Guardia di Finanza in Comune a Budrio, indaga sulla vendita delle azioni HERA

17 settembre, 2013

Una nuova indagine giudiziaria turba e coinvolge il nostro territorio. Dopo l’apertura di una inchiesta sull’abbattimento della palazzina Marconi, il FattoQuotidiano.it fa sapere che il pubblico ministero Rossella Poggioli ha aperto un fascicolo conoscitivo sulla vendita delle azioni HERA da parte del Comune di Budrio. L’indagine ha preso il via dopo la visita della Guardia di Finanza negli uffici comunali, a seguito di un esposto da parte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle e di NOI per Budrio.

LA VENDITA DELLE AZIONI HERA
Nel bilancio 2012 il Comune di Budrio considera, fra le entrate, un milione di euro di oneri di urbanizzazione, cifra che avrebbe dovuto introitare nell’anno, dagli attuatori del centro commerciale di Cento, come onere di urbanizzazione. Il colosso commerciale, però, non viene realizzato, a causa del blocco dell’area da parte della Soprintendenza provinciale, per la presenza della Palazzina Marconi. Per sopperire al milione non introitato, e già inserito fra le entrate di bilancio, il 15 novembre 2012 il Comune decide di vendere metà delle azioni HERA di sua proprietà.

I DUBBI DELLE OPPOSIZIONI
In consiglio comunale la vendita viene approvata solo con i voti del gruppo PD. Movimento 5 Stelle e PDL votano contro, mentre i consiglieri di NOI per Budrio – addirittura – escono dall’aula in segno di forte disappunto. La vendita – infatti – viene considerata un danno per le casse comunali: le quote vengono cedute a un prezzo inferiore a quello stabilito dal mercato azionario, portando a un’entrata minore di oltre 100mila euro. Per vederci chiaro il Movimento 5 Stelle e NOI per Budrio cominciano a fare domande in commissione, senza ottenere risposte. Effettuano così un accesso agli atti presso gli uffici competenti, e il 4 marzo 2013 ottengono la documentazione richiesta.

ANOMALIE DEL DOCUMENTO DI VENDITA?
Sull’atto in questione le opposizioni notano delle anomalie. Le stranezze sono molteplici, tanto che i consiglieri Giacon, Carlotti e Gherardi (M5S), Mazzanti e Carisi (NOI per Budrio), decidono di fare un esposto alla procura della Repubblica. Secondo IlFattoQuotidiano.it i motivi della denuncia sarebbero ravvisabili in diversi fattori, che farebbero pensare che il documento non sia stato protocollato nel giorno dichiarato. Le presunte discrepanze riguardano anche la correzione del bando di vendita effettuata dal Comune di Budrio due giorni dopo la pubblicazione: in quel frangente – infatti – viene aumentato lo sconto dal 5% al 10%.

LE FIAMME GIALLE IN AZIONE
Nei mesi scorsi, così, a seguito dell’esposto, la Guardia di Finanza è intervenuta presso gli uffici comunali, con lo scopo di reperire il materiale utile per far luce sulla vicenda. A seguito dell’ispezione, il pubblico ministero Rossella Poggioli ha deciso di aprire un fascicolo conoscitivo sulla vicenda.

PIERINI: “SIAMO MOLTO SERENI, TUTTO E’ REGOLARE”
“Siamo molto sereni – ha detto il sindaco Giulio Pierini a IlFattoQuotidiano.it – perché stiamo parlando di una operazione che allo stesso modo è stata realizzata da più di 20 comuni negli anni scorsi. Siamo in un contesto di piena regolarità. L’attestato di congruità quando ci è stato chiesto è stato fornito. Lo avevamo prima, lo avevamo dopo e lo avevamo durante l’operazione. Capisco la polemica politica, ma ho fiducia nella magistratura e sono certo che sarà chiarito che tutto è stato fatto in maniera regolare”.

MAZZANTI (NOI PER BUDRIO): “L’APERTURA DELL’INCHIESTA CONFERMA I NOSTRI DUBBI”
“L’apertura di una inchiesta ci conferma che i nostri dubbi sulla completa regolarità della vendita delle azioni erano fondati”. Così Maurizio Mazzanti, capogruppo di NOI per Budrio, ha commentato la notizia dell’inchiesta. “Sostenere la regolarità, come ha fatto il Sindaco, perchè è stato fatto così in molti altri Comuni – ha detto Mazzanti – aumenta le nostre perplessità. La magistratura deve accertare come dietro a queste operazioni non vi siano sistemi architettati per portare il controllo di Hera nelle mani di pochi, facendo rimettere soldi ai Comuni e quindi ai cittadini”.

CARLOTTI (M5S): “NOSTRO DOVERE SEGNALARE L’ACCADUTO ALLE AUTORITA'”
Gabriele Carlotti, consigliere grillino, è sulla stessa onda: “Questo esposto nasce dopo un’attenta e scrupolosa analisi di quanto è successo durante la vendita delle azioni Hera che, ricordiamolo, era parte del patrimonio comunale. Abbiamo supposto che a causa di questa vendita, il Comune, e quindi i budriesi, abbiano perso molto denaro. Era pertanto nostro dovere di consiglieri comunali segnalare alle autorità competenti l’accaduto.”

L’articolo con il dettaglio della vincenda su IlFattoQuotidiano.it

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22 Commenti


  1. Purtroppo, sig. sindaco, siamo noi cittadini a non essere sereni per nulla. Se la vendita delle azioni fosse stata preceduta da un confronto serio con la cittadinanza e le opposizioni, con una spiegazione seria delle ragioni della vendita, saremmo stati tutti più sereni e convinti di far parte di una comunità retta da un’amministrazione composta da persone competenti ed oneste, dedite al bene comune.
    Attendiamo sempre di capire tante altre cose, prima di leggere notizie di interventi della polizia giudiziaria.
    Cominciando, ad esempio, dal coinvolgimento della fondazione Benni nella realizzazione delle centrali a biogas di Mezzolara.
    Così, tanto per cominciare.

  2. Invidiabile la capacità del sig. Pierini nel tenersi molto sereno in un frangente del genere. Normalmente quando si hanno gli occhi addosso della magistratura sereni non si sta. Se non altro anche per un qualcosa che si potrebbe non conoscere.
    Certo che se anche è tutto a posto, lo è ai limiti della legalità perchè altrimenti il magistrato non avrebbe aperto un’inchiesta. E qui mi chiedo se per governare bene un comune di neanche 20.000 abitanti sia necessario spingersi a tanto….

  3. Trovo veramente interessante la tesi difensiva secondo cui “siamo perfettamente in regola, visto che anche altri comuni hanno fatto così”… Davvero inoppugnabile.

    Peccato però che non ci risultano tutte queste anomalie nelle vendite effettuate da altri comuni.
    Immagino che il nostro sindaco riuscirà tranquillamente a chiarire come mai abbia autorizzato un bando con uno sconto del 5%, correggendosi pochi giorni dopo portando lo sconto al 10%. E si noti che un 5% vuol dire aver perso solo lì 50 mila euro.
    E chissà chi avrà aspettato fino a sera in comune il ragioniere per protocollare l’attestato di congruità?
    Un ragioniere veramente bravo, perché nella sua relazione spiega quello che sarebbe stato deliberato in Consiglio Comunale qualche ora dopo…
    E chissà quale virus informatico avrà fatto stampare l’etichetta del protocollo di quel documento in maniera diversa dal documento precedente e da quello seguente…

    Mi complimento col sindaco per la sua tranquillità: io al posto suo, avrei già un po’ di formicolio..

  4. Purtroppo grazie a internet e a questo sito è facile trovare complotti epocali prima di sapere come sono andate realmente le cose. Il bello e il brutto della rete. Ogni commento sarebbe opportuno farlo una volta accertati i fatti e non in base a supposizioni o voci da BAR o da mercato.

    • Vero quel che dice, ma in questo caso è tutto vero quanto qui scritto. I riscontri sulla cosa, i commenti del sig. Pierini ecc ecc … certo però che 🙂 una cosa importante come questa che scrive detta da uno che non ha il coraggio di metterci la faccia… LOL & STRA-LOL!!! Suvvia, metta fuori le palle e si firmi per chi è! 🙂

      • Certo, aspettiamo il giudizio della Corte europea dei diritti dell’uomo….
        (C’é qualcosa di antico in questa osservazione di G. Barilli, mi ricorda tanto il signor B. Che sia un caso?)
        Ma mai una risposta puntuale, documentata e seria da parte di chi dovrebbe amministrare coi cittadini e per i cittadini, non per il partito, provinciale, regionale e nazionale!

  5. Quindi sig. Barilli non è vero che la guardia di finanza è arrivata in comune? Non è vero che il PM POGGIOLI ha aperto una inchiesta? CI SPIEGHI LEI qual è la verità se è così erudito. CI SPIEGHI LEI cosa è falso in questo articolo. Perchè prima di scrivere commenti epocali come il suo bisognerebbe farlo non in base a chiacchiere da bar che sente in giro, o nel Palazzo…

  6. Se e sottolineo se, i dubbi dell’opposizione sulla regolarità della vendita di una parte delle azioni Hera,da parte del comune di Budrio fossero confermati dal magistrato che ha aperto un fascicolo conoscitivo,l’affermazione del sindaco Pierini”Stiamo parlando di un’operazione che allo stesso modo è stata realizzata da più di 20 comuni negli anni passati”si configurerebbe in una fattispecie di chiamata in correo.

  7. peccato che questo sito abbia deciso di bannare la mia risposta verso Sara e Marco Garbuio non era certo offensiva…
    Ora non ho più voglia di riscriverla. Se volete ve la espongo di persona questa sera, sarò in piazza dalle 19 in avanti. Mi riconoscerete sicuramente ho i baffi e dei libri in mano.

    • La leggo ora e non posso catapultarmi in piazza per scoprire chi c’è dietro a Giuseppe Barilli. E’ comunque una cosa che non gradirei più di tanto oltre che non vederne l’utilità. Quand’anche io conoscessi la sua vera identità non cambierebbe nulla. Perchè questo è un luogo pubblico dove molti leggono e quindi eventualmente dovrebbe essere di tutti la conoscenza della sua reale identità. Ad ogni conto IO poi non mi sentirei di portare a conoscenza dei “tutti” che lei è Tizio Caio.

      Il firmarsi con nome&cognome reali, per quanto giuste o sbagliate possano essere le cose che si pensano e si rendono pubbliche, scrivendole qui ad esempio, e un “essere” onesto, pulito, trasparente. Non saprei come meglio definirlo. C’è chi se la sente, chi no. Il perchè “no” lo lascio a lei.
      Come avrà comunque notato, quand’anche firmati da Puffo3, gli interventi che sollevano questioni o punti di vista che contrastano con altri, ricevono lo stesso attenzione. E questo è positivo. Il confronto fa crescere. Il confronto onesto e trasparente fa crescere ancor di più.

      Se la redazione non le ha pubblicato la sua risposta a noi, anche se non offensiva, è perchè comunque infrangeva qualche legge. E come lei forse ben sa, nel caso in cui con un intervento pubblicato si infranga qualche legge, nei guai ci va l’autore ma anche chi ha pubblicato (la redazione). E l’autore – contribuiamo a sfatare il mito dell’anonimicità della rete – viene determinato non tanto dalla firma qui usata quanto dall’IP&MAC (se non erro) del PC dal quale è arrivato il messaggio. IP&MAC dei messaggi sono dati che, nuovamente SE NON ERRO, il sito deve conservare.

      Non demorda! Si ripeta con più attenzione:
      chi la dura la vince!

      Alla prossima strenue difensore della Pierini & C. 🙂

      • Caro Marco,mi corre l’obbligo avvisarti della vigliacca presa in giro effettuata nei Tuoi confronti dal commentatore in arte Giuseppe Barilli vero nome e cognome del più conosciuto Quirico Filopanti il quale statuariamente è a Budrio nell’omonima piazza tenendo un libro in mano, giorno e notte dal 1911 o giù di lì.

  8. Caro Garbuio, sono in piazza tutte le sere… Tato che vuoi vedere i miei attributi “Suvvia, metta fuori le palle e si firmi per chi è!” te li mostrerò. Inoltre vedo che purtroppo non hai il dono della sintesi, ti chiedo di non oltrepassare le 8/10 righe quando mi rispondi oltre non leggerò. Non sopporto la gente che non avendo nulla da fare scrive centinaia e centinaia di parole. Ultima cosa non hai ancora capito che non difendo propio nessuno!!! Ma solo la giustizia… si, perche in realtà io sono BATMAN!!!!!

  9. Soccia Barilli quanto te la tiri!!!:::::

  10. Bravo Barilli riporta la sintesi sul sito che non se ne puo più di leggere sti papiri…

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