERTAMENTI”.
“Non mi meraviglio affatto che qualcuno voglia vederci chiaro – ha detto Antonio Giacon, capogruppo del Movimento 5 Stelle” – questa è stata una faccenda che da subito ci ha lasciato piuttosto dubbiosi”.
“Sinceramente – ha continuato – noi non capiamo ancora come sia potuto accadere che un edificio del 1936 fosse post datato di molti anni nei progetti del centro commerciale e che nessuno se ne sia accorto fino alla denuncia fatta dai radioamatori. Noi abbiamo sempre richiesto spiegazioni durante i consigli comunali ma senza avere delle risposte chiare e convincenti. Auspichiamo che in poco tempo e in maniera chiara la magistratura faccia i suoi accertamenti. Tutto questo ci fa dire comunque che tutto il progetto dell’APEA-ACEA è stata gestito in maniera discutibile da questa amministrazione e da quella precedente, tanto che alla fine anche una delle poche aziende virtuose del nostro territorio, la Pizzoli, ha dovuto decidere di spostarsi altrove, mentre – ha concluso Giacon – il mega centro commerciale che in pochi vogliono potrebbe diventare una realtà”.
GIANFRANCESCO (PDL): “SE QUALCUNO HA SBAGLIATO DEVE RISPONDERE”.
“Se qualcuno ha sbagliato è giusto che la magistratura indaghi e che i colpevoli ne rispondano”. Così Pasquale Gianfrancesco, consigliere comunale PDL. “Perchè a fronte di questi inconvenienti rischiamo di perdere l’azienda Pizzoli e il centro commerciale”. Gianfrancesco – infatti, a differenza degli altri gruppi di opposizione – ritiene che quest’ultimo “possa portare investimenti sul territorio, in un momento critico quale quello che stiamo attraversando, senza togliere nulla ai commercianti del centro storico di paese”.
ANTONUCCI: “NE PARLANO LE TV STRANIERE, MA NON QUELLE BOLOGNESI”
Anche Elio Antonucci, uno dei radioamatori che più si è battuto per difendere la palazzina Marconi, è intervenuto sulla questione. “In questo Paese si dichiarano storici degli edifici in cui un personaggio ha dormito una notte, mentre si abbatte un edificio che fa parte della storia della radiofonia italiana. Il centro doveva diventare un centro di studi e di scienze, in special modo nel campo della radio: lo avevano perorato il prof. Quirino Majorana, il prof. Giuseppe Sartori, l’ing. Aldo Righi e il comm. Bruno Cavalieri Ducati. Il Comune di Bologna aveva assicurato che sarebbe stato sempre in prima fila perché l’alta, nobilissima iniziativa divenisse realtà”.
Antonucci segnala, anche, un difetto nell’informazione. “Alcune emittenti televisive straniere – dice – hanno fatto un servizio sulla demolizione dell’edificio storico, mentre le emittenti bolognesi non hanno dato la notizia”.
MI AUGURO CHE LA MAGISTRATURA ABBIA MODO DI FARE LE GIUSTE VERIFICHE, E CHE LA DECISIONE FINALE SIA DI BLOCCARE I LAVORI E NON COSTRUIRE IL CENTRO COMMERCIALE
A che serve piangere sul latte volutamente versato?
Forse che la Procura della Repubblica restituirà a Budrio un frammento della sua storia? No, la palazzina Marconi,è andata in discarica insieme al buon senso per far posto al bisogno spasmodico dei Budriesi di uno scintillante centro commerciale all’interno del quale verrà offerto inizialmente sackè ai commercianti KamiKaze(visto il momento) che tenteranno l’impresa.D’altronde da una giunta diretta da un’insigne matematico che,Divide la piazza,Aumenta le tasse,Moltiplica i bidoni,Sottrae fiducia ai propri cittadini,cosa ci si può aspettare?
Concordo pienamente.Certo che la Magistratura,così solerte nel muoversi verso certi personaggi politici,quà,si è mossa solo dopo che tutto è stato abbattuto eppure..era da un anno che si parlava dell’abbattimento del centro radio e delle denunce dei radioamatori.Quanto ai politici che hanno voluto questo scempio,essendo di area PD,se ne parlerà poco e nulla:in primis La Repubblica e a ruota gli altri.Per bene che vada,ci sarà una sanzione amministrativa a carico del comune di Budrio,che sarà pagata con i soldi del comune cioè i nostri:non certo il Sindaco,pagherà di tasca propria.Poi,alle prossime elezioni comunali,il risultato delle votazioni non cambierà tanto,gli italiani hanno la memoria corta.Protestano poi,quando con li voto, possono punire che gli ha taglieggiati con nuove tasse o,non ha mantenuto le promesse del “fare”si dimentica e continua a votare come ha sempre fatto.
Concordo, Beppe. In un altro articolo, pure io avevo scritto pressappoco la stessa cosa. D’altronde, la maggioranza degli italiani è maestra nel chiudere la stalla quando i buoi sono scappati!
Sarebbe interessante sapere dal sig.Gianfrancesco (PDL). In considerazione che ormai i negozianti lavorano per la sopravvivenza. Sempre tra l’ altro che possano continuare a farlo??? Secondo quale sua fantascientifica tesi il centro commerciale non toglierebbe nulla ai commercianti del centro storico?
Oramai è andata… quello che mi stupisce è che ancora tanti sostengono che: ” …la palazzina ? Valore storico nullo, quindi?…” E quindi avanti con centro commerciale che, dato il momento, rischia di comportare un rapporto costo/beneficio a sfavore di quest’ultimo. Peraltro: se proprio si vuole incentivare nuove attività commerciali, non sarebbe meglio utilizzare edifici già costruiti e tutt’ora non impiegati? Pensate alla “zona industriale” (SIC…) di Budrio: capannoni non impiegati, vuoti, sfitti, un’area con profilo decisamente basso….
Dunque penso che sia il centro che la Pizzoli si poteva benissimo costruire mantenendo la palazzina in questio ed utilizzare semmai una antenna come richiamo del museo e/o del centro e di Pizzoli.
Ricordiamo i che nella passata gestione comunale tutto il consiglio se ricordo bene hanno votato a favore del centro commerciale.
Penso anche che la Pizzoli sia andata via anche per colpa della passante nord e di conseguenza del caselllo, che non verranno più realizzati (?).
D’altronde cosa pretendiamo dai politici sia locali che nazionali. Non avete ancora capito che per governare bisogna essere imprenditori ed ancor prima persone saggio e con del buon senso?
Distinti saluti
Aggiungo: la Pizzoli si sposta o forse si sposta vicino al casello di Altedo. Guarda un pò!!!!
Segnalo un francobollo emesso dall’Irlanda in cui viene mensionata l’unica vera Radiomarconi:
1995 Irlanda – Centenario della radio. Nel primo francobollo, Guglielmo Marconi e le apparecchiature utilizzate a Londra nel 1895. Il secondo francobollo raffigura la scala parlante di una radio su cui sono indicate in rosso le capitali dei cinque Stati che hanno partecipato all’emissione congiunta. Emissione Congiunta con: Italia, San Marino, Città del Vaticano, Germania, evidenziamo la scritta in rosso R.MARCONI
http://urly.it/25qw
Da dove nasce il nome “Radiomarconi”?
http://urly.it/25qx
L’ennesima vergogna di un Paese in cui comandano i palazzinari stupidi. Perché se fossero stati intelligenti avrebbero fatto del centro Rai e dell’antenna un motivo di attrazione, rinforzando l’appeal del centro commerciale. Come avrebbero fatto in Inghilterra.
Perchè l’antenna di Budrio per 567 kHz e 1.602 kHz è stata abbattuta? non poteva essere riutilizzata per ricerche scientifiche e Protezione Civile?
Segnalo che c’e’ carenza legislativa sulle onde Medie, l’AGCOM apre ai privati alle onde medie e corte. E Partita la consultazione pubblica.
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=11232
attenzione questo e il testo giusto non il precedente ..(cancellare questa frase)
Risulta veritiero che tre associazioni “Ente Morale” quindi portatrici di interessi collettivi, che avrebbero chiesto di essere ascoltate in merito all’ex centro trasmittente Marconi di Budrio dalla soprintendenza di Bologna … non sarebbero state ascoltate.
Per quale motivo il Ministro della cultura Bray non ha ancora risposto alle varie interrogazioni parlamentari sulla palazzina Marconi di Budrio
La differenza fra noi e i popoli civili: noi distruggiamo una storica stazione radio di Marconiana per farci un supermercato di cui nessuno sentiva il bisogno. Gli svedesi conservano religiosamente questa stazione radio e, per giunta, sono riusciti a farla dichiarare, dall’UNESCO, patrimonio dell’umanità:
http://youtu.be/-S6gXmElHoI
Un chiaro esempio USA di cosa poteva diventare la palazzina Marconi di Budrio (Bo), se non fossimo in Italia..
http://www.youtube.com/watch?v=CbHjcwIoTiY
E’ sempre frustrante dover prendere ad esempio altre nazioni (peraltro molto più civili di noi). Negli Stati Uniti ci sono molti oggetti conservati che vengono sfruttati per scopi didattici o di attrazione, tra cui alcuni giganteschi motori Diesel degli anni ’30 ancora funzionanti che vengono avviati periodicamente al solo scopo dimostrativo o didattico. Noi insegneremo ai nostri nipoti a spingere un carrello della spesa. Che tristezza e che personaggi tristi 🙁
Rispondo a me stesso solo per segnalare che la prima casa di Steve Jobs (fondatore dell’Apple) è stata dichiarata sito di rilevanza storica dalla Stato della California. E non era un precursore come Guglielmo Marconi.
Se ti interessa Marconi visita Villa Griffone.Altro che catapecchia abbandonata dalla Rai e prima casa di Jobs…Ciao!
Ecco uno dei 160 voti di Bortolotti ! LOL
I lavori sembrano fermi. Qualcuno sà dire a che punto sia l’inchiesta?
Se alla fine arriva un bel multone lo paga il sindaco insieme all’architetto e compagnia cantante o tocca sempre a noi cittadini?