Il 25 aprile a Budrio, commozione e festeggiamenti in Piazza Filopanti [LE FOTO]

26 aprile, 2016

Emozione e commozione sono stati i sentimenti protagonisti della commemorazione ai caduti della Resistenza, nella mattinata che Budrio ha dedicato proprio al ricordo e ai festeggiamenti della Liberazione. Sul palco, il sindaco Pierini, ha detto che “i valori di solidarietà, eguaglianza, libertà devono trovare declinazioni nuove e più avanzate, perché le vecchie ricette non funzionano più”. Insieme a lui hanno partecipato i ragazzi delle scuole di Budrio, il coro delle mondine della Magnolia e la banda di Budrio che hanno cantato e suonato in onore dei partigiani. Le foto della giornata.

PIERINI: “L’EUROPA VALORIZZI LE DIFFERENZE, SENZA ALZARE MURI”
“Il 25 aprile – ha detto il Sindaco – resta giustamente la festa civile e repubblicana più importante dell’anno, quella con il significato fondativo profondo della nostra convivenza civile da 71 anni a oggi. I temi e le motivazioni della Festa della Liberazione restano centrali e irrinunciabili per la nostra democrazia”. Poi, lo sguardo a quello che sta accadendo oggi. “Se guardiamo al nostro continente vediamo difficoltà, incertezze, disorientamento. I valori di solidarietà, eguaglianza, libertà devono trovare declinazioni nuove e più avanzate, perché le vecchie ricette non funzionano più. L’idea della libera circolazione degli uomini tra i diversi Paesi europei è messa in discussione: per le giovani generazioni, che si sono formate dopo la caduta del Muro di Berlino, la generazione dell’Erasmus, dei voli Low-Cost, verrebbe meno un punto fondamentale del loro orizzonte di vita, di studio e di lavoro. Credo che non si debba tornare indietro. L’Europa deve saper valorizzare le differenze, le identità, le diverse provenienze, ma senza alzare muri”. Con lui erano presenti anche i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, dell’ANPI di Budrio e gran parte delle forze politiche.

Facebooktwittergoogle_plusmail

Commenta via Facebook


1 commento


  1. Guardando le foto mi viene da dire che è una celebrazione molto partecipata, almeno dalle autorità o sedicenti tali. Sul palco c’era più gente che in piazza. Poi, quello che mi fa sorridere è ‘sto famoso ANPI. Ma dopo 71 anni, dove sono e quanti sono i veri partigiani?
    E quali ponti creano queste celebrazioni che sempre più vengono viste come stanchi rituali per nuovi fascisti?

Lascia un commento


Il tuo commento sarà pubblicato al più presto una volta sottoposto a moderazione. I campi contrassegnati con * sono obbligatori.